Associazione Calcio Femminile Urbe Tevere

L'Associazione Calcio Femminile Urbe Tevere era una società calcistica femminile fondata nel 1968[1] con sede all'EUR a Roma[2].

Associazione Calcio Femminile
Urbe Tevere
Calcio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Dati societari
CittàRoma
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneEuropa (bandiera) UEFA
Federazione F.I.G.C.F.
Fondazione1968
Scioglimento1986
Stadio
( posti)
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

Il signor Franco Bellei[3] fonda nel 1968 l'A.C.F. Lazio 2000, mentre sua moglie, la professoressa Mira Bellei fonda l'A.C.F. Roma Lido.

Alcune ragazze, non soddisfatte della conduzione dei dirigenti si staccarono e andarono a fondare nel 1969 la Zucchet Lazio.

Cronistoria

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Cronistoria dell'Associazione Calcio Femminile Urbe Tevere
  • 1968 - Nasce l'Associazione Calcio Femminile Lazio 2000. Si affilia subito alla F.I.C.F.
  • 1968 - 5ª nel girone B della Serie A F.I.C.F. A fine campionato alcune ragazze confluiscono nella neonata Zucchet Lazio. Cambia denominazione in A.C.F. Lazio.
  • 1969 - 10ª in Serie A F.I.C.F.
  • 1970 - 13ª in Serie A F.I.C.F.
  • 1971 - Disputa il campionato laziale di Serie B della neo costituita F.F.I.G.C. All'unificazione delle due federazioni è ammessa al campionato di qualificazione.
  • 1972 - 5ª nel girone C di qualificazione della Serie A, non è ammessa alla nuova Serie A ma alla neo costituita Serie A Interregionale.
  • 1973 - Nel girone B della Serie A Interregionale.
  • 1974 - 2º girone F della Serie A Interregionale. È ammessa alle finali per la promozione in Serie A, ma rinuncia subito ad incontrare il Potenza.
  • 1975 - 1º girone F dell'Interregionale. Ammessa alle finali passa in 1º turno per rinuncia dell'Agostini Viareggio, al 2° l'Apulia Bitonto, ai quarti di finale la Jolly Componibili Cutispoti Catania ed è eliminata alle semifinali dalla Cibus Cazzago San Martino (2-4 in casa e 1-7 fuori). Rinuncia ad iscriversi all'Interregionale per iscriversi in Serie B laziale.
  • 1976 - In Serie B laziale. Promossa in Interregionale.
  • 1977 - 2º girone E dell'Interregionale.
  • 1978 - 7º girone D della Serie B.
  • 1979 - 7º girone C della Serie B, retrocessa in Serie C Regionale.
  • 1980 - Rinuncia al campionato per causa di forza maggiore e mantiene il vincolo delle calciatrici[4].
  • 1981 - In Serie C laziale. Cambia denominazione in A.C.F. Urbe Lazio.
  • 1982 - In Serie C laziale. Promossa in Serie B.
  • 1983 - 5º girone B della Serie B. Cambia denominazione in A.C.F. Palombini Caffè Urbe Lazio.
  • 1984 - 5º girone C della Serie B. Cambia denominazione in A.C.F. Urbe Tevere.
  • 1985 - 1º girone C della Serie B, ammessa alle finali. In finale pareggiando col Padova 0-0 e bettendo il Prato 2-0 è campione d'Italia di Serie B. Promosso in Serie A. Cambia denominazione in A.C.F. Urbe Tevere.
  • 1985-86 - 14° in Serie A, retrocessa in Serie B.
  • 1986 - Alla cessazione della F.I.G.C.F. e passaggio in F.I.G.C. le viene offerta la riammissione in Serie A, ma rinuncia: inattiva.
  1. ^ Come lettera del club datata 23 settembre 1978 e conservata fra i propri documenti dal Presidente dell'A.C.F. Gorgonzola Livio Bolis.
  2. ^ Coppola, pag. 10 in "Squadre partecipanti campionato di qualificazione"..
  3. ^ Coppola, pag. 5 in "Atto di nascita del calcio femminile". (ulteriore descrizione).
  4. ^ Comunicato ufficiale della F.I.G.C.F. n. 18 del 15 luglio 1980.

Bibliografia

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  • Comunicati ufficiali della F.I.G.C.F. conservati da un archivio privato.
  • Bruno Migliardi, Storia del calcio femminile (1968-1973), Roma, Stab. Tipolitografico Edigraf, 1974.
  • Lino Coppola, Rassegna del calcio femminile, Salerno, Arti Grafiche Boccia S.r.l., 1972.
  • Il pallone d'oro - Prima enciclopedia storica del calcio mondiale - Volume 7°, Il calcio femminile in Italia e nel mondo, Perna Editore, Via Mario Pagano 41 Milano - edito nel 1969 e 1970.

Voci correlate

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