Xenophora conchyliophora
Xenophora conchyliophora (Born, 1780) è una specie di molluschi gasteropodi della sottoclasse Caenogastropoda.[1] Con il nome Xenophora laevigata (sinonimo) è la specie tipo del genere Xenophora.[2]
Xenophora conchyliophora | |
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Xenophora conchyliophora | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Gastropoda |
Sottoclasse | Caenogastropoda |
Ordine | Littorinimorpha |
Superfamiglia | Xenophoroidea |
Famiglia | Xenophoridae |
Genere | Xenophora |
Specie | X. conchyliophora |
Nomenclatura binomiale | |
Xenophora conchyliophora (Born, 1780) | |
Sinonimi | |
Xenophora laevigata Fischer von Waldheim, 1807
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Descrizione
modificaLa Xenophora conchyliophora ha un guscio di medie dimensioni, (diametro medio alla base di 40-60 mm) con una punta moderata (62° - 93°), una stretta flangia periferica che forma una flangia irregolare simile a una corda attorno al bordo della base. Ombelico stretto nei giovani, chiuso negli esemplari maturi. Spirali convesse, scolpite dorsalmente con nervature opistocline fini, ondulate e pieghe molto irregolari, nonché ruga di crescita assiale prosocline e pieghe basse. Superficie dorsale per lo più ricoperta da corpi estranei attaccati (generalmente di grandi dimensioni). Base da leggermente convessa a leggermente concava, scolpita con fili fini, granulosi, a spirale e subspirali che attraversano ruga di crescita deboli, ricurve, collabrali. Colore bianco-giallastro con striature e/o macchie radiali bruno-arancio, marroni o violacee sulla base. Callo e zona ombelicale marroni, labbro esterno bianco.[3]
Opercolo ovale, marrone chiaro, piuttosto sottile, sub-opaco, liscio esternamente tranne che per deboli linee radiali e strie di crescita. Bordo crescente fortemente convesso, lati debolmente convessi, nucleo leggermente a sinistra del centro.[3]
Radula tenioglossa con denti centrali a base stretta, cuspide mediana larga, piuttosto corta e 2 piccole cuspidi laterali. Denti laterali subtriangolari, con cuspidi larghe e larghe. Denti marginali lisci. In alcuni esemplari sono state osservate una serie di piccole placche sul lato esterno dei denti marginali. La dimensione complessiva della radula di questa specie è relativamente inferiore a quella della maggior parte delle altre specie del genere Xenophora.[3]
Le modalità di locomozione a "salti" e l'alimentazione sono quelle tipiche del genere.[4]
La specie è ampiamente distribuita lungo le coste americane: sulla costa orientale da Capo Hatteras (Carolina del Nord) a nord, fino a Bahia nel Brasile a sud e sulla costa occidentale da Puerto Peñasco nel Golfo di California al Golfo di Panama, su fondali prevalentemente bassi, ma con alcuni ritrovamenti fino a 635 m. di profondità; presente anche nelle Antille.[5]
Xenophora conchyliophora è stata registrata come fossile proveniente da diverse località della regione centroamericana e negli Stati Uniti sudorientali, forse risalenti all'Eocene.[5]
Note
modifica- ^ (EN) Xenophora conchyliophora, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ (EN) Xenophora, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 4 febbraio 2021.
- ^ a b c Winston Ponder, 1983, Op. citata, pag. 20.
- ^ Winston Ponder, 1983, Op. citata, pag. 15-16.
- ^ a b Winston Ponder, 1983, Op. citata, pag. 22.
Bibliografia
modifica- (EN) Bouchet P., Rocroi J.-P., Hausdorf B., Kaim A., Kano Y., Nützel A., Parkhaev P., Schrödl M. and Strong E.E., Revised Classification, Nomenclator and Typification of Gastropod and Monoplacophoran Families, in Malacologia, 61(1-2), 2017, pp. 1-526, DOI:10.4002/040.061.0201.
- Winston F. Ponder, David R. Lindberg, Towards a phylogeny of gastropod molluscs: an analysis using morphological characters, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 119, 1997, p. 83–265, DOI:10.1006/zjls.1996.0066.
- (EN) Winston F. Ponder, A revision of the Recent Xenophoridae of the world and of the Australian fossil species (Mollusca, Gastropoda) (PDF), vol. 17, The Australian Museum, 1983, pp. 1-126.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Xenophora conchyliophora
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Xenophora conchyliophora, su Fossilworks.org.
- Foto di Xenophora conchyliophora, su inaturalist.org.
- Xenophora conchyliophora, su gbif.org, GBIF- Global Biodiversity Information Facility. URL consultato il 4 novembre 2020.
- Xenophora conchyliophora, su eol.org, Encyclopedia of Life.