Atlas III

razzo vettore statunitense

Il Lockheed Martin Atlas III è stato un veicolo di lancio orbitale americano usato tra il 2000 e il 2005.[4]

Atlas III
Atlas IIIA Centaur al suo primo lancio (24 maggio 2000).
Informazioni
FunzioneEELV/Vettore di lancio
ProduttoreLockheed Martin
Nazione di origineStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Dimensioni
Altezza52,8 m (173,2 ft)
Diametro3,05 m (10 ft)
Massa214,338 t
Stadi2
Capacità
Carico utile verso orbita terrestre bassaIIIA: 8 640 kg
IIIB: 10 218 kg (IIIA: 19 040 lb
IIIB: 23 630 lb)
Carico utile verso
orbita di trasferimento geostazionaria
IIIA: 4 055 kg
IIIB: 4 500 kg (IIIA: 8 939 lb
IIIB: 9 900 lb)
Cronologia dei lanci
StatoRitirato dal servizio
Basi di lancioCape Canaveral LC-36
Lanci totaliTotali: 6
IIIA: 2
IIIB: 4
Successi6
Volo inauguraleIIIA: 24 maggio 2000
IIIB: 21 febbraio 2002
Volo conclusivoIIIA: 13 marzo 2004
IIIB: 3 febbraio 2005
Primo satelliteEutelsat W4
1º stadio
Propulsori1 RD-180
Spinta4 148,7 kN (932 670 lbf)
Impulso specifico311 s
Tempo di accensione132 s
PropellenteRP-1[1]/LOX
2º stadio (Atlas IIIA) – Centaur (SEC[2])
Propulsori1 RL-10A
Spinta99,2 kN (22 290 lbf)
Impulso specifico451 s
Tempo di accensione738 s
PropellenteH2 liquido/O2 liquido
2º stadio (Atlas IIIB) – Centaur (DEC[3])
Propulsori2 RL-10A
Spinta147 kN (41 592 lbf)
Impulso specifico449 s
Tempo di accensione392 s
PropellenteH2 liquido/O2 liquido

È stato il primo membro della famiglia Atlas poiché l'Atlas A era caratterizzato da una struttura a stadi "normale", rispetto ai precedenti membri della famiglia di lanciatori Atlas, che erano dotati di alcuni motori (detti boosters), sul primo stadio, che venivano sganciati durante il volo.

Descrizione

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L'Atlas III consisteva in due stadi. Il primo era di nuova progettazione, mentre quello superiore era il Centaur che è ancora in uso sull'Atlas V EELV. Il motore del primo stadio era un RD-180 di produzione della russa NPO Energomaš "V. P. Gluško",[5] che sono stati utilizzati anche sull'Atlas V. I motori RD-180 hanno la possibilità di modulare la potenza, riducendo gli stress meccanici al lanciatore. Al decollo la potenza è ridotta al 74%, poi viene aumentata al 92%.[6]

L'Atlas III, è stato prodotto in due versioni. La versione base era l'Atlas IIIA, ma è stato realizzato anche l'Atlas IIIB, una versione a due motori nello stadio superiore Centaur.[4][7]

In passato il lanciatore era chiamato Atlas IIAR.[6][8]

Il lancio inaugurale dell'Atlas III, avvenuto il 24 maggio del 2000, portò il satellite per telecomunicazioni Eutelsat W4 in un'orbita geostazionaria. Tutti i lanci dell'Atlas III sono stati realizzati dallo Space Launch Complex 36B della Cape Canaveral Air Force Station. L'Atlas III fece il suo sesto ed ultimo volo il 3 febbraio del 2005, con un carico utile segreto per il National Reconnaissance Office statunitense.

Data/Ora
(UTC)
Versione S/N Sito di lancio Carico Funzione Orbita Risultato
24-05-2000
23:10
Atlas IIIA AC-201 CCAFS SLC-36B Eutelsat W4 Satellite per comunicazioni GTO Successo[9]
21-02-2002
12:43:00
Atlas IIIB AC-204 CCAFS SLC-36B Echostar 7 Satellite per comunicazioni GTO Successo[10]
12-04-2003
00:47
Atlas IIIB AC-205 CCAFS SLC-36B Asiasat 4 Satellite per comunicazioni GTO Successo[11]
18-12-2003
02:30
Atlas IIIB AC-203 CCAFS SLC-36B USA-174 (UHF F-11) Satellite per comunicazioni militare GTO Successo[12]
13-03-2004
05:40
Atlas IIIA AC-202 CCAFS SLC-36B MBSAT-1 Satellite per comunicazioni GTO Successo[13]
03-02-2005
07:41
Atlas IIIB AC-206 CCAFS SLC-36B USA-181 (NROL-23/NOSS) SIGINT LEO Successo[14]

Il razzo GX, in precedenza sviluppato dalla Galaxy Express Corporation, era originariamente destinato ad utilizzare per la fase di decollo l'Atlas III, fornito dalla Lockheed-Martin, e uno stadio superiore di nuova concezione. Avrebbe dovuto essere lanciato dal Centro spaziale di Tanegashima, a sud di Kyūshū, in Giappone. Nel dicembre 2009 il governo giapponese decise di annullare il progetto GX.[15]

  1. ^ L'RP-1 (o Rocket Propellant-1 o Refined Petroleum-1) è un combustibile liquido usato per missili. È derivato dalla raffinazione del cherosene.
  2. ^ SEC: Single Engine Centaur.
  3. ^ DEC: Dual Engine Centaur.
  4. ^ a b (EN) Atlas IIIA, su astronautix.com, Encyclopedia Astronautica. URL consultato il 7 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2013).
  5. ^ (EN) Delta II, Atlas II, and Atlas III (PDF), su losangeles.af.mil, Los Angeles Air Force Base. URL consultato il 7 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2013).
  6. ^ a b Harland, Lorenz,Space Systems Failures - Disasters and Rescues of Satellites, Rockets and Space, p. 159.
  7. ^ (EN) Atlas IIIB, su astronautix.com, Encyclopedia Astronautica. URL consultato l'11 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2013).
  8. ^ (EN) Lockheed Martin Selects RD-180 to Power Atlas IIAR, su ilslaunch.com, ILS International Launch Services Inc., 17 gennaio 1996. URL consultato il 7 luglio 2013.
  9. ^ (EN) AC-201 Post Launch Mission Stats, su ilslaunch.com, ILS International Launch Services Inc., 25 maggio 2000. URL consultato il 7 luglio 2013.
  10. ^ (EN) Atlas III Launch Successful in 1st ILS Mission of 2002, su ilslaunch.com, ILS International Launch Services Inc., 21 febbraio 2002. URL consultato il 7 luglio 2013.
  11. ^ (EN) Atlas III Launch of AsiaSat 4 Successful in 1st ILS Mission of 2003, su ilslaunch.com, ILS International Launch Services Inc., 11 aprile 2003. URL consultato il 7 luglio 2013.
  12. ^ (EN) ILS Launches 11th Navy Satellite, su ilslaunch.com, ILS International Launch Services Inc., 17 dicembre 2003. URL consultato il 7 luglio 2013.
  13. ^ (EN) ILS Launches Loral-Built MBSat Satellite, su ilslaunch.com, ILS International Launch Services Inc., 13 marzo 2004. URL consultato il 7 luglio 2013.
  14. ^ (EN) ILS Launches NRO Payload, su ilslaunch.com, ILS International Launch Services Inc., 3 febbraio 2005. URL consultato il 7 luglio 2013.
  15. ^ (EN) Japan scraps GX rocket development project, su istockanalyst.com, iStockAnalyst, 16 dicembre 2009. URL consultato il 7 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2012).

Bibliografia

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Evoluzione degli ATLAS

Voci correlate

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Altri progetti

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