È la prima finale olimpica "orfana" di Edwin Moses, dominatore incontrastato della specialità tra anni settanta e anni ottanta.
La prima semifinale è vinta dal britannico Kriss Akabusi in 48"01. Nella seconda Winthrop Graham riesce a prevalere di un centesimo (47"62 a 47"63) sul primo degli americani, Kevin Young, stabilendo il nuovo record giamaicano. Il campione del mondo Samuel Matete viene squalificato per aver abbattuto un ostacolo fuori della sua corsia.
In finale, scatta velocissimo David Patrick, ma Young, che lo controlla dalla quarta corsia, lo affianca e poi lo sopravanza in curva. All'inizio del rettilineo finale è primo e spinge ancora; urta l'ultima barriera ma questo non gli impedisce di scendere sotto il limite dei 47". Nemmeno il re Moses c'era riuscito. Il suo record del mondo (47"02) resisteva da nove anni.