Diana Serra Cary

attrice statunitense (1918-2020)
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Diana Serra Cary, pseudonimo di Peggy-Jean Montgomery, nota anche come Baby Peggy (San Diego, 29 ottobre 1918Gustine, 24 febbraio 2020), è stata un'attrice statunitense, una dei tre principali attori bambini di Hollywood nell'era del cinema muto con Jackie Coogan e Baby Marie Osborne.

Diana Serra Cary

Nel suo periodo d'oro, tra il 1921 e il 1924, fu famosa quanto le maggiori star adulte. Benché avesse guadagnato milioni di dollari, come Coogan vide la sua fortuna dilapidata dai genitori e, da adulta, soffrì di gravi crisi depressive. Riuscì a costruirsi una carriera col nome di Diana Serra Cary, come pubblicista, biografa e storica di Hollywood.

Biografia

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Secondogenita di Marian e Jack Montgomery, alcune fonti riportano come suo nome di battesimo quello di Margaret, ma lei stessa, nella sua autobiografia, annotò di essere stata chiamata Peggy-Jean.[1]. La famiglia Montgomery era già in qualche modo coinvolta nel settore del cinema, suo padre Jack lavorava infatti come stuntman.

 
Baby Peggy a 5 anni nel film L'orfanella di New York

Baby Peggy fu "scoperta" all'età di 19 mesi, durante una sua visita ai Century Studios su Sunset Boulevard a Hollywood con la madre. Colpito dai modi educati di Peggy e dalla sua prontezza nel seguire le indicazioni del padre, il regista Fred Hibbard decise di assumere la bambina per una serie di cortometraggi con la stella canina della Century, Brownie the Dog. Dopo il successo del primo film, Her Circus Man (1921), a Peggy fu offerto un contratto pluriennale con la Century. Tra il 1921 e il 1923, apparve in numerosi cortometraggi e nei suoi primi lungometraggi. Dal 1923 cominciò a lavorare per gli Universal Studios, il che le diede l'opportunità di lavorare in molti più lungometraggi, tra cui Capitan Baby (1924), considerato il suo film più riuscito.

Baby Peggy fu coinvolta in una frenetica attività promozionale della sua immagine e dei suoi film, con una presenza continua e costante sulla stampa e in manifestazioni pubbliche. Nel 1924 fu la mascotte della Convenzione democratica accanto a Franklin Delano Roosevelt. La realtà era però molto diversa dalle apparenze, per la durezza delle condizioni di lavoro a cui era sottoposta otto ore al giorno, sei giorni alla settimana. Sul set non le erano risparmiate nemmeno situazioni pericolose. Degli enormi guadagni della bambina, niente fu messo da parte per la sua istruzione o per il suo futuro.

Nel 1925 la carriera cinematografica di Peggy si interruppe bruscamente, in seguito ad un litigio tra suo padre (che le faceva da agente) e il produttore. Tra il 1925 e il 1929 le si aprirono le porte non meno lucrative del vaudeville, anche se questo passaggio la portò a condizioni di vita e di lavoro ancora più stressanti, continuamente "on the road" da una città all'altra, da un teatro all'altro. La salute di Peggy ne soffrì gravemente. Il crollo della Borsa nel 1929 provocò il tracollo economico della famiglia, che dopo anni di lussi e spese eccessive si ritrovò completamente rovinata. Peggy dovette trovare un lavoro anche solo per pagarsi gli studi e, sotto pressione della famiglia, durante gli anni Trenta cercò con tutte le forze, ma senza alcun successo, di riprendere la carriera di attrice, pur disprezzando ormai Hollywood. Alla fine non le rimase altra alternativa che scappare di casa, sposarsi con l'attore Gordon Ayres e lasciare le scene. Il matrimonio fini con il divorzio nel 1948.

 
Diana Serra Cary nel 2012

Nel 1954 si risposò con l'artista Robert "Bob" Cary, e da questo momento cominciò a presentarsi con il nome di Diana Serra Cary, allo scopo di perseguire con più tranquillità la sua vocazione di scrittrice e di prendere le distanze dal passato. Ebbe inizio così una nuova fase nella vita di Peggy, che seppe reinventarsi come autrice di libri di successo sul cinema di Hollywood e come avvocato difensore dei diritti degli attori bambini. I suoi libri e la sua autobiografia furono i primi, fin dagli anni Settanta, ad offrire una sguardo dall'interno sui meccanismi di sfruttamento degli attori bambini e sulle difficili condizioni psicologiche del loro lavoro.

Nel 1982 collaborò alla realizzazione del documentario Hollywood's Children, basato su suoi scritti. Da allora comparve in diversi documentari dedicati all'esperienza degli attori bambini, a cominciare da When We Were Young...: Growing Up on the Silver Screen (1989). Nel 2012 un intero programma fu dedicato alla sua personale esperienza: Baby Peggy: The Elephant in the Room, diretto da Vera Iwerebor.

Nel 2015, a 97 anni, tornò a recitare nel cortometraggio Broncho Billy and the Bandit's Secret, diretto da David Kiehn.

È morta il 24 febbraio 2020, all'età di 101 anni.[2]

  • The Hollywood Posse: The Story of a Gallant Band of Horsemen Who Made Movie History (Boston : Houghton Mifflin, 1975).
  • Hollywood's Children: An Inside Account of the Child Star Era (Boston : Houghton Mifflin, 1978).
  • Whatever Happened to Baby Peggy?: The Autobiography of Hollywood's Pioneer Child Star (New York : St. Martin's Press, 1996).
  • Jackie Coogan, the World's Boy King: A Biography of Hollywood's Legendary Child Star (Lanham, MD: Scarecrow Press, 2003).

Filmografia

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Cinema muto

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Cortometraggi

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Lungometraggi

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Cinema sonoro

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Cortometraggi

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Lungometraggi

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Filmati d'epoca

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Documentari

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Riconoscimenti

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  1. ^ Diana Serra Cary - What Ever Happened to Baby Peggy: The Autobiography of Hollywood's Pioneer Child Star, St. Martins Press, 1996, (ISBN 0-312-14760-0)
  2. ^ Morta Diana Serra Cary, era l'ultima baby star del cinema muto di Hollywood, in la Repubblica, 25 febbraio 2020. URL consultato il 26 febbraio 2020.
  3. ^ [1]

Bibliografia

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  • Tom e Jim Goldrup, Growing Up on the Set: Interviews with 39 Former Child Actors of Classic Film and Television (Jefferson, NC: McFarland & Co., 2002), pp. 20-29.
  • (EN) David Dye, Child and Youth Actors: Filmography of Their Entire Careers, 1914-1985. Jefferson, NC: McFarland & Co., 1988, p. 160.
  • (EN) Norman J. Zierold, "Where Are They Now?", The Child Stars, New York: Coward-McCann, 1965, pp. 237-238.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN64818966 · ISNI (EN0000 0001 1461 6170 · SBN TO0V599677 · LCCN (ENn93118649 · GND (DE119503697 · BNF (FRcb16167121b (data)