Baldovino II di Fiandra

conte di Fiandra

Baldovino II, soprannominato il Calvo (863/5[1] oppure 865/7[2]Gand, 10 settembre 918), è stato il secondo conte di Fiandra, dall'879 alla sua morte.

Baldovino II di Fiandra
Baldovino II di Fiandra, illustrazione del 1849
Conte delle Fiandre
In carica879 –
10 settembre 918
PredecessoreBaldovino I
SuccessoreArnolfo I
Abate laico di San Bertino
In carica892 –
10 settembre 918
PredecessoreRodolfo di Fiandra
SuccessoreAdalolfo di Fiandra
Nascita863/5[1] oppure 865/7[2]
MorteGand[2], 10 settembre 918
Luogo di sepolturaAbbazia di San Pietro, Gand
DinastiaCasato delle Fiandre
PadreBaldovino I di Fiandra
MadreGiuditta
ConiugeElfrida del Wessex
FigliArnolfo
Adalolfo
Elswide
Ermentrude

Origine

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Era il figlio del primo conte di Fiandra e poi anche conte di Cambrai, Baldovino I[3] e di Giuditta, figlia primogenita del re dei Franchi occidentali e futuro Imperatore d'Occidente (875-877), Carlo il Calvo e della prima moglie[4], la nipote di Adalardo il Siniscalco, Ermentrude[5] (circa 830-†869), figlia del conte di Orleans, Oddone (o Eudes) I e d'Engeltrude di Fézensac (sorella di Adalardo), forse discendente di Carlo Martello.
Secondo la Genealogia Comitum Flandriæ Bertiniana, e la Lamberti Genealogia Comitum Flandriæ, Baldovino I di Fiandra era figlio di Odacre, conosciuto anche come Audacer o Odoscer di Harlebec[6][7] e della moglie di cui non si conoscono né gli ascendenti né il nome.

Biografia

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Miniatura di Baldovino II il Calvo, conte delle Fiandre

Nell'879, Baldovino successe al padre come Baldovino II il Calvo conte delle Fiandre[2]. Secondo lo storico S. Rösch il soprannome di Calvo gli fu dato in omaggio al nonno, Carlo il Calvo[2]. I primi anni del suo regno furono funestati da frequenti e devastanti incursioni vichinghe, tanto che secondo il Nicholas, in alcune circostanze dovette rifugiarsi nelle paludi di Saint-Omer[2]. L'unico territorio non toccato dalle incursioni fu il territorio di Somme.
Baldovino reagì costruendo nuove fortezze, rinforzando le mura delle città e confiscando inoltre tutti i terreni che erano stati abbandonati, così alla fine riuscì a controllare più saldamente un territorio più vasto rispetto a quello del padre. infatti aveva ingrandito il suo territori occupando le zone di Mempisc (il territorio che era stato dei Menapi), Courtrai ed Ijzer (l'attuale Limburgo olandese)[2].

Nell'884 circa, Baldovino prese in sposa Elfrida (Aelfthryth), figlia di Alfredo il Grande, re del Wessex[3] e di sua moglie, Ealhswith, figlia di Æthelred Mucil, che era il priore magistrato dei Gaini (una tribù della Mercia). Questa unione aveva scopi puramente politici, rafforzava infatti il fronte comune Anglo/Fiammingo contro il pericolo Vichingo[8]. Questa alleanza sarà poi un punto fermo della politica fiamminga nei secoli successivi.

Dopo la morte di Carlo il Grosso, nell'888, anche se in passato era stato un suo avversario e non era stato uno degli elettori di Oddone, conte di Parigi a re dei Franchi occidentali, Baldovino si sottomise ad Oddone[9], ma in seguito, sotto la guida di Folco il Venerabile, arcivescovo di Reims[9], fu tra gli oppositore di Oddone[2].
Nell'892, Baldovino, secondo gli Annales Blandinienses, dopo la morte di Rodolfo, figlio di Eberardo del Friuli, divenne abate laico dell'Abbazia di San Bertino a Saint-Omer[10], mentre, secondo gli Annales Vedastini, Baldovino, su consiglio di Erberto I di Vermandois, si appropriò dell'abbazia che il re Oddone aveva promesso a Egfrido[11]. Poi Baldovino fu al seguito di Oddone, nel tentativo fallito di conquistare Bruges[2].
Poi sempre secondo gli Annales Vedastini, in quello stesso anno, Baldovino occupò l'Artois[11].

Inoltre, dopo aver appoggiato l'incoronazione, nell'893, del carolingio, Carlo il Semplice[2], che Folco aveva dichiarato maggiorenne[12], all'età di tredici anni[9], contro re Oddone, Baldovino, avvantaggiandosi del conflitto che era iniziato tra Carlo il Semplice e Oddone, riuscì a porre sotto il suo dominio le regioni di Ternois e Boulonnias e Tournaisis (eccettuata la città di Tournai)[2].

Nell'895, invece Baldovino, sempre secondo gli Annales Vedastini, si schierò a favore del re di Lotaringia, Sventiboldo, contro Carlo il Semplice, che avrebbe voluto conquistare il regno di Lotaringia, ricordando che Baldovino e suo fratello, Rodolfo si congiunsero con Sventiboldo[13].

Nell'896, sempre secondo gli Annales Vedastini, si schierò a favore di Oddone, contro Erberto I di Vermandois, assediato nelle sue proprietà dal re dei Franchi occidentali, e suo fratello Rodolfo ne approfittò per acquisire alcune proprietà di Erberto[14]; ma rappacificatosi con Oddone, Erberto riottenne le sue proprietà, per cui entrò in conflitto con Rodolfo[14] e nei combattimenti, che ne seguirono, Erberto uccise Rodolfo[11][15].

Baldovino, ancora secondo gli Annales Vedastini, invase la signoria di Peronne, che apparteneva ad Erberto I di Vermandois, ma l'intervento del nuovo re dei Franchi occidentali, Carlo il Semplice ed il re di Lotaringia, Sventboldo riuscirono a far rappacificare i contendenti[16].
L'anno seguente, Baldovino attaccò ancora la contea di Vermandois[2], ma dovette ritirarsi da tutti i territori conquistati[17] e, sempre in quell'anno, dato che l'Arcivescovo di Reims, Folco, stava consigliando a Carlo il Semplice di riappropriarsi della città di Arras che Baldovino aveva occupato[18], lo fece assassinare[17], secondo gli Annale Blandinenses, il 17 giugno[19]. Il Papa Benedetto IV per questo omicidio lo scomunicò.

Nel 907, Baldovino II attaccò la contea di Vermandois e fece uccidere da uno sgherro il conte di Vermandois, Erberto I, per vendicare il fratello, Rodolfo[15].

Secondo gli Annales Blandinienses, morì nel 918[20]; secondo il Cartulaire de l'abbaye de Saint-Bertin morì il 10 settembre e fu sepolto nell'Abbazia di San Bertino a Saint-Omer[21] e gli successero i due figli: al primogenito, Arnolfo andò la contea delle Fiandre, al secondogenito, Adalolfo la contea di Boulogne e l'Abbazia di San Bertino[21].

Un documento del 962, il nº 29 delle Chartes et documents de l'abbaye de Saint Pierre au Mont Blandin à Gand, che esprimeva le ultime volontà del conte Arnulfo, rammenta che le tombe dei suoi genitori, Baldovino II ed Elfrida, furono trasferite a Gand, nel monastero di San Pietro[22].

Matrimonio e discendenza

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Baldovino aveva sposato Elfrida (Aelfthryth), figlia di Alfredo il Grande, re del Wessex. Baldovino da Elfrida ebbe quattro[1] o cinque[2] figli:

  • Arnolfo[5] (885/9[1]- 27 marzo 964), conte di Fiandra;
  • Adalolfo[5] (893/9[2]-13 novembre 933), conte di Boulogne;
  • Elswide, citata nel Chronicon Æthelweardi[23];
  • Ermentrude, citata nel Chronicon Æthelweardi[23];
  • una femmina di cui non si conosce il nome, ma che ebbe un figlio, di cui Arnolfo I di Fiandra era lo zio materno:
    • Ildebrando (?- dopo il 961), che secondo il Cartulaire de l'abbaye de Saint-Bertin divenne abate dell'abbazia di San Bertino ed era il nipote del conte di Fiandra, Arnolfo I[24]; anche secondo la Chronica Monasterii Sancti Bertini auctore Iohanne Longo de Ipra era nipote di Arnolfo I (avunculus, il fratello della madre)[25]. Ildebrando compare in un documento, per l'ultima volta, nel gennaio 961[26].

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Enguerrand delle Fiandre Carlo il Giovane  
 
 
Odacre  
 
 
 
Baldovino I di Fiandra  
 
 
 
 
 
 
 
Baldovino II di Fiandra  
Ludovico il Pio Carlo Magno  
 
Ildegarda  
Carlo il Calvo  
Giuditta di Baviera Guelfo I di Baviera  
 
Edvige di Sassonia  
Giuditta di Francia  
Oddone d'Orléans Adriano d'Orléans  
 
Waldrada  
Ermentrude d'Orléans  
Engeltrude di Fézensac Leotardo I di Parigi  
 
Grimeut (o Grimhilde)  
 
  1. ^ a b c d (EN) #ES Genealogy: Fiandre-Baldwin II "the Bald" Archiviato il 28 ottobre 2007 in Internet Archive.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà delle Fiandre-BAUDOUIN
  3. ^ a b (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Bertin, Flandriae Comites, Pag 11
  4. ^ (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 53
  5. ^ a b c (LA) Monumenta germanica Historica, tomus IX; Genealogiae Comitum Flandriae , Pag 303 Archiviato il 7 aprile 2014 in Internet Archive.
  6. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogia Comitum Flandriæ Bertiniana, Pag 305 Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive.
  7. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Lamberti Genealogia Comitum Flandriæ, Pag 309 Archiviato il 16 ottobre 2014 in Internet Archive.
  8. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Reali inglesi-Ælfthryth of Wessex
  9. ^ a b c Louis Halphen, Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, p.637
  10. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus V, Annales Blandinienses, anno 892, Pag 24 Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive.
  11. ^ a b c (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I, Annales Vedastini, anno 892, Pag 527 Archiviato l'11 marzo 2016 in Internet Archive.
  12. ^ I re dei Franchi venivano nominati maggiorenni all'età di quindici anni.
  13. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I, Annales Vedastini, anno 895, Pag 529 Archiviato il 9 ottobre 2014 in Internet Archive.
  14. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I: Annales Vedastini, anno 896, Pag 530 Archiviato il 24 novembre 2015 in Internet Archive.
  15. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I: Reginonis Chronicon, anno 818, Pag 567 Archiviato il 24 novembre 2015 in Internet Archive.
  16. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I: Annales Vedastini, anno 899, Pag 531 Archiviato il 9 ottobre 2014 in Internet Archive.
  17. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I: Annales Vedastini, anno 900, Pag 531 Archiviato il 9 ottobre 2014 in Internet Archive.
  18. ^ Louis Halphen, Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, p.656
  19. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus V, Annales Blandinienses, anno 900, Pag 24 Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive.
  20. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus V, Annales Blandinienses, anno 918, Pag 24 Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive.
  21. ^ a b (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Bertin, documento n° 73, anno 918, Pag 140
  22. ^ (LA) Chartes et documents de l'abbaye de Saint Pierre au Mont Blandin à Gand, documento 29, Pag 33
  23. ^ a b (EN) Old English Chronicles, Ethelwerds Chronicle, Pag 2
  24. ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Bertin, documento n° 78, anno 952, Pag 146 e 147
  25. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXV, Chronica Monasterii Sancti Bertini auctore Iohanne Longo de Ipra, anno 954, Pag 775 Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive.
  26. ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint-Bertin, documento n° 79, anno 961, Pag 149

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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  • René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 583–635
  • Louis Halphen, Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 636–661
  • Allen Mawer, I vichinghi, in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1999, pp. 734–769
  • (EN) Old English Chronicles.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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