Banca Nazionale Toscana
La Banca Nazionale Toscana è stato un istituto di credito del Granducato di Toscana e del Regno d'Italia.
Banca Nazionale Toscana | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 1857 a Firenze |
Chiusura | 1893 |
Sede principale | Firenze |
Settore | Finanziario |
Storia
modificaNel Granducato arrivarono ad esserci sei banche di emissione: la Banca di Firenze (1816), la Banca di Livorno (1836), la Banca di Siena (1841), la Banca di Arezzo (1846), la Banca di Pisa (1847) e la Banca di Lucca (1849)[1].
Nel 1857 si fusero la Banca di Firenze e la Banca di Livorno. Nel 1860 confluirono nel nuovo istituto, chiamato Banca Nazionale Toscana, anche le altre banche d'emissione[1].
Dopo l'Unità nazionale del 1861, la Banca Nazionale Toscana fu una delle sei banche italiane con diritto di emissione monetaria. A partire dal 1874 fece parte del Consorzio obbligatorio degli istituti di emissione[2].
Come altri banchi d'emissione privati, la Nazionale Toscana era in quotata in borsa. In particolare fu quotata alla borsa di Milano dal 1891 al 1894[3].
In seguito alla legge n. 449 del 1893, essa venne fusa insieme alla Banca Nazionale del Regno d'Italia, alla Banca Toscana di Credito per le Industrie e il Commercio d'Italia e alla gestione liquidatoria della Banca Romana, per dare vita all'attuale Banca d'Italia[2].
Note
modifica- ^ a b Luigi De Matteo, Il Banco di Santo Spirito dalle origini al 1960 (PDF), su bancaroma.it. URL consultato il 2 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b Napoleone Colajanni, Storia della banca italiana, Roma, Newton Compton, 1995
- ^ Alessandro Aleotti, Borsa e industria. 1861-1989: cento anni di rapporti difficili, Milano, Comunità, 1990, pag. 48
Controllo di autorità | VIAF (EN) 254357265 |
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