Batolite dell'Idaho
Il batolite dell'Idaho è un batolite costituito da granito e granodiorite, risalente al Cretacico-Paleogene, che si estende su circa 25.000 km2 nella parte centrale degli Stati americani dell'Idaho e dell'adiacente Montana.
Struttura
modificaIl batolite è composto da due lobi separati tra loro sia geograficamente che geologicamente. Il lobo più piccolo è quello settentrionale, chiamato Bitterroot e separato dal più esteso lobo Atlanta a sud dalle rocce metamorfiche del Belt Supergroup che compongono l'arco del fiume Salmon. Il lobo Bitterroot ha un'età compresa tra 75 e 53 milioni di anni, mentre il più esteso lobo Atlanta risale a 98-68 milioni di anni fa.[1][2] Il batolite Kaniksu, che è un centro magmatico separato e non correlato, è pure presente nell'Idaho Panhandle, ma è di età più antica, essenzialmente compresa tra 120 e 100 milioni di anni fa e con un numero limitato di più recenti componenti del Cretacico.[3]
La maggior parte dei lobi Atlanta e Bitterroot si trovano nell'ecoregione del batolite dell'Idaho, mentre il batolite Kaniksu si trova nell'ecoregione delle Montagne Rocciose settentrionali.[4]
Note
modifica- ^ D.A. Foster e C.M. Fanning, Geochronology of the northern Idaho Batholith and the Bitterroot metamorphic core complex: magmatism preceding and contemporaneous with extension, in Geological Society of America Bulletin, vol. 109, 1997, pp. 379–394, DOI:10.1130/0016-7606(1997)109<0379:GOTNIB>2.3.CO;2.
- ^ R.M. Gaschnig, J.D. Vervoort, R.S. Lewis e W.C. McClelland, Migrating magmatism in the northern US Cordillera: in situ U–Pb geochronology of the Idaho batholith, in Contributions to Mineralogy and Petrology, vol. 159, 2010, pp. 863–883, DOI:10.1007/s00410-009-0459-5.
- ^ R.M. Gaschnig, J.D. Vervoort e R.S. Lewis, The Kaniksu and Idaho batholiths, northern U.S. Cordilleran: close relatives or a case of mistaken identity?, in Abstracts with Programs - Geological Society of America, vol. 44, 2012, p. 383.
- ^ Ecoregions of Idaho (PDF) [collegamento interrotto], su ftp.epa.gov, U.S. Environmental Protection Agency. URL consultato il 22 dicembre 2014.