Battaglia di Alicudi
La battaglia navale di Alicudi, nota anche col nome di seconda battaglia navale di Stromboli o battaglia di Milazzo, fu uno scontro navale che ebbe luogo l'8 gennaio 1676 durante la guerra franco-olandese tra una flotta francese di 29 navi sotto il comando di Abraham Duquesne e una flotta combinata di 27 navi olandesi e una spagnola sotto il Tenente-Ammiraglio Generale Michiel de Ruyter, che durò otto ore e si concluse senza alcuna vittoria da nessuna delle parti. Le flotte infatti si combatterono di nuovo nella battaglia di Augusta.
Battaglia di Alicudi parte Guerra franco-olandese | |||
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Combattimento degli olandesi e spagnoli ad Alicudi, sullo sfondo l'isola di Stromboli Jean Antoine Gudin Olio su tela. (1845) | |||
Data | 8 gennaio 1676 | ||
Luogo | Al largo della costa settentrionale siciliana (Isole Eolie) | ||
Esito | nullo Vittoria strategica francese | ||
Modifiche territoriali | nessuno | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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Il contesto
modificaDurante la Guerra d'Olanda, la città di Messina si ribellò agli Spagnoli. Nel 1674, quindi, la città venne sottoposta dagli spagnoli ad un blocco navale e pertanto i cittadini si risolsero a chiedere aiuto al re di Francia perché intervenisse nel conflitto. Luigi XIV accettò la richiesta e inviò una flotta sulle coste della Sicilia, con Valbelle e con Duquesne nel 1675 e con il duca di Vivonne nel 1676. Lo squadrone blu venne comandato direttamente da Abraham Duquesne, mentre quello bianco e blu da Preuilly-d'Humières. I ribelli, tramite convogli, avrebbero avuto il compito di rifornire le navi francesi, navi di cui si interessarono direttamente gli spagnoli nella speranza di tagliare gli approvvigionamenti ai francesi, distraendosi così dal conflitto principale che si stava combattendo. Gli olandesi, in guerra con la Francia, decisero di aiutare la Spagna inviando una loro flotta nel Mediterraneo, sotto il comando dell'ammiraglio Ruyter. In una lettera del 26 luglio 1675 che lo stadtholder Guglielmo III d'Orange spedì a Ruyter, il primo gli ordinò di andare:
«...in Sicilia e trovare l'armata navale di Spagna, al fine di congiungersi con essa, con la benedizione di Dio, e far ritornare Messina sotto l'obbedienza del re di Spagna[1].»
Ma la flotta olandese era male equipaggiata: Michiel de Ruyter era infatti un avversario dello stadtholder per la politica interna che questi aveva adottato nei Paesi Bassi e proprio per questo Ruyter ottenne il comando della flotta, nella speranza che "non" tornasse da una missione impossibile in quelle condizioni.
Una volta giunto sul sito, Vivonne decise di conquistare la città di Augusta, centro di approvvigionamento degli spagnoli e base interessante per monitorare la costa meridionale della Sicilia. La città venne presa il 12 agosto 1675.
Il 20 dicembre 1675 gli olandesi giunsero a Milazzo.
Ordine di battaglia
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Francia
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Paesi Bassi - Spagna
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Il combattimento
modificaL'avvicinarsi della flotta francese venne annunciata a Ruyter da due fuochi accesi sulle isole Lipari. L'8 gennaio, al mattino, le due flotte si scontrarono a una ventina di leghe[2] a nord delle coste siciliane.
Col cambio del vento, le due flotte si spostarono verso sud-ovest (in direzione di Palermo) e si ritrovarono separate tra loro da una lega e mezza di mare[3]. I francesi, col vento in poppa, scelsero quindi il momento più adatto per l'attacco.
Dopo nove ore, i due allineamenti iniziarono a cannoneggiarsi, procurandosi alcuni danni e costringendo alcune imbarcazioni ad abbandonare le rispettive linee per riparazioni d'urgenza, ma senza che questo causasse problemi ai due schieramenti.
I francesi a questo punto cercarono di utilizzare tre delle loro navi incendiarie, ma senza successo.
Verso sera le galee spagnole iniziarono a cannoneggiare Le Sceptre di Tourville che in risposta utilizzò i pezzi da 36 della propria batteria.[4] Le galee spagnole non insistettero nell'attacco. I francesi ripartirono quindi verso nord-est in direzione di Stromboli.
Note
modifica- ^ Citata da A. Jal, pag. 190 (tomo 2).
- ^ Corrispondenti a 3 miglia marine
- ^ Circa 8 chilometri, quindi chiaramente fuori portata di cannone.
- ^ Relazione di Valbelle, citato in Le Moing Guy, Les 600 plus grandes batailles navales de l'Histoire, Rennes, Marines Éditions, mai 2011, ISBN 978-2-35743-077-8..
Bibliografia
modifica- Ernest Harold Jenkins, Histoire de la Marine Française, Paris, 1977 ISBN 2-226-00541-2
- R. Jouan, Histoire de la Marine Française, Paris, 1950,
- Michel Vergé-Franceschi, Abraham Duquesne, huguenot et marin du Roi-Soleil, Paris 1992 ISBN 2-7048-0705-1.
- Philippe de Villette-Mursay, Mes campagnes de mer sous Louis XIV, Tallandier, 1991 ISBN 2-235-02047-X. Souvenirs d'un participant au combat. Les notes apportées par M. Vergé-Franceschi sont particulièrement bien fournies.
- Dupont Maurice e Taillemite Étienne, Les guerres navales Françaises du Moyen Âge à la guerre du Golfe, collana Kronos, SPM, 1995, p. 92-94, ISBN 2-901952-21-6.
- Meyer Jean e Acerra Martine, Histoire de la marine française, Rennes, éditions Ouest-France, 1994, ISBN 2-7373-1129-2.
- Vergé-Franceschi Michel, Dictionnaire d'Histoire maritime, collana Bouquins, éditions Robert Laffont, 2002.
- Le Moing Guy, Les 600 plus grandes batailles navales de l'Histoire, Rennes, Marines Éditions, mai 2011, ISBN 978-2-35743-077-8.
- John A. Lynn, Les guerres de Louis XIV, collana Tempus, éditions Perrin, 2014, ISBN 978-2-262-04755-9.
Altri progetti
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