Battaglioni dell'Ordnungspolizei
I battaglioni dell'Ordnungspolizei furono le formazioni militarizzate della polizia tedesca Ordnungspolizei. Durante la seconda guerra mondiale, questi battaglioni furono subordinati alle SS e schierati nelle aree occupate dai tedeschi, in particolare nelle aree della retrovia dell'esercito e nei territori sotto l'amministrazione civile tedesca. Oltre ai distaccamenti dell'Einsatzgruppen e delle Waffen-SS, queste unità furono protagoniste degli omicidi di massa della popolazione ebraica e furono responsabili dei crimini contro l'umanità su larga scala contro la popolazione civile.
Battaglioni dell'Ordnungspolizei | |
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Battaglioni di polizia schierati in formazione da parata a Minsk nel 1943 | |
Descrizione generale | |
Nazione | Germania nazista |
Servizio | Ordnungspolizei |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Storia operativa
modificaL'Ordnungspolizei tedesca fu uno strumento chiave dell'apparato di sicurezza della Germania nazista. Nel periodo prebellico, Heinrich Himmler, a capo delle SS, e Kurt Daluege, a capo dell'Ordnungspolizei, cooperarono per trasformare le forze di polizia della Repubblica di Weimar in formazioni militarizzate pronte all'uso per gli obiettivi di conquista e annientamento razziale del regime. Queste unità di polizia parteciparono all'annessione dell'Austria e all'occupazione della Cecoslovacchia.[1]
Invasione della Polonia
modificaLe truppe furono inizialmente organizzate in formazioni delle dimensioni di un battaglione per l'invasione della Polonia, dove furono schierate per scopi di sicurezza e polizia, prendendo anche parte alle esecuzioni e alle deportazioni di massa.[2] Le prime 17 formazioni furono schierate nel settembre 1939 insieme alla Wehrmacht nell'invasione della Polonia. I battaglioni furono di guardia ai prigionieri di guerra polacchi ed eseguirono l'espulsione dei polacchi dal Reichsgau Wartheland sotto la bandiera del Lebensraum.[3] Furono protagonisti anche delle atrocità sia contro i cattolici che contro gli ebrei nell'ambito delle "azioni di reinsediamento".[4] Dopo la cessazione delle ostilità, i battaglioni assunsero il ruolo di forze di sicurezza, pattugliando i perimetri dei ghetti ebraici nella Polonia occupata dai tedeschi, infatti le questioni di sicurezza interna del ghetto erano gestite dalle SS, dalla SD, e dalla Polizia Criminale, in collaborazione con l'amministrazione del ghetto ebraico.[1]
Invasione dell'Unione Sovietica
modificaVentitré battaglioni avrebbero dovuto prendere parte all'invasione dell'Unione Sovietica del 1941 nell'ambito dell'Operazione Barbarossa. Nove furono assegnati alle divisioni di sicurezza della Wehrmacht. Due battaglioni furono assegnati a supportare gli Einsatzgruppen, gli squadroni della morte delle SS, e l'Organizzazione Todt, il gruppo di costruzione militare. Dodici furono raggruppati in reggimenti, tre battaglioni ciascuno, e designati come Reggimenti di Polizia Centro, Nord, Sud e Reggimenti di Polizia con Compiti Speciali.[5] Gli obiettivi dei battaglioni di polizia furono di proteggere le retrovie eliminando i resti delle forze nemiche, sorvegliando i prigionieri di guerra e proteggendo le linee di comunicazione e le strutture industriali catturate. Le loro istruzioni includevano anche, come ha affermato Daluege, il "combattimento di elementi criminali, soprattutto politici".[6]
Composti da circa 550 uomini ciascuno, i 300 battaglioni numerati furono raccolti tra le reclute mobilitate negli anni 1905-1915. Furono guidati da professionisti della polizia in carriera, intrisi dell'ideologia del nazismo, istruiti all'antisemitismo e all'antibolscevismo.[7] I reggimenti e i battaglioni furono posti al comando di poliziotti in carriera. Quando le unità attraversarono il confine tedesco-sovietico, passarono sotto il controllo del SS- und Polizeiführer nelle rispettive aree delle retrovie del gruppo dell'esercito.[8]
Unità
modificaBattaglioni regolari di polizia
modifica- Battaglione di polizia 9 (aggregato alle Einsatzgruppen)
- Battaglione di polizia 45
- Battaglione di polizia 303
- Battaglione di polizia 304
- Battaglione di polizia 307
- Battaglione di polizia 309
- Battaglione di polizia 314
- Battaglione di polizia 315
- Battaglione di polizia 316
- Battaglione di polizia 320
- Battaglione di polizia 322
Battaglioni di riserva di polizia
modificaConseguenze
modificaL'Ordnungspolizei nel suo insieme non fu dichiarata un'organizzazione criminale dagli Alleati, a differenza delle SS, e i suoi membri furono in grado di reintegrarsi nella società in gran parte indisturbati, con molti che tornarono alle carriere di polizia in Austria e Germania occidentale.[10]
Note
modifica- ^ a b Hillberg, p 81.
- ^ Showalter, p. xiii.
- ^ Browning 1992, p. 38.
- ^ Alexander B. Rossino, Hitler Strikes Poland, Lawrence, University of Kansas Press, 2003, pp. 69–72.
- ^ Westermann, pp. 163–164.
- ^ Westermann, p. 165.
- ^ Westermann, p. 15.
- ^ Breitman, pp. 45–46.
- ^ Breitman, p. 66.
- ^ Westermann, p. 231.
Bibliografia
modifica- Massimo Arico, Ordnungspolizei: Encyclopedia of the German Police Battalions, Stockholm, Leandoer and Ekholm, 2010, ISBN 978-91-85657-99-5.
- Waitman Wade Beorn, Marching into Darkness: The Wehrmacht and the Holocaust in Belarus, Cambridge, Harvard University Press, 2014, ISBN 978-0674725508.
- Phillip W. Blood, Hitler's Bandit Hunters: The SS and the Nazi Occupation of Europe, Potomac Books, 2006, ISBN 978-1-59797-021-1.
- Richard Breitman, Official Secrets: What the Nazis Planned, What the British and Americans Knew, New York, Hill and Wang/Farrar Straus & Giroux, 1998, ISBN 9780809001842.
- Wolfgang Curilla, Der Judenmord in Polen und die deutsche Ordnungspolizei 1939-1945, Paderborn, Schöningh Paderborn, 2010, ISBN 978-3-50677043-1.
- Joseph E. Persico, Roosevelt's Secret War: FDR and World War II Espionage, Random House, 2002, ISBN 0-3757-6126-8.
- Dennis Showalter, Foreword, in Hitler's Police Battalions: Enforcing Racial War in the East, Kansas City, University Press of Kansas, 2005, ISBN 978-0-7006-1724-1.
- Michael Smith, Bletchley Park and the Holocaust, in L. V. Scott e P. D. Jackson (a cura di), Understanding Intelligence in the Twenty-First Century: Journeys in Shadows, 2004, ISBN 0714655333.
- Georg Tessin e Norbert Kannapin, Waffen-SS und Ordnungspolizei im Kriegseinsatz 1939 - 1945: ein Überblick anhand der Feldpostübersicht, Osnabrück, Biblio-Verlag, 2000, ISBN 3-7648-2471-9.
- Selected Records from the Military Historical Institute Archives, Prague, 1941-1944 (PDF), su collections.ushmm.org, United States Holocaust Memorial Museum, 2008. URL consultato il 20 gennaio 2018.
- Edward B. Westermann, Hitler's Police Battalions: Enforcing Racial War in the East, Kansas City, University Press of Kansas, 2005, ISBN 978-0-7006-1724-1.
Approfondimenti
modifica- Geoffrey P. Megargee (a cura di), Encyclopedia of Camps and Ghettos, 1933–1945, II, Bloomington, Indiana University Press, 2009, ISBN 978-0-253-35328-3.
- (EN) Ian Rich, Holocaust Perpetrators of the German Police Battalions: The Mass Murder of Jewish Civilians, 1940-1942, Bloomsbury Publishing, 2018, ISBN 978-1-350-03804-2.
- Wolfram Wette, The Wehrmacht: History, Myth, Reality, Cambridge, Harvard University Press, 2007, ISBN 9780674025776.