Giovambattista Caligiuri

politico italiano
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Giovambattista Caligiuri, detto Battista (Soveria Mannelli, 15 novembre 1944), è un politico italiano, esponente di Forza Italia e poi del Popolo della Libertà.

Giovambattista Caligiuri

Presidente della Regione Calabria
Durata mandato11 agosto 1998 –
21 gennaio 1999
PredecessoreGiuseppe Nisticò
SuccessoreLuigi Meduri

Presidente del Consiglio regionale della Calabria
Durata mandato22 maggio 2000 –
20 luglio 2001
PredecessoreGiuseppe Scopelliti
SuccessoreLuigi Fedele

Sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico
Durata mandato23 aprile 2005 –
17 maggio 2006
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessoreGiovanni Dell'Elce
SuccessoreMarco Stradiotto

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato30 maggio 2001 –
28 aprile 2008
LegislaturaXIV, XV
Gruppo
parlamentare
Forza Italia
CircoscrizioneXIII Calabria
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile 2008 –
14 marzo 2013
LegislaturaXVI
Gruppo
parlamentare
Popolo della Libertà
CircoscrizioneCalabria
Incarichi parlamentari
  • Membro della 3ª Commissione Affari esteri, emigrazione
  • Membro della Commissione parlamentare per le questioni regionali
  • Membro sostituto del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia
Titolo di studioLaurea in economia e commercio
ProfessioneImprenditore

Biografia

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Giovambattista Caligiuri nell’aprile 2008

Laureato in economia e commercio, è imprenditore.

Tra i fondatori nazionali nel 1994 del movimento politico di Forza Italia, viene eletto consigliere regionale della Calabria nel 1995 nella maggioranza di centrodestra che prevale nelle elezioni di quell'anno.

Svolge il ruolo di Presidente della Giunta regionale, nominato nella seduta dell'11 agosto 1998 a seguito della crisi che ha portato alle dimissioni della Giunta guidata da Giuseppe Nisticò. Il nuovo esecutivo Caligiuri riceve l'appoggio esterno di AN e dell'UDR: nasce da un accordo tra le forze del Polo come una giunta a termine, per garantire l'approvazione del bilancio e consentire ai partiti di elaborare un'intesa complessiva sul programma. A novembre dello stesso anno si aprirà, infatti, una nuova fase di crisi che porterà tre mesi dopo ad un "ribaltone", con la contestuale formazione di una nuova maggioranza di centrosinistra.

Rieletto consigliere regionale nel 2000, diventa presidente del Consiglio regionale della Calabria, ma lascia l'incarico nel 2001 quando viene eletto alla Camera dei deputati. Nel corso della legislatura, svolge inoltre l'incarico di sottosegretario al Ministero delle Attività Produttive nel Governo Berlusconi III (tra il 2005 e il 2006). Nel 2008 viene eletto al Senato della Repubblica, candidato nelle liste del Popolo della Libertà in Calabria. Termina il proprio mandato parlamentare nel 2013.

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