Associazione Calcio Belluno 1905
L'Associazione Calcio Belluno 1905 S.S.D.[1] (nota semplicemente come Belluno) è stata una società calcistica italiana con sede nella città di Belluno.
AC Belluno 1905 SSD Calcio | |
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Gialloblù | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Giallo, blu |
Dati societari | |
Città | Belluno |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Fondazione | 1905 |
Rifondazione | 1922 |
Rifondazione | 1930 |
Rifondazione | 1933 |
Rifondazione | 1939 |
Scioglimento | 2021 |
Stadio | Polisportivo (1 747 posti) |
Sito web | www.acbelluno1905.it/ |
Palmarès | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Fondato nel 1930 seppur richiamandosi a un ideale arrivo del calcio in città nel 1905, ha ottenuto come risultato più prestigioso la partecipazione a nove stagioni della Serie C, terzo livello calcistico italiano.
Al termine della stagione 2020-2021 il club si è fuso con le altre due società bellunesi di Serie D (Union Feltre e Union San Giorgio Sedico) dando vita alla Società Sportiva Dilettantistica Dolomiti Bellunesi.[2]
Storia
modificaDalla nascita agli anni sessanta
modificaL'Associazione Calcio Belluno ricordava come nel 1905 venne creato in città il club Olimpia, non partecipante ad alcun campionato ufficiale, mentre nel 1922 si affiliò al Comitato Regionale Veneto della FIGC la S.S. Bellunese Excelsior.
Da qui fino agli anni quaranta, la società gialloblù ha vissuto un periodo caratterizzato da una forte discontinuità nella sua attività professionistica contrassegnata dal cambio di cinque denominazioni e mancando l'iscrizione al campionato per dieci stagioni in nemmeno vent'anni.
Nel 1939, il sodalizio rinacque per l'ennesima volta come Associazione Sportiva Belluno, durando per mezzo secolo fino al 1997, quando il club gialloblù fece l'ultimo cambio societario della sua storia.
L'A.S. Belluno scalò rapidamente la piramide del calcio regionale vincendo dapprima la Prima Divisione e conquistando la prima partecipazione della sua storia alla Serie C già nel 1940, poi, dopo il conflitto della Seconda Guerra Mondiale il Belluno disputò altri tre campionati in Serie C prima di retrocedere e vivere nel periodo tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, mai sopra la IV Serie, dove si confrontò per tre stagioni con la Mestrina, poi vincitrice del campionato 1954-1955 e promossa in Serie C. Nel periodo fra gli anni cinquanta e sessanta la guida tecnica della squadra gialloblù fu retta, fra gli altri, da Umberto Menti, Felice Arienti, Amedeo Biavati, Bruno Quaresima, Edmondo Bonansea e Gino Costenaro.
Dagli anni sessanta agli anni duemila
modificaNel 1961, il Belluno retrocesse in Prima Categoria, passando oltre un lustro tra i confini regionali da cui uscì al termine della stagione 1966-1967, con la presidenza del cavalier De Bona e Marcello Vecchiet allenatore, dopo aver battuto il Caorle nello spareggio per la prima e unica posizione valida per la promozione in Serie D. La drammatica sfida fu giocata il 4 giugno 1967, a Conegliano, e decisa per sorteggio (lancio della "monetina") dopo che la partita era terminata a reti inviolate e la successiva serie di cinque rigori sul 3 a 3[3].
Dal 1967 al 1971, i gialloblù sotto la presidenza di Franco Buzzatti seguita poi da Bortolo Caneve, Manilo Losso, Francesco Sommavilla e dalla commissione straordinaria del sindaco della città, Giuseppe Viel e la guida tecnica di Eros Beraldo e successivamente di Sergio Realini affrontarono nuovamente il Mestre per tre stagioni. Al termine del campionato 1970-1971 le frecce nere conquistarono il primo posto in campionato ottenendo la promozione in Serie C e l'inedita sfida con il Venezia ove la prima visita del Belluno allo Stadio Pier Luigi Penzo risalì al dicembre del 1971 i bellunesi uscirono sconfitti dal Penzo per 3-0 e da allora sono state otto le visite dei gialloblù a Sant'Elena con nessuna vittoria all'attivo.
Nelle stagioni successive il Belluno incontra il Venezia per altri cinque campionati di Serie C e un ultimo di Serie D, nel 1978, quando poi la società cadde nell'anonimato dei tornei regionali dilettantistici[4].
Dal 1978 e fino al 1990, i gialloblù disputarono tornei alterni tra Promozione e Prima Categoria, salvo una breve parentesi nel Campionato Interregionale nella stagione 1981-1982 sotto la guida tecnica di Francesco Canella, ex calciatore gialloblù nelle stagioni dal 1969 al 1973, e la presidenza di Settimo Merotto.
Solo nel 1990, il Belluno, guidato dal presidente Paolo Stragà e dall'esordiente tecnico Antonio Tormen, tornò nel massimo torneo interregionale ma l'esperienza durò appena due anni per poi retrocedere nuovamente nel 1992, malgrado l'eccellente girone di ritorno condotto dagli uomini dell'allenatore Pasquale Fanesi. Successivamente, fino agli anni 2000 i gialloblù disputarono tornei altalenanti viaggiando tra Eccellenza, Promozione e Prima Categoria Veneta.
Dagli anni duemila ai giorni nostri
modificaDal 2000 al 2003 i bellunesi disputarono per tre stagioni consecutive la Serie D ove nella stagione 2002-2003 vincendo il girone C della Serie D[5] venne promosso in Serie C2 dove la permanenza durò appena due stagioni per poi retrocedere di nuovo tra i dilettanti sotto la presidenza di Carlo Zanella e Pierluigi Tomasella e allenatori come Antonio Tormen, Maurizio Seno e Gianni Bortoletto.
Il Belluno disputa il campionato di Serie D con discreti risultati militandoci dalla stagione 2005-2006, allenato da Antonio Andreucci, Daniele Pasa, Roberto Raschi e Roberto Vecchiato[6].
A partire dalla stagione di Serie D 2014-2015, la società assume denominazione S.S.D. Ital-Lenti Associazione Calcio Belluno 1905 grazie a un accordo di sponsorizzazione con l'omonima azienda, produttrice di lenti da vista per occhiali.[7] Il 12 giugno 2015 viene nominato presidente Gianpiero Perissinotto, il quale subentra a Livio Gallio[8].
Il 27 febbraio 2018, il C.d.A. delibera il cambio della denominazione sociale in Associazione Calcio Belluno 1905 Società Sportiva Dilettantistica. Nonostante ciò, prosegue il sodalizio con Ital-Lenti fino al 2018, quando la società decise di tornare ufficialmente al vecchio nome.[9]
Al termine della stagione 2020-2021, terminata con un nono posto, la società si fonde con altre due realtà calcistiche della provincia di Belluno - l'Union Feltre e l'Union S. Giorgio Sedico - dando vita alla Dolomiti Bellunesi.[10]
Cronistoria
modificaCronistoria dell'Associazione Calcio Belluno 1905 Società Sportiva Dilettantistica |
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Strutture
modificaStadio
modificaIl Belluno gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Polisportivo comunale di Piazzale della Resistenza, che presenta le seguenti caratteristiche:
- Capienza totale: 1747 posti (962 in tribuna centrale, 785 in tribuna est)
- fondo: erba
- copertura: Tribune coperte
L'impianto venne inaugurato il 9 dicembre 1956 con un'amichevole fra i gialloblu e l'Udinese la quale si impose con il risultato di 4-0.
Allenatori e presidenti
modificaAllenatori
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Presidenti
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Calciatori
modificaPalmarès
modificaCompetizioni interregionali
modifica- IV Serie: 1
- 1956-1957 (girone D)
- Serie D: 2
Competizioni regionali
modifica- 1949-1950 (girone B)
- Promozione: 1
- 1989-1990 (girone C)
- 1966-1967 (girone B), 1997-1998 (girone H)
- 1924-1925 (girone E)
Statistiche e record
modificaPartecipazioni ai campionati
modificaLivello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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3º | Serie C | 9 | 1940-1941 | 1975-1976 | 9 |
4º | Promozione | 3 | 1948-1949 | 1951-1952 | 27 |
IV Serie | 5 | 1952-1953 | 1956-1957 | ||
Campionato Interregionale - Prima Categoria | 1 | 1957-1958 | |||
Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | |||
Serie D | 15 | 1959-1960 | 2020-2021 | ||
Serie C2 | 2 | 2003-2004 | 2004-2005 | ||
5º | Campionato Interregionale | 3 | 1981-1982 | 1991-1992 | 15 |
Serie D | 12 | 2000-2001 | 2013-2014 |
In 43 stagioni sportive dall'esordio a livello nazionale in Serie C, compresi 2 tornei di Serie C2. Vanno aggiunte 24 stagioni nelle quali il Belluno ha partecipato ai tornei di I livello e 10 stagioni nel II livello regionale del Veneto.
Il Belluno, nel corso della sua storia ha subito moltissime variazioni societarie, che hanno portato, spesso anche nel giro di pochissimi anni, a diversi sostanziali "ribaltoni" e fallimenti che hanno conseguentemente portato a variazioni anche nella denominazione sociale. I colori sociali giallo-blu sono stati adottati dal 1929 quando è stato costituito il sodalizio.
A partire dalla prima Olimpia del 1908, il Belluno ha conosciuto molte delle principali denominazioni comuni tra le principali società calcistiche: da Società Sportiva, passando per Unione Sportiva, arrivando fino ad Associazione Calcio usato oggi.
Tifoseria
modificaStoria
modificaIl principale gruppo ultras della squadra gialloblù è l'Ultras Vecchia Guardia 2005 che hanno lo slogan "Ultras perché amo la mia città"; questo gruppo è nato dalla fusione avvenuta nell'estate del 2010 tra Ultras Belluno 2005 e la Vecchia Guardia; si posiziona nel settore sud della Gradinata Est.
Il primo gruppo organizzato di tifosi del Belluno, il Belluno Club, venne fondato nel corso della stagione di Serie D 1970-1971. Alla vigilia del campionato di Serie C 1971-1972 il club assunse la denominazione Belluno Club Grifoni, e arrivò a vantare numerose sezioni sparse in tutto il territorio provinciale. Successivamente, per divergenze sorte fra i responsabili del club, nacque un nuovo gruppo di tifosi, il Belluno Club Mammouth che operò parallelamente insieme con il gruppo dei Grifoni fino a metà degli anni '70[11], quando i primi cessarono di esistere a seguito della retrocessione della squadra in Serie D. Con alterne fortune, legandosi anche ad altre realtà sportive bellunesi, i Mammouth furono attivi fino ai primi anni '90.
Note
modifica- ^ A.C. BELLUNO 1905 SOCIETA' SPORTIVA DILETTANTISTICA A R.L., su registroimprese.it, http://www.registroimprese.it/. URL consultato l'8 dicembre 2018.
- ^ Al via la stagione del Dolomiti Bellunesi calcio: Vacciniamoci contro Covid per la ripresa in sicurezza dello sport, il messaggio della società nata dalla fusione tra Belluno, San Giorgio Sedico e Feltre
- ^ Il Gazzettino 5 giugno 1967.
- ^ Il Gazzettino maggio 1978.
- ^ Il Gazzettino 11 maggio 2003.
- ^ Corriere delle Alpi 13 giugno 2013.
- ^ Chiamatelo Ital-Lenti. Il Belluno cambia nome. Come nel basket, dove la città, su ilgazzettino.it, https://www.ilgazzettino.it/, 19 luglio 2014. URL consultato l'8 dicembre 2018.
- ^ Corriere delle Alpi 18 giugno 2015.
- ^ UFFICIALE: IL MAIN SPONSOR PER LA STAGIONE 2018-2019 SARA’ ANCORA ITAL-LENTI, su acbelluno1905.it, http://www.acbelluno1905.it/, 28 febbraio 2018. URL consultato l'8 dicembre 2018.
- ^ Fusione tra Union Feltre, San Giorgio e Belluno: il ministro dice "sì"
- ^ Fuorigioco 1971-1975.
Bibliografia
modifica- Gianni Brera, Il calcio veneto, Neri Pozza, 1997.
- autori vari, Cent'anni di calcio a Belluno, ISBREC Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell'Età Contemporanea, 2005, p. 246-272.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su acbelluno1905.it.
- (DE, EN, IT) Associazione Calcio Belluno 1905, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Associazione Calcio Belluno 1905, su int.soccerway.com, Perform Group.