Berardino Capocchiano
Berardino Capocchiano (Zapponeta, 16 agosto 1965) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Berardino Capocchiano | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 185 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 78 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1998 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 7 novembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Caratteristiche tecniche
modificaCentravanti tecnicamente grezzo[1] (come lui stesso ammetteva[2]), era fisicamente imponente e forte nel gioco aereo[1].
Carriera
modificaDopo gli esordi nelle giovanili della Pro Sesto e le prime esperienze tra i dilettanti, con la Carugatese, nel 1987 si trasferisce in Germania per motivi familiari[3] proseguendo l'attività di calciatore nel TSV Havelse e nell'Arminia Bielefeld. Nella stagione 1990-1991 esordisce in Zweite Bundesliga con l'Havelse, con cui realizza 14 reti in 35 partite, e attira l'attenzione della Lazio, che lo acquista nell'estate 1991[1] come riserva di Rubén Sosa e Karl-Heinz Riedle. Il trasferimento, tuttavia, diventa operativo solo in novembre[3], a causa di un contenzioso tra la Lazio e il Monaco 1860 (per cui aveva firmato inizialmente[4]) sulla cifra dovuta al club tedesco[1], che ritarda l'arrivo del transfer[5].
Esordisce con la maglia laziale nella partita di Coppa Italia contro il Torino, nella quale fallisce l'unica palla-gol costruita dalla formazione biancoceleste[6]. Rimane l'unica presenza fino al febbraio 1992, poiché viene considerato l'ultima scelta per l'attacco da Dino Zoff[3]; debutta nella massima serie il 16 febbraio 1992 contro l'Ascoli, e colleziona in seguito la sua terza e ultima presenza in maglia laziale nel maggio dello stesso anno contro la Sampdoria.
A fine stagione, dopo un'annata globalmente fallimentare[7], viene ceduto per un miliardo di lire[8] al Bari, appena retrocesso in Serie B[9]. In Puglia ritrova continuità di impiego, disputando 21 partite nel campionato di Serie B 1992-1993, con 4 reti; tuttavia il suo rendimento è ancora inferiore alle attese, provocando la contestazione della tifoseria[10].
Messo in disparte da Giuseppe Materazzi nella stagione 1993-1994 (6 presenze senza reti), nel 1994 passa al neopromosso Avellino, sempre tra i cadetti, con un contratto proporzionale ai gol realizzati[11]. Anche l'avventura in Irpinia si conclude rapidamente: a novembre scende in Serie C1, ingaggiato dal Chieti, e qui rimane fino al 1996, dopo la scadenza del suo contratto con il Bari[12]. Conclude la carriera con due stagioni tra i dilettanti, con Latina e Rondinella.
Dopo il ritiro
modificaLasciato il mondo del calcio, ha intrapreso l'attività di imprenditore; nel 2011 è stato in predicato di far parte di una cordata per l'acquisizione del Piacenza[13], per poi smentire l'interesse all'acquisto[14].
Nel 2009 si è candidato alle elezioni per il consiglio provinciale della neonata Provincia di Monza[15].
Curiosità
modifica- Era soprannominato dal duo comico pugliese Toti e Tata nelle loro trasmissioni come Il Polpo e Teledurazzo il pibe de piombo.[16]
Note
modifica- ^ a b c d Cornacchini e i suoi fratelli, La Repubblica, 21 agosto 1991, pag.35
- ^ Calcio blob, La Repubblica, 7 agosto 1991, pag.37
- ^ a b c Pacche sulle spalle e tanti complimenti. "Ma non gioco mai", L'Unità, 12 febbraio 1992, pag.27
- ^ (DE) Geschichten über ... Dino Capocchiano, Sport-Bild, 18 marzo 1993, pag.4
- ^ Grand Hotel, così è la Lazio, La Repubblica, 21 settembre 1991, pag.40
- ^ Torino, basta il controllo, La Repubblica, 5 dicembre 1991, pag.25
- ^ Addio vecchio Torino, La Repubblica, 11 marzo 1994, pag.28
- ^ Zoff, che trappola l'euforia, La Repubblica, 13 agosto 1992, pag.24
- ^ Il piccolo Laudrup va a Firenze, La Repubblica, 28 giugno 1992, pag.43
- ^ Capocchiano non perde la testa, L'Unità, 16 novembre 1992, pag.22
- ^ Calcio, una città aperta, L'Unità, 21 agosto 1994
- ^ Tutti giù per terra, L'Unità, 12 luglio 1995
- ^ Calcio - Ecco chi comprerà il Piacenza[collegamento interrotto] Sportpiacenza.it
- ^ Piacenza - Anche Capocchiano si chiama fuori dalla cordata[collegamento interrotto] Sportpiacenza.it
- ^ Brianza, tutti alla carica della nuova Provincia Infonodo.it
- ^ Capocchiano, il pibe di piombo, Foppapedretti e Bomber di cartapesta, su corrieredelmezzogiorno.corriere.it. URL consultato il 2 ottobre 2015.
Collegamenti esterni
modifica- (DE, EN, IT) Berardino Capocchiano, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Dino Capocchiano, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Statistiche su Wikicalcioitalia.info, su wikicalcioitalia.info.
- Statistiche su Solobari.it, su solobari.it.