Bibbia di Jefferson

The Life and Morals of Jesus of Nazareth, anche nota come Bibbia di Jefferson, è una delle due opere religiose realizzate da Thomas Jefferson. Jefferson compilò i manoscritti ma non li pubblicò mai. La prima, The Philosophy of Jesus of Nazareth, fu completata nel 1804, ma oggi non ne esistono copie[1]. La seconda, The Life and Morals of Jesus of Nazareth, fu ultimata nel 1820 tramite ritagli e incollaggio con un rasoio e colla di numerose sezioni del Nuovo Testamento, intese come estratti della dottrina di Gesù. La composizione condensata di Jefferson esclude tutti i miracoli compiuti da Gesù e la maggior parte dei riferimenti al soprannaturale, comprese le sezioni dei quattro vangeli che contengono la Resurrezione e gran parte degli altri miracoli, nonché i passaggi che lo presentano come divino[2][3][4][5].

  1. ^ (EN) Endrina Tay, The Philosophy of Jesus of Nazareth, su monticello.org. URL consultato il 20 luglio 2017.
  2. ^ R.P. Nettelhorst, Notes on the Founding Fathers and the Separation of Church and State, su theology.edu, Quartz Hill School of Theology. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2017).
    «Thomas Jefferson creò una sua versione dei vangeli; poiché era a disagio con qualsiasi riferimento al miracoloso, prese due copie del Nuovo Testamento e le ritagliò e incollò insieme, eliminando tutti i passi sui miracoli, dalla trasformazione dell'acqua in vino alla resurrezione.»
  3. ^ Jefferson, Thomas, The Writings of Thomas Jefferson, ed. Lipscomb, 10:376–377.
  4. ^ Thomas Jefferson's Abridgement of the Words of Jesus of Nazareth (Charlottesville: Mark Beliles, 1993), 14.
  5. ^ Jefferson, Thomas, The Writings of Thomas Jefferson, ed. Lipscomb, 10:232–233.

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