Biblioteca cantonale di Lugano
La Biblioteca cantonale di Lugano (BCLU) è un biblioteca pubblica della città svizzera di Lugano, in Canton Ticino.
Biblioteca cantonale di Lugano | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Città | Lugano |
Caratteristiche | |
Tipo | Pubblica |
ISIL | CH-000069-1 |
Numero opere | 300.000 |
Apertura | 1852 |
Sito web | |
Storia
modificaNata nel 1852 da una serie di riforme sull'istruzione superiore condotte dall'autorità politica dell'epoca, fu allora annessa al Liceo situato nell'ex convento di Sant'Antonio dei padri Somaschi. Nel 1861 cominciò la raccolta della Libreria Patria con lo scopo di conservare presso la biblioteca cantonale tutte le opere scritte da ticinesi, stampate in Ticino o relative al Cantone.
Nel 1904 fu trasferita nel nuovo palazzo degli studi di Lugano al numero 4 di Viale Cattaneo. Fu anche dotata di un nuovo regolamento, di maggiori mezzi finanziari e di un direttore responsabile. Lo scopo era sempre quello di tutelare l'italianità ticinese. Poi, nel 1941 fu costruito l'edificio su progetto di Rino Tami dove risiede attualmente la BCLU, diventando indipendente dal Liceo. Dopo la guerra, con il tasso di scolarizzazione in crescita, diventò sempre più importante e incontrò seri problemi logistici. Un credito di 7.980.000 franchi venne accordato dalla Confederazione nel 2003 per il necessario ampliamento.[1]
Cronologia
modifica- 1852: Nascita della biblioteca legata allora al Liceo.
- 1861: Inizio della raccolta della «Libreria Patria».
- 1904: La biblioteca, sempre legata al Liceo, è trasferita nel nuovo Palazzo degli Studi.
- 1942: L'attuale sede della biblioteca è inaugurata ufficialmente.
- 1962: Donazione alla biblioteca di 100 incunaboli dal bibliofilo ticinese Sergio Colombi.
- 1978: Acquisizione dell'archivio di Giuseppe Prezzolini.
- 1989: Inizio dell'automatizzazione delle biblioteche.
- 1993: Quattro biblioteche cantonali sono istituite a Lugano, Bellinzona, Locarno e Mendrisio.
- 2004: Fine del progetto Medea iniziato nel 2003 per il recupero del pregresso del catalogo. Le notizie dei 300'000 documenti della biblioteca possono essere consultate in Internet.
Sede
modificaLa sede della biblioteca cantonale è ubicata in viale Cattaneo, di fianco al Liceo Cantonale Lugano 1. L'edificio "base" è stato progettato dagli architetti Carlo e Rino Tami e costruito nel 1941 in stile moderno razionalista[2]. La biblioteca è strutturata su tre piani con al piano terra l'ingresso, l'atrio, le postazioni per consultare il catalogo online, gli uffici, la sala espositiva, la Sala Tami (sala di lettura storica con 90 posti) e la terrazza[3]; al piano inferiore sono collocati l'archivio Prezzolini (aperto su appuntamento), la sala dei giornali, la sala di studio, la sala della documentazione (mediateca), la sala del libro e i vecchi cataloghi[4]; al primo piano vi sono la direzione, la segreteria, la Sala Manzoni e gli uffici[5]; i magazzini dei libri sono su 5 piani.
Attività
modificaLa biblioteca cantonale offre accesso ai cataloghi, prestito, prestito interbibliotecario, utilizzo delle sale (per lettura, studio, consultazione, conferenze, seminari, convegni), esposizioni e accesso al materiale librario, all'archivio digitale dei quotidiani e periodici, alla mediateca, a internet e all'archivio Prezzolini.
Patrimonio
modificaLa BCLU possiede circa 300.000 documenti e 1.300 titoli di periodici. Il fondo della biblioteca conta anche molti documenti audiovisivi come dei CD-Rom, DVD (circa 500 titoli di Film), microfilm, banche di dati e raccolte di siti web. Conserva anche un "Fondo Antico" che conta segnatamente 198 incunaboli, costituito all'inizio dalle biblioteche di cinque conventi secolarizzati nella metà dell'Ottocento e da altre donazioni letterarie. Conta oltre 20.000 volumi.
Inoltre, la BCLU custodisce l'archivio del giornalista, scrittore e editore italiano Giuseppe Prezzolini acquistato dal Canton Ticino nel 1978, al quale si è aggiunto nel 1994 il fondo Guido Ceronetti, e quello del regista Ennio Flaiano.
Il catalogo è informatizzato per i 300.000 documenti disponibili; si aggiungono i vecchi cataloghi cartacei per i libri fino al 1990.
A livello di stampa periodica, la BCLU detiene gli archivi digitalizzati di Corriere del Ticino, Gazzetta Ticinese, Giornale del Popolo, LaRegione Ticino, Il Dovere.
I direttori
modifica- Francesco Chiesa
- Adriana Ramelli
- Adriano Soldini
- Giuseppe Curonici
- Gabriella Gandola
- Gerardo Rigozzi
- Stefano Vassere
Note
modifica- ^ Luca Saltini, Cenno storico sulla Biblioteca cantonale in Progetto Biblioteca. Spazio, storia e funzioni della Biblioteca cantonale di Lugano, ed. Le Ricerche Losone-Lugano, 2005.
- ^ Paolo Fumagalli, http://www.sbt.ti.ch/bclu/biblio/BCLu_ValoreArchitettonico.pdf Razionalismo ed espressionismo nell'architettura di Rino Tami in Progetto Biblioteca. Spazio, storia e funzioni della Biblioteca cantonale di Lugano, ed. Le Ricerche Losone-Lugano, 2005.
- ^ Mappa del piano terreno http://www.sbt.ti.ch/bclu/?m=biblio&sub=pianta0.
- ^ Mappa del piano inferiore http://www.sbt.ti.ch/bclu/?m=biblio&sub=piantaS)
- ^ Mappa del primo piano http://www.sbt.ti.ch/bclu/?m=biblio&sub=pianta1.
Bibliografia
modifica- Progetto Biblioteca. Spazio, storia e funzioni della Biblioteca cantonale di Lugano, ed. Le Ricerche Losone-Lugano, 2005.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Biblioteca cantonale di Lugano
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su sbt.ti.ch.
- Biblioteca cantonale di Lugano, su ISIL.
- Descrizione e documenti della collezione Biblioteca cantonale di Lugano (conferenze pubbliche) alla Fonoteca Nazionale Svizzera
Controllo di autorità | VIAF (EN) 131367060 · ISNI (EN) 0000 0004 5899 4140 · LCCN (EN) n82024163 · GND (DE) 1003289-7 · BNF (FR) cb122594990 (data) · J9U (EN, HE) 987007569879405171 |
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