Boemondo IV d'Antiochia
Boemondo IV d'Antiochia, soprannominato il Monocolo (1172 – marzo 1233), fu Principe d'Antiochia dal 1201 al 1216, poi di nuovo dal 1219 alla morte. Fu anche Conte di Tripoli dal 1187.
Boemondo IV d'Antiochia | |
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Principe d'Antiochia | |
In carica | 1201 – 1216 (I) 1219 – 1233 (II) |
Predecessore | Boemondo III d'Antiochia (I) Raimondo Rupeno (II) |
Successore | Raimondo Rupeno (I) Boemondo V (II) |
Conte di Tripoli come Boemondo I | |
In carica | 1187 – 1233 |
Predecessore | Raimondo IV |
Successore | Boemondo II |
Nascita | 1172 |
Morte | marzo 1233 |
Dinastia | Ramnulfidi |
Padre | Boemondo III d'Antiochia |
Madre | Orgueilleuse di Harenc |
Coniugi | Plaisance di Gibelletto Melisenda di Lusignano |
Figli | di primo letto: Raimondo Boemondo Filippo Enrico Orgueilleuse di secondo letto: Isabella Elvis Maria |
Biografia
modificaFiglio di Boemondo III d'Antiochia e della prima moglie Orgueilleuse d'Harenc, Boemondo ereditò dal padre un trono abbastanza instabile.
A partire dal 1201 era infatti sorta una disputa circa la successione al Principato. Boemondo III aveva un nipote, Raimondo Rupeno, figlio del suo primo figlio Raimondo, che era considerato da molti l'erede di maggior diritto al trono del principato. Boemondo IV riuscì a spuntarla e regnò su Antiochia e Tripoli, anche se i rispettivi sistemi normativi e amministrativi restarono separati.[1] Ma la disputa non era risolta qui: il conflitto continuò anche sotto i loro discendenti e coinvolse nobili di Antiochia, di Tripoli e della Cilicia armena. Boemondo fissò la propria sede a Tripoli. In sua assenza, la città di Antiochia cadde pesantemente sotto l'influenza delle comunità greche.
Raimondo Rupeno, estromesso dalla successione, tornò alla carica nel 1216 e, grazie soprattutto all'appoggio di Leone II d'Armenia, tolse il principato a Boemondo che dovette accontentarsi di Tripoli. Il nuovo principe rimase al potere dal 1216 al 1219, anno nel quale Boemondo recuperò i suoi territori, che tenne fino alla morte.
Boemondo diede anche prova di essere un alleato totalmente inaffidabile. Lo dimostra ad esempio l'alleanza stretta con l'imperatore Federico II durante la Sesta crociata, subito tradita dalla diserzione sua e dei suoi uomini. Fu anche acerrimo nemico dei Cavalieri ospitalieri, attirandosi per questo la scomunica da parte di Gregorio IX nel 1230.
Matrimoni e figli
modificaBoemondo IV d'Antiochia e Tripoli ebbe due mogli e otto figli. In prime nozze sposò Plaisance di Gibelletto (m. 1217), dalla quale ebbe quattro maschi e una femmina:
- Raimondo di Poitiers (1195- assassinato nella cattedrale di Tortosa nel 1213), Balivo di Antiochia
- Boemondo V di Poitiers, suo successore alla guida del principato
- Filippo I di Poitiers (morto avvelenato in prigione nel 1226), re consorte della Piccola Armenia (1222-1224) per le nozze con Isabella d'Armenia
- Enrico di Poitiers, sposato a Isabella di Lusignano e padre del re Ugo III di Cipro e I di Gerusalemme
- Orgueilleuse di Poitiers, che probabilmente sposò nel 1220 Thoros principe d'Armenia (m. 1226), figlio della regina Isabella e del secondo marito Aitone I d'Armenia.
Dopo la morte della prima moglie, Boemondo sposò a Tripoli, nel gennaio del 1218, Melisenda di Lusignano (1200 circa – post 1249), principessa di Cipro, figlia di Amalrico II di Gerusalemme e della seconda moglie Isabella di Gerusalemme. Da questo matrimonio Boemondo ebbe tre figlie:
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Guglielmo IX d'Aquitania | Guglielmo VIII d'Aquitania | ||||||||||||
Hildegarda di Borgogna | |||||||||||||
Raimondo di Poitiers | |||||||||||||
Filippa di Tolosa | Guglielmo IV di Tolosa | ||||||||||||
Emma di Mortain | |||||||||||||
Boemondo III d'Antiochia | |||||||||||||
Boemondo II d'Antiochia | Boemondo I d'Antiochia | ||||||||||||
Costanza di Francia | |||||||||||||
Costanza d'Antiochia | |||||||||||||
Alice di Antiochia | Baldovino II di Gerusalemme | ||||||||||||
Morfia di Melitene | |||||||||||||
Boemondo IV d'Antiochia | |||||||||||||
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Orgueilleuse de Harenc | |||||||||||||
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Note
modifica- ^ Riley-Smith, p. 136
Bibliografia
modifica- (EN) Jonathan Simon Christopher Riley-Smith (a cura di), The Oxford Illustrated History of the Crusades, Oxford University Press, 24 maggio 2001, ISBN 978-0-19-285428-5. URL consultato il 2 novembre 2008.
- Jean Richard, The Crusades: c. 1071- c. 1291, Cambridge University Press, 1999 ISBN 978-0-521-62566-1
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Boemondo IV d'Antiochia
Collegamenti esterni
modifica- Boemóndo IV, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Bohemond IV, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4095148149518496930001 · GND (DE) 1121031056 |
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