Il Bologna è iscritto al girone B della Lega Nord del campionato di Prima Divisione. Ne fanno parte 13 squadre, che si affrontano in un girone all'italiana con partite di andata e ritorno. I felsinei si aggiudicano il raggruppamento con due punti di vantaggio su Pro Vercelli e Juventus, accedendo così alla finale di Lega Nord con la vincente del girone A, il Genoa.[1][2]
Quella che avrebbe dovuto essere una semplice sfida in due partite di andata e ritorno si rivelò invece una maratona di 5 gare (la terza delle quali non omologata) contrassegnate da grande equilibrio tra le forze in campo ma anche da grandi polemiche e diverbi tra le tifoserie. In particolare al termine del quarto incontro di spareggio si registrarono colpi di pistola ed un ferito, evento che indusse la Federazione a far disputare la quinta partita a porte chiuse.
Vincendo l'ultimo decisivo confronto il Bologna ebbe così accesso alla finale nazionale contro l'Alba Roma, avendone ragione in entrambi i confronti ed aggiudicandosi così il primo scudetto della sua storia.[1][2]
^Per alcune fonti (es. Enciclopedia del calcio), Pozzi.
^Enciclopedia del Calcio riporta erroneamente Crespi, bolognafc.it, La Stampa e Gazzetta dello Sport citano Della Valle
^Per altre fonti (es. Enciclopedia del calcio), Muzzioli.
^Tabellino tratto da: La burrascosa e controversa partita di Milano, in La Stampa, 8 giugno 1925, p. 2.
^Da "La Gazzetta dello Sport" del 23 giugno 1925: F.I.G.C. Comunicato ufficiale - Consiglio Lega Nord - Seduta del 20-21 giugno 1925. Gara Genoa - Bologna del 7 giugno '25. — «Il Consiglio della Lega, in base alle precise dichiarazioni rese dall'arbitro così nel suo rapporto come nelle successive delucidazioni, affermanti doversi ritenere irregolare la partita per le gravi condizioni di ambiente e di costante parziale invasione di campo in cui essa si svolse, condizioni sempre aggravatesi dall'inizio della gara; pur non potendosi astenere dal considerare che ben altro svolgimento la partita avrebbe potuto avere se l'arbitro si fosse rifiutato di iniziarla prima che il campo fosse stato completamente sgombrato anche mediante l'espresso preciso invito che avrebbe dovuto essere diretto e ai capitani delle due squadre e ai dirigenti delle due società; delibera di non omologare la gara in oggetto e ne ordina la ripetizione per il giorno 5 luglio sul campo della U.S. Livorno. Si astiene infine di prendere provvedimenti contro la squadra del Genoa Club, che si allontanò dal campo quando l'arbitro vi era ritornato per iniziare le riprese supplementari: e ciò per le speciali imprevedibili e in quel momento irrimediabili condizioni di ambiente. Il Consigl. Presidente della riunione Avv. Giorgio Campi.»
^Gara disputata a porte chiuse per volere della F.I.G.C.
^Tabellino tratto da: Bologna-Alba 4-0, in La Stampa, 17 agosto 1925, p. 2.
^Tabellino tratto da: Alba-Bologna 0-2, in La Stampa, 24 agosto 1925, p. 2.
^Per alcune fonti (es. Enciclopedia del calcio), Rubini.