Boreogadus saida

specie di pesce
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Boreogadus saida (Lepechin, 1774), noto in italiano come merluzzo polare, è un pesce osseo marino e d'acqua salmastra appartenente alla famiglia Gadidae. Si tratta dell'unica specie del genere Boreogadus.

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Boreogadus saida
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdineGadiformes
FamigliaGadidae
GenereBoreogadus
Günther, 1862
SpecieB. saida
Nomenclatura binomiale
Boreogadus saida
(Lepechin, 1774)

Distribuzione e habitat

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Questa specie è diffusa nelle fredde acque circumpolari dell'Artico che bagnano le coste settentrionali dei continenti europeo, asiatico e nordamericano[1]. In Europa è comune solo nelle acque islandesi e dell'estremo nord della Norvegia[2].

Si tratta di una specie costiera che però può trovarsi fino a oltre 1000 metri di profondità. È tipicamente legato alla presenza di ghiaccio marino. Può trovarsi nelle foci fluviali e nelle lagune glaciali anche in acqua quasi dolce[1].

Descrizione

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Ha tre pinne dorsali, due pinne anali e pinna caudale leggermente forcuta. La mascella inferiore è sporgente e porta un corto barbiglio. scaglie minuscole e quasi invisibili[1].

La colorazione è marrone variabile dal violaceo al giallognolo[2] sul dorso con una fine punteggiatura più chiara. Il ventre e i fianchi sono argentati. Le pinne sono scure con margini più chiari[1].

Raggiunge una lunghezza massima di 40 cm, normalmente non supera i 25 cm[1].

Biologia

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Vive fino a sette anni. Effettua migrazioni verso il largo e verso riva sia per la riproduzione che in seguito allo spostamento dei ghiacci con l'arrivo della stagione calda[1].

Alimentazione

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B. saida si nutre di piccoli crostacei (anfipodi, copepodi, misidacei) e piccoli pesci[1].

Predatori

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Questa specie è preda abituale di mammiferi marini come narvali, beluga, leoni marini, di uccelli marini (Procellariiformes), di pesci (Pleuronectidae, Gadus ogac) e calamari[1].

Si cattura con reti a strascico. Ha uno scarso valore alimentare e viene usato soprattutto nell'industria[1].

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) Boreogadus saida, su FishBase. URL consultato il 24.07.2014.
  2. ^ a b Patrick Louisy, Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, a cura di Trainito, Egidio, Milano, Il Castello, 2006, ISBN 88-8039-472-X.

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