Boville (comune)
Boville è stato un comune italiano della provincia di Roma soppresso nel 1994 ed operativo nel corso degli anni 1993 e 1994. La sua superficie corrispondeva a quella delle due circoscrizioni di Marino Frattocchie e Santa Maria delle Mole, oggi nuovamente frazioni del comune di Marino, nell'area dei Castelli Romani.
Boville ex comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Città metropolitana | Roma |
Amministrazione | |
Data di istituzione | 1993 |
Data di soppressione | 1995 |
Territorio | |
Coordinate | 41°45′59″N 12°36′57″E |
Altitudine | 179 m s.l.m. |
Superficie | 16,89 km² |
Abitanti | 18 818 |
Densità | 1 114,15 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 00040 |
Prefisso | 06 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 058121 |
Cod. catastale | M299 |
Targa | RM |
Nome abitanti | bovillesi |
Cartografia | |
Il comune autonomo di Boville venne costituito con legge regionale n° 56 del 21 ottobre 1993[1]: all'atto della sua creazione era vasto 16,89 km² - contro i 26,10 km² totali del comune di Marino con le frazioni - ed aveva una popolazione di 18.818 abitanti - contro i 32.903 abitanti del comune di Marino con le frazioni-.[2] La soppressione del comune fu sancita dalla sentenza della Corte Costituzionale n° 433 del 6 settembre 1995.
La Corte Costituzionale, in una successiva sentenza (n° 43/03) riguardo all'autonomia della frazione di Baranzate dal comune di Bollate, in provincia di Milano, elevò il caso dell'autonomia di Boville quasi ad esempio, asserendo[3]:
«Ci sarebbe una differenza fra la vicenda del distacco di Boville da Marino (caso che diede origine alla questione risolta con la sentenza n. 433 del 1995) e la vicenda dell’erezione a Comune autonomo di Baranzate, per distacco da Bollate. Una cosa infatti sarebbe l’erezione a Comune autonomo di una frazione (non piccola ma neppure enorme) di un Comune che resta comunque più grande, come nel caso ora all’esame della Corte, altra cosa sarebbe invece l’erezione a Comune autonomo di una larghissima parte del territorio di un Comune preesistente, come avvenne nel caso di Marino. In quel caso, sarebbe stato assurdo non consultare tutta la popolazione di Marino, proprio perché Marino, dopo la scissione di Boville, sarebbe diventato altro da quel che era.»
Il 12 gennaio 1992 si tenne un referendum tra i residenti delle frazioni di Santa Maria delle Mole, Cava dei Selci e Frattocchie, attuali circoscrizioni II e III del comune di Marino, per ottenere l'autonomia del loro territorio, sotto il nome di Comune Autonomo di Bovillae: l'85,5% dei votanti si espresse in favore della separazione[4]. Nel 1994 venne costituito il Comune Autonomo di Boville, subito dopo però soppresso e riaccorpato a Marino: il neo-ricostituito comune di Marino fu commissariato fino a nuove elezioni.
Nel settembre 2008 l'Associazione "Sempre Boville" ha inviato una diffida alla Regione Lazio perché avvii il procedimento per un nuovo, e duraturo, riconoscimento del comune autonomo di Boville.[5]
Il tentativo di indipendenza messo in atto dalla popolazione delle frazioni marinesi fu ispirato da due importanti precedenti di autonomie comunali concesse tra gli anni sessanta e settanta nell'area dei Castelli Romani: nel 1969 la frazione di Lariano si rese indipendente dal comune di Velletri, mentre nel 1974 la frazione di Ciampino acquistò l'indipendenza dallo stesso comune di Marino. Da allora a Marino si cercò di trovare la partecipazione delle frazioni rimanenti: il piano regolatore generale del 1979 pianificò, anche se in modo largamente disatteso nel futuro, l'urbanizzazione delle frazioni di Santa Maria delle Mole e Cava dei Selci, che crebbero a dismisura arrivando a superare in popolazione lo stesso centro storico di Marino.
Il nome del comune autonomo, Boville, trae origine dall'antica città latina di Bovillae, che sorgeva nell'area delle attuali frazioni di Frattocchie e Due Santi.
Note
modifica- ^ Articolo del Corriere della Sera 29-10-1993 p. 49
- ^ Variazioni territoriali e di nome dei comuni della provincia di Roma 1991 - 2001 (PDF), su dawinci.istat.it. URL consultato il 30 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2006).
- ^ Sentenza della Corte Costituzionale n° 43 - 10 febbraio 2003, su issirfa.cnr.it. URL consultato il 30 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2006).
- ^ Associazione SempreBoville Archiviato il 2 giugno 2016 in Internet Archive..
- ^ Associazione "Sempre Boville" - Forte ed immediata riscossa dei bovillensi, su sempreboville.org. URL consultato il 1º novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Intervista a Pino Cardente, Presidente dell'Associazione "Sempre Boville", a Cinque Giorni - 12.01.2007 (MP3), su sempreboville.org. URL consultato il 1º novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
- Articolo di Cinque Giorni - 12.01.2007, su sempreboville.org. URL consultato il 1º novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).