Bozza:Orlando Cristoforetti

Orlando Cristoforetti (Avio, 22 aprile 1940 – Verona, 28 luglio 2022) è stato un liutista, musicologo e docente italiano, considerato un pioniere nella riscoperta del liuto in Italia.

Biografia

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Nato in una famiglia priva di tradizioni musicali, Cristoforetti dimostrò fin da giovane un forte interesse per la chitarra, che lo portò a studiare con la Maestra Mozzani a Rovereto. Durante questi studi si avvicinò al liuto, strumento che lo appassionò profondamente e a cui dedicò la sua carriera.

In un periodo in cui il liuto era pressoché dimenticato, Cristoforetti si impegnò nel recupero del repertorio e della prassi esecutiva storica. Entrò in contatto con gli eredi del musicologo Oscar Chilesotti a Bassano del Grappa, che negli anni ’30 aveva trascritto musiche per liuto in notazione moderna. Negli anni ’60, quando l’interesse per la musica antica iniziava a diffondersi anche grazie a compositori come Ottorino Respighi, Cristoforetti partecipò ai seminari di musica antica di Bassano, approfondendo i suoi studi da autodidatta.

Dopo un periodo di lavoro presso Casa Ricordi a Milano, durante il quale conobbe numerosi musicisti, tra cui il musicologo Benvenuto Disertori, Cristoforetti si dedicò interamente allo studio del liuto. Alla metà degli anni ’60 iniziò la sua attività concertistica, esibendosi in recital solistici, in duo con canto e danza e collaborando con la Piccola Camerata di Ferrara, ensemble di musica antica diretto da Elio Peruzzi. Con questo gruppo tenne numerosi concerti in Italia e all’estero, tra cui una tournée di successo negli Stati Uniti e in Canada nel 1968 e una serie di concerti nei castelli del Trentino nel 1969.

Nel 1969 la Scuola Civica Musicale di Verona, poi divenuta Conservatorio "E. F. Dall’Abaco", istituì la prima cattedra di liuto in Italia. Cristoforetti fu scelto come docente e mantenne l’incarico per tutta la sua carriera, formando numerosi allievi italiani e stranieri, molti dei quali avrebbero intrapreso carriere di successo.

Negli anni ’70 collaborò con il direttore Claudio Scimone e i Solisti Veneti per la registrazione del Concerto per liuto e viola d’amore di Antonio Vivaldi, realizzata a Palazzo Balbi a Venezia per la RAI. Sempre a Venezia, Cristoforetti eseguì "RARA" di Sylvano Bussotti, una composizione originariamente scritta per chitarra, caratterizzata da una notazione grafica sperimentale che richiedeva un’interpretazione personale da parte dell’esecutore. L’esecuzione fu accolta con grande interesse e Bussotti definì Cristoforetti "un vero uomo rinascimentale".

Dal 1976 collaborò con la casa editrice SPES di Firenze, curando la collana dedicata al liuto e pubblicando 15 volumi in facsimile, corredati da prefazioni di grande valore musicologico. Promosse inoltre la costruzione di strumenti storicamente fedeli agli originali e incoraggiò la ricerca sulle corde per liuto, contribuendo alla nascita di una produzione italiana di corde storiche a opera del suo ex allievo Mimmo Peruffo.

Cristoforetti ha lasciato un’eredità importante nel campo della riscoperta del liuto, contribuendo in modo significativo alla rinascita dell’interesse per questo strumento in Italia e nel mondo.