Panbanisha (17 novembre 1985 – 6 novembre 2012), [1][2] è stata una femmina di bonobo protagonista degli studi sul linguaggio delle grandi scimmie condotti dalla professoressa Sue Savage-Rumbaugh. Il suo nome in swahili significa "unire insieme allo scopo di creare contrasto".[2]

Panbanisha a 20 anni
I bonobo Kanzi (al centro) e Panbanisha (a destra) con Sue Savage-Rumbaugh (a sinistra) e le tastiere in yerkish

Biografia

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Panbanisha è nata al Language Research Center presso la Georgia State University di Atlanta, Georgia, Stati Uniti,[3] [2] ed era la figlia di Matata, la madre adottiva di Kanzi, bonobo, e madre di due figli, Nyota e Nathen. Panbanisha risiedeva al Great Ape Trust in Iowa, dove si studia il comportamento e l'intelligenza delle scimmie antropomorfe.[4]

Ricerca

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La base delle prime ricerche condotte dalla professoressa era lo studio delle facoltà linguistiche dei primati non umani e la scoperta della misura in cui la loro educazione influenza la loro capacità di usare il linguaggio .[5] La dottoressa ha co-allevato Panbanisha con una femmina di scimpanzé, Panpanze [2] per cinque anni in un ambiente con altri bonobo e con insegnanti umani. [6] Gli insegnanti utilizzavano tastiere con linguaggio yerkisk insieme alla comunicazione parlata per consentire alla scimmia di comunicare con Panpanze e per farglielo imparare .[7] Tra i due, Panbanisha ha dimostrato maggiori capacità linguistiche. I dati furono raccolti su Panbanisha per altri sei anni con il suo fratellastro adottivo, Kanzi[6].

Comunicazione

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Le scimmie sono fisicamente incapaci di parlare, in quanto possiedono un apparato strutturato diversamente, ma potrebbero riuscire a capire e rispondere al parlato e a comunicare attraverso il linguaggio dei segni e allo yerkish, una lingua che utilizza simboli che, se disposti nella corretta sequenza, indicano il significato di una parola o di una frase[8]. Ad esempio, per indicare che desiderava guardare la televisione, premeva il simbolo della TV.

Panbanisha è stata allenata alla comunicazione fin dalla prima settimana della sua nascita[9]. All'età di un anno imparò il significato di "no" e "vieni qui". Panbanisha ha risposto correttamente al 94% dei simboli del lessicogramma e delle parole inglesi tra il 1986 e il 1989 (quando aveva tra 1 e 4 anni), e a tre anni Panbanisha capiva 80 parole inglesi parlate[10]. All'età di 7 anni e mezzo Panbanisha riusciva a rispondere correttamente al 75% delle frasi che richiedevano più di una semplice risposta sì o no. [5] Per fare un confronto, i bambini di due anni rispondono a domande simili con una percentuale di successo del 65%

Prima di utilizzare lo Yerkish, Panbanisha utilizzava gesti vocali per rispondere alle diverse parole.Lo yerkish è stato usato per dimostrare che le scimmie possono imparare una lingua con una sintassi rigorosa, comunicare con altre persone e comprendere cio che si dice, non solamente imitando le azioni umane. [11] In unesperimento, Panbanisha e Kanzi, vennero messi in stanze separate, dotate solo di una piccola finestra aperta e di una tastiera in yerkish per comunicare tra loro. L'obiettivo era far arrivare una tazza di yogurt da un bonobo all'altro utilizzando la tastiera per comunicare: Kanzi riuscì a a ricevere lo yogurt. [12]

Altre abilità

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Panbanisha ha dimostrato anche la capacità di ricordare e parlare di eventi passati. Ad esempio, quando Bill Fields, uno dei suoi ricercatori, chiese a Panbanisha cosa non andasse, lei rispose: "Kanzi, tastiera difettosa". Dopo ciò, Fields chiese a un altro ricercatore cosa fosse successo a Kanzi e alla tastiera, scoprendo che l'aveva rotta. [13]

 

  1. ^ vol. 72.
  2. ^ a b c d Il compleanno di Panbanisha è il 17 novembre, in Panbanisha.org. Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "UT" è stato definito più volte con contenuti diversi
  3. ^ Stoneage Institute, http://www.stoneageinstitute.org/panbanisha.html. URL consultato il December 5, 2015.
  4. ^ (EN) pin.primate.wisc.edu, http://pin.primate.wisc.edu/idp/idp/entry/629. URL consultato il 18 novembre 2018.
  5. ^ a b The Advanced Apes, https://theadvancedapes.wordpress.com/20121112communicating-with-bonobos/. URL consultato il 2 dicembre 2015. Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome ":0" è stato definito più volte con contenuti diversi
  6. ^ a b Shigeru Watanabe, Emotions of Animals and Humans: Comparative Perspectives, Springer, 2012, pp. 117–118, ISBN 9784431541233.
  7. ^ S. Savage-Rumbaugh e R. Lewin, The Ape At The Brink of The Human Mind, John Wiley and Sons, 1994, ISBN 0-471-15959-X.
  8. ^ Yerkish, su en.wiki.x.io.
  9. ^ The Advanced Apes, https://theadvancedapes.wordpress.com/2012/11/12/20121112communicating-with-bonobos/. URL consultato il 18 November 2018.
  10. ^ Karen E. Brakke e E.Sue Savage-Rumbaugh, Language & Communication, Vol 15 Issue 2, April 1995, pp. 121–148, DOI:10.1016/0271-5309(95)00001-7.
  11. ^ LiveScience, https://www.livescience.com/21560-talking-apes-project-crisis.html. URL consultato il 18 November 2018.
  12. ^ Smithsonian.com, https://www.smithsonianmag.com/science-nature/speaking-bonobo-134931541/. URL consultato il 18 November 2018.
  13. ^ vol. 92.