Il termine "brand love" compare per la prima volta nello scritto del 2006 di Barbara A. Carroll e Aaron Ahuvia[1] Some antecedents and outcomes of brand love[2], e viene definito come "il grado di appassionato attaccamento emotivo che un consumatore soddisfatto prova verso un brand". Ovviamente si parla di brand love come aspetto e valore di evoluzione e definizione della marca[3].

La marca, in letteratura, viene intesa non solo come marchio con lo scopo di identificare i beni e servizi di un venditore e di distinguerli da quelli degli altri venditori. Non viene definita nemmeno solamente per la funzione di differenziazione rispetto ai competitor[4], bensì si distingue come asset fondamentale dell’impresa collegato a un segno distintivo (marchio) che si aggiunge al valore generato da un certo prodotto o servizio. Il brand love genera questo valore verso il brand stesso. Una marca forte, generatrice di valori per il consumatore, si distingue secondo alcune caratteristiche:

  • La marca costituisce una base solida per il lancio di nuovi prodotti.
  • La marca forte ha la capacità di riparare parzialmente alla flessione delle vendite in periodi di guerre promozionali.
  • Volontà da parte dell’impresa di valorizzare la differenziazione di prodotto.
  • Riduce in capo al consumatore il rischio percepito e la dissonanza cognitiva post acquisto.

La dimensione relazionale della marca e il brand love

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La marca viene definita relazionale perché può creare dei rapporti dinamici e interpersonali. La marca ha una propria personalità[5] e crea delle relazioni con i consumatori che si legano ad essa come un vero e proprio rapporto di amicizia. Scegliere una marca come scegliere un amico: cercare quella relazione che può portare la persona a stare bene. Solo nel 1997 viene definita la personalità di marca grazie a Jennifer Aaker, una studiosa che tramite un celebre articolo apparso sul Journal of Marketing Research[6], definisce questo concetto come l'insieme delle caratteristiche umane attribuibili al brand. Tra le varie caratteristiche associate vi sono la sincerità, la competenza, l'immaginazione, il pensiero e la forza; con l'obiettivo da parte dell'azienda di creare un processo nella testa del consumatore che porti ad attribuire ad uno specifico brand dei tratti distintivi, durevoli nel tempo, inimitabili e soprattutto che esprimano una parte reale o ideale di sé attraverso il consumo di quel brand.

Il brand love, a tale riguardo, prende in considerazione tre componenti fondamentali nel rapporto marca-consumatore quali piacere, desiderio e impegno. L'attaccamento al brand avviene ed è più accentuato nel caso di prodotti edonistici e ad alto potenziale simbolico. L'attivazione del brand love porta verso il consumatore l'attuazione di comportamenti fedeli in favore del brand (fedeltàbdi marca[7]); questa fedeltà include vari aspetti quali la passione verso il brand, la valutazione e le emozioni positive verso il brand, l'attaccamento e una vera e propria dichiarazione di amore verso di esso. Il brand love è distinguibile fra la gente che afferma quanto quel brand possa farla star bene, sia fantastico, sia meraviglioso, renda felice, sia di piacere puro e appassionato. Un vero e proprio legame che difficilmente potrà essere spezzato.

Funzioni della marca

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La marca svolge funzioni rispetto alle altre imprese, nel versante business-to-business (B2B); sia nel versante B2C verso il consumatore. Nel libro Brand Communication[8] di Veronica Gabrielli[9], le funzioni della marca sono spiegate in modo chiaro e dettagliato.

  • Le funzioni verso le imprese sono di protezione, di posizionamento e di capitalizzazione:
    • La funzione di protezione è il significato originario (da dizionario) di marca come marchio con cui siglare un certo prodotto per tutelarne la proprietà industriale e dunque ripararsi da imitazioni, contraffazioni e abusi.
    • La funzione di posizionamento offre la possibilità possibilità di usare il brand (naming e comunicazione generale eseguita attorno alla marca) come elemento evocativo del posizionamento dell’impresa.
    • La funzione di capitalizzazione invece attribuisce al brand la capacità di raccogliere e sedimentare nel tempo i frutti della condotta dell’impresa, incorporando il valore generato negli anni di attività. Funzione di Brand Equity (brand come asset intangibile).
  • Le funzioni svolte dalla marca verso il consumatore sono di praticità, orientamento, ludico, garanzia e autoespressione.
    • La funzione di praticità si riferisce alla capacità della marca di esprimere una sintesi delle caratteristiche del prodotto. Il brand diventa come il riassunto di certe caratteristiche come elemento informativo a cui l’individuo si ancora per ricordarsi ciò che si era ripromesso di acquistare. Questa funzione è riconducibile agli acquisti ripetuti e a basso prezzo, favorendo i brand che hanno raggiunto una forte notorietà nella propria categoria.
    • La funzione di orientamento si basa sulla capacità di un brand di diventare l’elemento attraverso cui il soggetto ricorda e/o inferisce caratteristiche del prodotto. Questa funzione è utilizzata quando un consumatore ha intenzione di comprare un prodotto o servizio all’interno di una categoria merceologica a lui poco familiare e/o nel caso di un processo di scelta nel quale il livello di coinvolgimento sia particolarmente alto. Il brand di riferimento assume il ruolo di brandmark (brand standard di riferimento).
    • La funzione ludica è associata a quei brand i cui nomi e le attività di comunicazione che ruotano attorno ad esso stimolano la sfera emozionale del soggetto.
    • La funzione di garanzia è la capacità esercitata da una marca, associata a un prodotto o servizio, di stimolare la percezione di credibilità da parte del consumatore. Credibilità dimostrabile grazie a un’organizzazione che si espone di fronte al consumatore, rendendosi disponibile a rispondere a una serie di possibili problematiche legate a quel prodotto/servizio (un'assistenza clienti di qualità per esempio).
    • La funzione di autoespressione è invece un'aspettativa del sé come individuo non solo consumatore: la marca diventa segnale di alcune caratteristiche dell’individuo, attraverso la marca si esprime il proprio stile di vita e la propria personalità.
  1. ^ [1]
  2. ^ Barbara A. Carroll · Aaron C. Ahuvia, Some antecedents and outcomes of brand love, in Marketing Letters.
  3. ^ [2]
  4. ^ Copia archiviata, su glossariomarketing.it. URL consultato il 5 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2017).
  5. ^ [3]
  6. ^ Journal of Marketing Research, su ama.org.
  7. ^ fedeltà di marca
  8. ^ Veronica Gabrielli, Brand Communication, il Mulino, 2014.
  9. ^ [4]

Bibliografia

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  • Veronica Gabrielli, Brand Communication, Bologna, il Mulino, 2014
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