Bruise Pristine è un singolo del gruppo musicale britannico Placebo, il quinto e ultimo estratto dal loro primo album in studio Placebo e pubblicato il 12 maggio 1997[1].

Bruise Pristine
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaPlacebo
Pubblicazione12 maggio 1997
Durata3:40 (versione album)
3:01 (radio edit)
Album di provenienzaPlacebo
GenereRock alternativo
Post-punk
EtichettaVirgin Records, Hut Recordings, Elevator Music
ProduttoreBrad Wood
RegistrazioneWestland Studios, Dublino, Irlanda, 1996
FormatiCD, vinile 7", musicassetta
Placebo - cronologia
Singolo precedente
(1997)
Singolo successivo
(1998)

Descrizione

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Il singolo è una versione riregistrata per Placebo del brano già contenuto nello split del 1995 Bruise Pristine/m.e.l.t.d.o.w.n., della quale è stata inoltre realizzata una versione "radio edit", con le parti strumentali iniziali e finali tagliate.

Video musicale

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Il video ufficiale del brano, pubblicato nell'aprile 1997, è stato diretto da Howard Greenhalgh[2].

Testi e musiche di Brian Molko, Stefan Olsdal e Robert Schultzberg, eccetto dove indicato.

CD 1, musicassetta
  1. Bruise Pristine (Radio Edit) – 3:01
  2. Then the Clouds Will Open for Me – 4:20 (Brian Molko)
  3. Bruise Pristine (One Inch Punch Remix) – 4:38
CD 2
  1. Bruise Pristine – 3:42
  2. Waiting for the Son of Man – 4:10 (Brian Molko)
  3. Bruise Pristine (Lionrock Mix) – 7:35
Vinile 7"
  1. Bruise Pristine (Radio Edit) – 3:01
  2. Bruise Pristine (One Inch Punch Remix) – 4:38
Vinile 12"
  1. Bruise Pristine (Lionrock Mix) – 7:35
  2. Swallow (Designer & U-Sheen Mix) – 5:59

Classifiche

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Classifica (1997) Posizione
massima
Regno Unito[3] 14
  1. ^ (EN) Timeline - Placebo, su placeboworld.co.uk. URL consultato il 2 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ Videos, su Placebo world Italia. URL consultato il 5 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2019).
  3. ^ (EN) Placebo - full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 26 dicembre 2018.

Collegamenti esterni

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