Bruno Kessler

politico italiano (1924-1991)

Bruno Kessler (Peio, 17 febbraio 1924Trento, 19 marzo 1991) è stato un politico italiano, presidente della Provincia autonoma di Trento dal 1960 al 1974.

Bruno Kessler

Sottosegretario di Stato all'Interno
Durata mandato8 agosto 1979 –
4 aprile 1980
PresidenteFrancesco Cossiga
PredecessoreClelio Darida
Nicola Lettieri
Antonino Occhipinti
SuccessoreMarino Corder
Angelo Sanza
Giuseppe Di Vagno

Presidente della Regione Trentino-Alto Adige
Durata mandato7 gennaio 1974 –
24 giugno 1976
PredecessoreGiorgio Grigolli
SuccessoreFlavio Mengoni

Presidente della Provincia autonoma di Trento
Durata mandato30 dicembre 1960 –
13 marzo 1974
PredecessoreRiccardo Rosa
SuccessoreGiorgio Grigolli

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato12 luglio 1983 –
19 marzo 1991
LegislaturaIX, X
Gruppo
parlamentare
Democratico Cristiano
CircoscrizioneTrentino-Alto Adige
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato5 luglio 1976 –
12 luglio 1983
LegislaturaVII, VIII
Gruppo
parlamentare
Democrazia Cristiana
CircoscrizioneVII. Trento
Incarichi parlamentari
VII
  • Vicepresidente della commissione parlamentare per le questioni regionali
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDC (1956-1991)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneAvvocato

Biografia

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Nato a Cogolo di Pejo nel 1924, ma ha speso la sua infanzia a Vermiglio.[senza fonte] Ha ottenuto nel 1943 a Rovereto la maturità classica, e nel 1950 si è laureato in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Padova.[1]

È stato dipendente della Banca di Trento e Bolzano fino al 1956 e, dal 1963 al 1991, presidente dell'Istituto Atesino di Sviluppo spa, la finanziaria che all'epoca controllava la banca. Ha intrattenuto un lungo sodalizio politico e di fraterna amicizia con Beniamino Andreatta. Nel 1956 è stato eletto la prima volta al Consiglio della Provincia autonoma di Trento con la Democrazia Cristiana[2] (rimarrà in Consiglio fino al 1976).[3] È stato presidente della Provincia di Trento dal 1960 al 1974. Dal 1974 al 1976 è stato presidente della Regione autonoma Trentino-Alto Adige. Nel 1962 ha fondato l'Istituto trentino di cultura, primo nucleo dell'Università di Trento, di cui è stato presidente fino al 1991. La facoltà di sociologia è stata la prima in ambito pubblico d'Italia in ordine di tempo.[4][5] Ha sostenuto lo Statuto d'Autonomia del 1972 e il piano urbanistico provinciale. È stato deputato nella VII[6] e nell'VIII legislatura[7] (1976 - 1983) e sottosegretario all'Interno nel Governo Cossiga I (1979 - 1980).[8] Eletto in Senato nel 1983 e nel 1987. Morì nel 1991 durante la X legislatura; venne sostituito da Alberto Robol.

Nel 2007 l'Istituto trentino di cultura è diventato la Fondazione Bruno Kessler.[9]

Era il marito di Cecilia Tommasoni e padre di Giovanni e Lorenzo Kessler.

Onorificenze

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«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 27 dicembre 1967[11]
  1. ^ Lorenzo Rotondi, Bruno Kessler, in Sapere&Saperi, vol. 2, 2006, p. 14. URL consultato il 26 ottobre 2008.
  2. ^ Terza legislatura (1956-1960), su consiglio.provincia.tn.it, Consiglio della Provincia Autonoma di Trento. URL consultato il 26 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2009).
  3. ^ Settima legislatura (1973-1978), su legislature.camera.it, Consiglio della Provincia Autonoma di Trento. URL consultato il 26 ottobre 2008.
  4. ^ La nascita di sociologia a Trento, su dna.trentino.it. URL consultato il 26 marzo 2018.
  5. ^ Paolo Piffer, Quel 22 luglio di 50 anni fa i primi laureati a Sociologia, su vitatrentina.it, 19 luglio 2017. URL consultato il 26 marzo 2018.
  6. ^ Date personali e incarichi nella VII Legislatura, su legislature.camera.it, Camera dei Deputati. URL consultato il 26 ottobre 2008.
  7. ^ Date personali e incarichi nella VIII Legislatura, su legislature.camera.it, Camera dei Deputati. URL consultato il 26 ottobre 2008.
  8. ^ I Governo Cossiga, su governo.it, Governo Italiano - I governi italiani. URL consultato il 26 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2008).
  9. ^ Storia della Fondazione Bruno Kessler, su fbk.eu. URL consultato il 26 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2008).
  10. ^ Le onorificenze della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato il 22 settembre 2019.
  11. ^ Le onorificenze della Repubblica Italiana, su quirinale.it. URL consultato il 22 settembre 2019.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Bruno Kessler (1924-1991), su consiglio.provincia.tn.it, Storia dell'Autonomia Trentina. URL consultato il 26 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2012).

Controllo di autoritàVIAF (EN262938688 · ISNI (EN0000 0003 8197 9291 · SBN SBLV240960 · LCCN (ENno2012121190 · GND (DE1027682111