Butoconazolo
Il butoconazolo è un derivato imidazolico ad attività antimicotica nei confronti di Candida, Trichophyton, Microsporum e Epidermophyton.[1][2] È attivo anche contro alcuni batteri gram-positivi e protozoi, in particolare Trichomonas vaginalis.[3]
Butoconazolo | |
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Nome IUPAC | |
1-[4-(4-clorofenil)-2-(2,6-diclorofenil) sulfanilbutil]imidazolo | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C19H17Cl3N2S |
Massa molecolare (u) | 411,776 |
Numero CAS | |
Codice ATC | G01 |
PubChem | 47472 |
DrugBank | DBDB00639 |
SMILES | C1=CC(=C(C(=C1)Cl)SC(CCC2=CC=C(C=C2)Cl)CN3C=CN=C3)Cl |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | topica |
Dati farmacocinetici | |
Emivita | 21-24 ore |
Indicazioni di sicurezza | |
Caratteristiche strutturali, fisiche e chimiche
modificaLa molecola si presenta come una polvere cristallina biancastra. Praticamente insolubile in acqua, poco solubile in acetone, in acetonitrile, in diclorometano e in tetraidrofurano. Il composto possiede uno stereocentro che genera due enantiomeri:
- (S)-butoconazolo, numero CAS
- (R)-butoconazolo, numero CAS
Il numero CAS miscela racemica dei due enantiomeri.
fa riferimento allaFarmacodinamica
modificaIl butoconazolo agisce inibendo la sintesi di ergosterolo, un componente costitutivo della membrana cellulare fungina. L'esatto meccanismo d'azione antifungina di butoconazolo è sconosciuto, ma si presume che, come avviene per altri derivati imidazolici, il farmaco agisca tramite inibizione della sintesi di steroidi. Più precisamente si ritiene che agisca inibendo la conversione del lanosterolo a ergosterolo, con conseguente alterazione nella composizione lipidica della membrana cellulare fungina. Questo cambiamento strutturale altera la permeabilità della cellula e ne determina la lisi osmotica o, comunque, ne inibisce la crescita.
Farmacocinetica
modificaIn seguito a somministrazione vaginale di butoconazolo nitrato in crema, una percentuale variabile tra il 2% ed 5,5% della dose viene assorbita. I livelli plasmatici massimi (Cmax) del farmaco e dei suoi metaboliti si raggiungono dopo 24 ore. L'emivita plasmatica è di 21-24 ore.
Tossicologia
modificaStudi sperimentali sugli animali (topo) hanno messo in evidenza una DL50 superiore a 3,2 g/Kg peso corporeo, quando somministrato per os, e superiore a 1,6 g/Kg, quando somministrato per via intraperitoneale.
Usi clinici
modificaIl composto trova indicazione nel trattamento di infezioni micotiche vulvovaginali causate da Candida (Candidosi).[4][5][6] Il butoconazolo può essere usato anche in associazione con contraccettivi orali e antibiotici.
Effetti collaterali e indesiderati
modificaNel corso del trattamento sono stati riportati bruciore vulvare e/o vaginale (2,3%), prurito vulvare (0,9%), perdite vaginali, irritazione, dolore, gonfiore, crampi pelvico o addominali, prurito alle dita (0,2%). In rari casi è stata segnalata la comparsa di trombocitopenia.[7]
Dosi terapeutiche
modificaIl composto viene somministrato per via vaginale, come pessario od ovuli vaginali da 100 mg, oppure come crema al 2% di principio attivo da applicarsi per 3 giorni consecutivi.[8][9][10] In letteratura vi sono evidenze di efficacia anche una singola applicazione di crema.[11]
Controindicazioni
modificaIl butoconazolo è controindicato in soggetti con ipersensibilità individuale accertata verso il principio attivo, molecole chimicamente correlate oppure uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella formulazione farmacologica.
Gravidanza e allattamento
modificaNon esistono studi adeguati e ben controllati sull'utilizzo di butoconazolo in donne in stato di gravidanza, pertanto non è possibile escludere con certezza eventuali effetti nocivi sul feto. Gli studi eseguiti sugli animali non hanno messo in evidenza effetti embriotossici o teratogenetici, ma tali studi non sono sempre predittivi della risposta umana. La Food and Drug Administration (FDA) ha inserito butoconazolo in classe C per l'uso in gravidanza. In questa classe sono inseriti i farmaci privi di studi controllati sulle donne ma i cui studi sugli animali hanno rilevato effetti dannosi sul feto (teratogenico, letale o altro), oppure i farmaci per i quali non sono disponibili studi né sull'uomo né sull'animale.[12][13]
Note
modifica- ^ KA. Walker, AC. Braemer; S. Hitt; RE. Jones; TR. Matthews, 1-[4-(4-Chlorophenyl)-2-(2,6-dichlorophenylthio)-n-butyl]-1H-imidazole nitrate, a new potent antifungal agent., in J Med Chem, vol. 21, n. 8, Ago 1978, pp. 840-3, PMID 357722.
- ^ JP. Latge, A. Beauvais; M. Montaonakil; M. Diarin; JN. Fracchia, [Action of 2 new imidazole derivatives (butoconazole and sulconazole) on Candida, Trichophyton and Aspergillus]., in Ann Dermatol Venereol, 116 Suppl 1, 1989, pp. 20-3, PMID 2688526.
- ^ P. Bourée, C. Issoire, [In vitro evaluation of the activity of butoconazole against Trichomonas vaginalis]., in Pathol Biol (Paris), vol. 40, n. 5, Mag 1992, pp. 492-4, PMID 1495832.
- ^ LZ. Heng, Y. Chen; TC. Tan, Treatment of recurrent vulvo-vaginal candidiasis with sustained-released butoconazole pessary (PDF), in Singapore Med J, vol. 53, n. 12, Dic 2012, pp. e269-71, PMID 23268172.
- ^ RH. Kaufman, MR. Henzl; D. Brown; DS. Horner; RH. Krauss; DR. Mehlisch; DE. Moore; RL. Prentice, Comparison of three-day butoconazole treatment with seven-day miconazole treatment for vulvovaginal candidiasis., in J Reprod Med, vol. 34, n. 7, Lug 1989, pp. 479-83, PMID 2671362.
- ^ W. Droegemueller, DG. Adamson; D. Brown; L. Cibley; F. Fleury; ME. LePage; MR. Henzl, Three-day treatment with butoconazole nitrate for vulvovaginal candidiasis., in Obstet Gynecol, vol. 64, n. 4, Ott 1984, pp. 530-4, PMID 6384848.
- ^ PA. Maloley, E. Nelson; HA. Montgomery; JR. Campbell, Severe reversible thrombocytopenia resulting from butoconazole cream., in DICP, vol. 24, n. 2, Feb 1990, pp. 143-4, PMID 2309509.
- ^ GD. Adamson, D. Brown; JV. Standard; MR. Henzl, Three-day treatment with butoconazole vaginal suppositories for vulvovaginal candidiasis., in J Reprod Med, vol. 31, n. 2, Feb 1986, pp. 131-2, PMID 3514908.
- ^ CS. Bradbeer, SR. Mayhew; D. Barlow, Butoconazole and miconazole in treating vaginal candidiasis., in Genitourin Med, vol. 61, n. 4, Ago 1985, pp. 270-2, PMID 3894216.
- ^ GD. Adamson, Three-day treatment of vulvovaginal candidiasis., in Am J Obstet Gynecol, vol. 158, n. 4, Apr 1988, pp. 1002-5, PMID 3364485.
- ^ D. Brown, MR. Henzl; RH. Kaufman, Butoconazole nitrate 2% for vulvovaginal candidiasis. New, single-dose vaginal cream formulation vs. seven-day treatment with miconazole nitrate. Gynazole 1 Study Group., in J Reprod Med, vol. 44, n. 11, Nov 1999, pp. 933-8, PMID 10589403.
- ^ Onyeka Otugo, Olabode Ogundare, Christopher Vaughan, Emmanuel Fadiran, Leyla Sahin, Consistency of Pregnancy Labeling Across Different Therapeutic Classes (PDF), su fda.gov, Food and Drug Administration - Office of Women’s Health, 1979. URL consultato il 25 febbraio 2014.
- ^ R. Sannerstedt, P. Lundborg; BR. Danielsson; I. Kihlström; G. Alván; B. Prame; E. Ridley, Drugs during pregnancy: an issue of risk classification and information to prescribers., in Drug Saf, vol. 14, n. 2, Feb 1996, pp. 69-77, PMID 8852521.
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