Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) è un servizio di pubblica utilità. È sezione nazionale del Club Alpino Italiano, operando in piena autonomia, e individuata dall'art.11 della legge n. 225/1992 come struttura operativa del Servizio nazionale di Protezione Civile.[1]
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico | |
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Stemma del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico | |
Stato | Italia |
Servizio | soccorso alpino e speleologico |
Tipo | OdV Organizzazione di volontariato |
Ruolo | Soccorso sanitario Soccorso tecnico Protezione Civile
Pubblica utilità |
Parte di | Club Alpino Italiano |
Sede/QG | via E. Petrella, 19 20124 - Milano |
Decorazioni | |
Sito web | www.cnsas.it/ |
Presidente | |
Presidente | Maurizio Dellantonio |
Vice presidente vicario | Alessandro Molinu |
Vice presidente | Mauro Guiducci |
Le finalità del CNSAS, definite con chiarezza dalla legge[2][3][4], sono:
- il soccorso degli infortunati, dei pericolanti, dei soggetti in imminente pericolo di vita e a rischio di evoluzione sanitaria, alla ricerca e al soccorso dei dispersi e al recupero dei caduti nel territorio montano, nell’ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale, ferme restando le competenze e le attività svolte da altre amministrazioni o organizzazioni operanti per lo stesso fine.
- contribuire alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni nell’esercizio delle attività connesse in queste zone.
- concorrere al soccorso in caso di calamità, in cooperazione con le strutture della Protezione Civile, nell’ambito delle proprie competenze tecniche e istituzionali.
Al CNSAS è inoltre affidata la funzione di coordinamento nel caso di intervento di diverse organizzazioni di soccorso in ambito alpino o in ambiente impervio. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano individuano nelle strutture operative regionali e provinciali del CNSAS i soggetti di riferimento esclusivo per l'attuazione del soccorso sanitario nel territorio montano ed in ambiente ipogeo.
Al 2021 conta un organico sul territorio italiano di oltre 7500 tecnici, distribuiti su tutto il territorio nazionale.[5]
Storia
modificaIl Soccorso alpino trae origine dallo spirito di solidarietà delle genti di montagna, ma si sviluppa in modo organizzato soltanto in tempi moderni con la crescita della frequentazione della montagna a scopo turistico, sportivo o ricreativo. L’attuale struttura del CNSAS nasce ufficialmente il 12 dicembre 1954, quando il Club alpino italiano (CAI), la più antica associazione di alpinisti d'Italia, istituisce il Corpo di soccorso alpino (CSA). Tra i promotori dell'iniziativa ci furono il trentino Scipio Stenico e l'allora presidente generale del CAI, Bartolomeo Figari.
La prima stazione del Soccorso Alpino veniva creata nel settembre del 1952 a Pinzolo (TN), all'interno della SAT. Diventava così ufficialmente operativo il piano di organizzazione territoriale di soccorso in montagna concepito dal dottor Scipio Stenico.
Nel 1968 il Soccorso speleologico" entra a far parte del CSA; nel 1990 l'istituzione assume l'attuale denominazione, e nel 2001 la legge 74/2001 riconosce al CNSAS la funzione di "servizio di pubblica utilità".
Finalità ed attività
modificaLe finalità del CNSAS sono definite dalla legge 74/2001 e riportate anche all'articolo 2 dello statuto[6]:
- soccorso degli infortunati, dei pericolanti, dei soggetti in imminente pericolo di vita e a rischio di evoluzione sanitaria, alla ricerca e al soccorso dei dispersi e al recupero dei caduti nel territorio montano, nell'ambiente ipogeo e nelle zone impervie del territorio nazionale;
- contribuire alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni nell'esercizio delle attività connesse in queste zone;
- concorrere al soccorso in caso di calamità, in cooperazione con le strutture della Protezione Civile, nell'ambito delle proprie competenze tecniche e istituzionali.
Il CNSAS opera inoltre in collaborazione col Servizio sanitario nazionale[7] e con le squadre del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF).[8] Ad esso è inoltre affidata la funzione di coordinamento nel caso di intervento di diverse organizzazioni di soccorso alpino,[9][10][11][12][13][14] e le sue strutture sono indicate alle regioni come «soggetti di riferimento esclusivo per l'attuazione del soccorso sanitario nel territorio montano ed in ambiente ipogeo.»[7]
Maxi emergenze ed eventi a carattere straordinario
modificaIl CNSAS, in quanto struttura operativa del Servizio nazionale di Protezione Civile, viene attivato durante le maxi emergenze e gli eventi a carattere straordinario. Il CNSAS è prevalentemente impiegato nelle prime fasi delle emergenze per la ricerca di dispersi. Tra gli ultimi interventi svolti:
- terremoto dell'Aquila del 2009;
- naufragio della Costa Concordia nel 2012 con l'intervento dei tecnici speleosub specializzati nelle ricerche in ambienti allagati;
- terremoto del centro Italia del 2016 e del 2017;
- valanga di Rigopiano;
- inondazione nelle Gole del Raganello nel 2018 dove due gruppi di escursionisti furono travolti dalle acque. Tra i 44 escursionisti coinvolti si sono registrate 10 vittime, compresa una delle guide che accompagnava i gruppi, 11 feriti e 23 persone tratte in salvo dai soccorritori;
- valanga sul Monte Velino nel 2021 dove persero la vita quattro escursionisti;
- valanga della Marmolada nel 2022 che ha provocato 11 vittime e 8 feriti.
- Alluvione dell'Emilia-Romagna del 2023
Organizzazione
modificaIl CNSAS è struttura operativa[15] e sezione nazionale[16] del Club Alpino Italiano che ha il mandato di garantire la vigilanza e la prevenzione degli infortuni nelle attività escursionistiche, alpinistiche e speleologiche e di effettuare il soccorso degli infortunati o dei pericolanti e il recupero dei caduti[17].
Il servizio del CNSAS è diviso su base regionale e provinciale, attraverso delle strutture chiamate servizi regionali, delegazioni e stazioni alpine, delegazioni e stazioni speleologiche. Al 2010 erano presenti:[5]
- 19 servizi regionali e 2 servizi provinciali (per le Province autonome di Trento e Bolzano)
- 31 delegazioni alpine
- 242 stazioni alpine
- 15 delegazioni speleologiche
- 27 stazioni speleologiche
Il lavoro del CNSAS è svolto da tecnici altamente preparati e organizzati su base regionale. Tramite il superamento di severi esami ed una formazione continua si può acquisire la qualifica di:
- Operatore di soccorso base (OSB)
- Operatore di soccorso alpino (OSA)
- Tecnico di soccorso alpino (TeSA)
- Tecnico di elisoccorso (TE)
- Operatore di soccorso speleologico (OSS)
- Tecnico di soccorso speleologico (TSS)
- Tecnico di soccorso in forra (OSF)
- Medico specializzato in emergenza ad alto rischio in ambiente alpino
- Medico specializzato in emergenza ad alto rischio in ambiente ipogeo
- Tecnico di centrale operativa (nelle delegazioni dove questo sia previsto)
- Tecnico di ricerca (TeR)
- Coordinatore delle operazioni di ricerca (COR)
- Pilota SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto)
- Direttore delle operazioni di soccorso (DOS)
- Tecnico di soccorso in pista
- Tecnico disostruttore
- Tecnico speleosubacqueo.
Il CNSAS dispone inoltre di Unità cinofile di ricerca in valanga (UCV), unità cinofile di ricerca in superficie (UCRS) ed Unità cinofile Molecolari (UCRM) a cui si aggiungono le Unità cinofile specializzate in catastrofi (UCRC).
Richiesta di intervento
modificaLa richiesta di intervento viene effettuata tramite il numero d'emergenza 118 (o tramite il numero unico di emergenza 112, ove attivo), specificando che ci si trova in montagna o in grotta e fornendo la propria posizione e altre informazioni necessarie per valutare il tipo di intervento necessario. È inoltre necessario fornire tutte le informazioni utili per un eventuale elisoccorso, quali meteo, visibilità e presenza di ostacoli[18].
In caso di interruzione delle comunicazioni con l'operatore, è richiesto che il telefono utilizzato per la chiamata di soccorso non sia abbandonato e che la linea sia lasciata libera, così da consentire a chi ha effettuato la chiamata di essere ricontattato dagli operatori o dagli stessi soccorritori.[19]
Da qualche anno è attiva un'app per smartphone denominata GeoResQ, sviluppata dallo stesso CNSAS, che permette di inoltrare alla Centrale Operativa un SOS geolocalizzato con l'annessa traccia (o porzione di essa) registrata durante l'escursione; per il funzionamento ha bisogno di rete dati/internet[20].
Statistiche sugli interventi
modificaAl 2023 il CNSAS risulta aver effettuato oltre 220000 interventi e soccorso oltre 230000 persone.[21]
Anno | Interventi | Persone soccorse | Soccorritori impiegati | Morti | Feriti | Illesi | Dispersi | Note |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1955 | 106 | 153 | 925 | 57 | 47 | 48 | 1 | |
1960 | 128 | 206 | 862 | 65 | 37 | 104 | 0 | |
1965 | 202 | 309 | 1381 | 63 | 135 | 110 | 1 | |
1970 | 362 | 597 | 2590 | 106 | 212 | 271 | 8 | |
1975 | 631 | 1072 | 4934 | 158 | 316 | 577 | 21 | |
1980 | 899 | 1161 | 6946 | 253 | 474 | 393 | 41 | |
1985 | 1176 | 1504 | 9100 | 206 | 688 | 517 | 93 | |
1990 | 1873 | 2347 | 11659 | 249 | 1182 | 866 | 50 | |
1995 | 1867 | 3316 | 14699 | 280 | 1814 | 1171 | 51 | |
2000 | 4342 | 5025 | 19019 | 305 | 3061 | 1601 | 58 | |
2005 | 5563 | 6020 | 25437 | 429 | 3892 | 1656 | 43 | |
2009 | 5013 | 5502 | 25241 | 360 | 3759 | 1273 | 110 | |
2015 | 7005 | nd | 31383 | 429 | 3927 | 2320 | 49 | |
2017 | 9059 | 8867 | 35156 | 485 | 5081 | 3231 | 70 | |
2018 | 9554 | 10073 | 40270 | 458 | nd | nd | nd | |
2019 | 10234 | 10073 | 41666 | 446 | 6190 | 3376 | 61 | |
2020 | 10279 | 9824 | 43247 | 465 | 5634 | 3635 | 90 | |
2021 | 10730 | 10615 | 64098 | 455 | 6309 | 3740 | 111 | [22] |
2022 | 10367 | 10125 | 41857 | 504 | 5823 | 3714 | 84 | (esclusa la Valle d'Aosta)[23] |
2023 | 12349 | 12365 | 44994 | 491 | 7622 | 4151 | 101 | [24] |
Onorificenze
modifica— Roma, decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 2010 [25]
— Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010 [26]
Galleria d'immagini
modifica-
Distintivo del CNSAS
-
Distintivo da tecnico di elisoccorso del CNSAS.
-
Distintivo da medico del CNSAS
-
Pettorina del CNSAS
Note
modifica- ^ Strutture operative | Dipartimento Protezione Civile, su protezionecivile.gov.it. URL consultato il 14 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2016).
- ^ Legge 26 gennaio 1963, n° 91 – G.U. 26/02/98 n° 55 Riordinamento del Club alpino italiano, su gazzettaufficiale.it.
- ^ Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 14 settembre 2016.
- ^ Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 14 settembre 2016.
- ^ a b Incidenti soccorso alpino e speleologico (PDF), su cnsas.it, p. 7. URL consultato il 12 ottobre 2012.
- ^ Statuto del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico, p. 1.
- ^ a b L. 74/2001, art. 2.
- ^ Sicurezza in montagna: siglato l'accordo Cnsas e Corpo forestale, su montagna.tv, 29 gennaio 2012. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- ^ L. 74/2001, art. 1.
- ^ Direttiva del presidente del Consiglio dei ministri 9 novembre 2012 Indirizzi operativi volti ad assicurare l'unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all'attività di protezione civile.
- ^ Sentenza del Consiglio di Stato 01736/2014 Archiviato il 4 maggio 2014 in Internet Archive.
- ^ Sentenza del Consiglio di Stato 01737/2014 Archiviato il 4 maggio 2014 in Internet Archive.
- ^ Sentenza su ricerca persone disperse, faziosa interpretazione del sindacato dei vigili del fuoco, in Il Piacenza, 2 maggio 2014. URL consultato il 3 maggio 2014.
- ^ Ricerca di persone disperse: la risposta del presidente del CNSAS Baldracco alle affermazioni del CONAPO sulle sentenze del Consiglio di Stato, in Giornale della Protezione Civile, 2 maggio 2014. URL consultato il 3 maggio 2014.
- ^ Regolamento generale del Club alpino italiano Archiviato il 2 novembre 2012 in Internet Archive., Titolo IV, Capo III, Art. 33 (IV.III.3), par. 2
- ^ Modifiche allo Statuto approvate dall'Assemblea dei delegati il 19 dicembre 2010
- ^ L. 91/1963, art. 2, comma g.
- ^ Come chiamare soccorso, cnsas.it
- ^ La richiesta di soccorso, su cnsas.it.
- ^ App GeoResQ: come funziona, su wp.georesq.it.
- ^ CNSAS - Archivio storico, su cnsas.it, 2009. URL consultato il 13 ottobre 2012.
- ^ [1]
- ^ [2]
- ^ [3]
- ^ https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/309354
- ^ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2010/11/26/277/sg/pdf
Bibliografia
modifica- Leggi
- Legge 26 gennaio 1963, n. 91, in materia di "Riordinamento del Club alpino italiano"
- Legge 24 febbraio 1992, n. 225, articolo 11, in materia di "Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile"
- Legge 23 dicembre 2000, n. 388, articolo 145, in materia di "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)"
- Legge 21 marzo 2001, n. 74, in materia di "Disposizioni per favorire l'attività svolta dal Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico"
- Legge 27 dicembre 2002, n. 289, articolo 80, in materia di "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)"
- Legge 24 luglio 2007, n. 119, in materia di "Contributo al Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico del Club alpino italiano"
- Direttive
- Direttiva del presidente del Consiglio dei ministri 9 novembre 2012 Indirizzi operativi volti ad assicurare l'unitaria partecipazione delle organizzazioni di volontariato all'attività di protezione civile.
- Interpellanze parlamentari
- Interpellanza parlamentare su Normativa e competenze in materia di soccorso alpino e speleologico n. 2-00591, Seduta n. 252, su camera.it, Camera dei Deputati, 23 gennaio 2003. URL consultato il 1º ottobre 2012.
- Statuti e regolamenti
- Statuto del Club alpino italiano (PDF), su cai.it. URL consultato il 1º ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2012).
- Statuto del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico (PDF), su sast.it. URL consultato il 1º ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).
- Regolamento generale del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico (PDF), su sistemaprotezionecivile.it. URL consultato il 1º ottobre 2012.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico
Collegamenti esterni
modifica- Sito istituzionale, su cnsas.it.
- Delegazioni regionali
- (IT, FR) Soccorso Alpino Valdostano, su soccorsoalpinovaldostano.it.
- CNSAS Lombardia, su sasl.it.
- (IT, DE) CNSAS Alto Adige, su soccorsoalpino.org.
- CNSAS Veneto, su cnsas.veneto.it.
- CNSAS Friuli Venezia Giulia, su cnsas-fvg.it.
- CNSAS Liguria, su sasliguria.it. URL consultato il 26 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2012).
- CNSAS Emilia Romagna, su saer.org.
- CNSAS Toscana, su sast.it.
- CNSAS Umbria, su sasu.it. URL consultato il 18 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2010).
- CNSAS Lazio, su soccorsoalpinolazio.it.
- CNSAS Molise, su cnsasmolise.it.
- CNSAS Puglia, su cnsaspuglia.it.
- CNSAS Campania, su cnsascampania.it.
- CNSAS Basilicata, su soccorsoalpinospeleobasilicata.com. URL consultato il 26 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2012).
- CNSAS Sicilia, su soccorsoalpinosiciliano.it. URL consultato il 26 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2017).
- CNSAS Sardegna, su cnsas.sardegna.it.