Caffaro di Rustico da Caschifellone
Caffaro di Rustico da Caschifellone, spesso citato solo come Caffaro (1080 circa – Genova, 1164 circa), è stato un generale e politico italiano, crociato, diplomatico ed annalista genovese che ha registrato le cronache della Repubblica di Genova, fissandole nei suoi celebri Annali, fonte basilare per la storia della Genova medievale e uno dei primi esempi di letteratura annalistica ad opera di un laico.
Caffaro di Rustico da Caschifellone | |
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Nascita | 1080 circa |
Morte | Genova, 1164 circa |
Dati militari | |
Paese servito | Repubblica di Genova |
Grado | Generale |
Guerre | Crociate |
Battaglie | Battaglia di Piombino Battaglie di Almeria e Tortosa |
Comandante di | Marina genovese |
Altre cariche | Console di Genova |
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Biografia
modificaNacque attorno al 1080.
Fu marinaio, crociato, console, cronista e, pur con il suo latino approssimativo, è considerato uno fra i padri fondatori della memoria storica genovese.
Come uomo di mare, Caffaro fu capitano della flotta che sconfisse i pisani (battaglia di Piombino, 1125) e i musulmani (battaglie di Minorca e di Almeria e Tortosa, 1146-1147).
Fu anche diplomatico e in questo ruolo svolse missioni presso papa Callisto II, Alfonso VII di Castiglia e Federico I Barbarossa.
Come documentarista ante literam e avventuriero (del suo tempo), ebbe una vita lunga, ricca di emozioni, tuttavia caratterizzata da una sostanziale saggezza. Ancor giovane lasciò il luogo natio e i suoi possedimenti, partendo alla ricerca di fortuna. Si imbarcò alla volta della Terrasanta (Siria) in compagnia di Guglielmo Embriaco detto "Testa di Maglio", in soccorso dei crociati di Goffredo di Buglione, guadagnandovi l'appellativo di Kàfir (l'"infedele").
Caduta Gerusalemme nel 1099, Caffaro - sempre in compagnia di "Testa di Maglio" - partecipò (1101) alla presa di Cesarea. Fu probabilmente questo avvenimento che lo convinse a mettere per iscritto un resoconto delle vicende storiche cui aveva partecipato.
Di ritorno dalla Terrasanta fornì, "davanti a notaio", un fedele resoconto (non privo di truci particolari) sulle scorribande nel mar Mediterraneo e gli scontri di strada; egli stesso del resto pare non avesse disdegnato di impossessarsi di prede e bottini catturati in Oriente.
Scrive nei suoi Annales, riferendo di quella spedizione:
«All'interno di una chiesa, fuori dall'edicola del Sepolcro, dinanzi a molti che vi assistettero, in una delle lampade cominciò ad ardere il fuoco ...»
Lo stupore del cronista si manifesta ancor più nel descrivere come le lampade che erano all'esterno "... si accesero una dopo l'altra fino a raggiungere il cospicuo numero di sedici".
Bibliografia
modifica- Giovanna Petti Balbi, CAFFARO, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 16, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1973. URL consultato il 9 ottobre 2017.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Caffaro di Rustico da Caschifellone
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Caffaro di Rustico da Caschifellone
Collegamenti esterni
modifica- Càffaro, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Antonio Vito Vitale, CAFFARO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Caffaro, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Càffaro, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Caffaro Di Caschifellone, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Caffaro di Rustico da Caschifellone, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Caffaro di Rustico da Caschifellone / Caffaro di Rustico da Caschifellone (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32352380 · ISNI (EN) 0000 0001 1023 9849 · SBN BVEV012684 · CERL cnp00974692 · LCCN (EN) n83032358 · GND (DE) 100938760 · BNE (ES) XX1221619 (data) · BNF (FR) cb14519484x (data) · J9U (EN, HE) 987007259334805171 |
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