Calvario di Plougastel-Daoulas
Il calvario di Plougastel-Daoulas (in francese: Calvaire de Plougastel-Daoulas; in bretone: Kalvar Plougastell-Daoulaz) è un monumentale calvario del comune francese di Plougastel-Daoulas, nel Finistère (Bretagna), realizzato tra il 1602 e il 1604[1][2][3][4][5]. Si trova di fronte alla Chiesa di San Pietro realizzata nel 1870[1] (che sostituì una chiesa del XVII secolo) ed è tutto ciò che rimane di un complesso parrocchiale (enclos paroissial) andato distrutto[1].
Calvario di Plougastel-Daoulas | |
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Autore | anonimo |
Data | 1602-1604 |
Materiale | kersantite |
Ubicazione | Chiesa di San Pietro, Plougastel-Daoulas |
Coordinate | 48°22′26.07″N 4°22′12.37″W |
È classificato come monumento nazionale.[5]
Storia
modificaIl calvario fu eretto come ringraziamento da parte della popolazione locale per essere sopravvissuti all'epidemia di peste del 1598.[1][2][4][5] Secondo la leggenda, sarebbe il frutto di un voto fatto dal signore di Kereraod, che avrebbe promesso di erigere un monumentale calvario se fosse stato l'ultimo a sopravvivere all'epidemia.[1]
La realizzazione iniziò nel 1602[1][2][4][5] e terminò nel 1604[1][2][3][5]
Nel corso della Rivoluzione francese, durante l'epoca del Terrore, il calvario fu distrutto.[2] Fu quindi sottoposto ad opera di restauro durante il XIX secolo.[2].
Tra il 23 e il 24 agosto 1944, durante l'avanzata verso Brest nel corso della seconda guerra mondiale, il calvario fu gravemente danneggiato dai bombardamenti dell'aviazione statunitense.[1][2]
Furono gli stessi statunitensi, in particolare grazie all'interesse di un soldato di nome John Davis Skilton[1], ad occuparsi del restauro del monumento[1].
Descrizione
modificaIl calvario si erge su uno zoccolo in pietra gialla di Logonna-Daoulas[3] e si compone di 171 figure[2] scolpite in kersantite[2], lo scuro granito bretone, che raffigurano scene della Vita di Cristo disposte su due registri[3].
Il calvario è sormontato da tre croci, con Cristo affiancato dai due ladroni.[5] Sotto la croce con Gesù sono visibili le date 1602 e 1604.[2]
Tra le scene raffigurate, vi sono la Natività, la Fuga in Egitto, l'entrata trionfale di Cristo a Gerusalemme, l'Ultima Cena, la Lavanda dei Piedi, ecc.[2] Scena "originale" di questo calvario è quella che raffigura il matrimonio tra Maria e Giuseppe.[1]
Altre scene degne di nota sono l'invocazione di San Roch e San Sebastiano contro la peste[1] e (come nel calvario di Guimiliau[1]) il viaggio agli Inferi di Katell Kollet ("Caterina la perduta")[1].
Il calvario presenta inoltre numerose iscrizioni che danno indicazioni sui possibili autori dell'opera[2], come la seguente[2]:
«Ce mace fut achevé a l[']an 1602 Fabriques lors M. A. Corr. F. Periou. I. Baod. Curé»
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k l m n Calvaire de Plougastel-Daoulas Archiviato il 1º febbraio 2015 in Internet Archive. su Les 7 calvaires monumentaux de Bretagne
- ^ a b c d e f g h i j k l m Calvaire de Plougastel-Daoulas su Infobretagne
- ^ a b c d A.A.V.V., Francia del Nord, Touring Club Italiano, Milano, 2003
- ^ a b c Patitz, Alex, Guida Marco Polo - Bretagna, Mairs Geographischer Verlag, Ostfildern - Hachette, Paris - De Agostini, Novara, 1999
- ^ a b c d e f Calvaire di Plougastel-Daoulas su Culture.gouv.fr
Voci correlate
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Collegamenti esterni
modifica- Immagini e descrizione del calvario su Info Bretagne