Camp David

una delle residenze ufficiali del Presidente degli Stati Uniti d'America

Camp David (il nome ufficiale è Naval Support Facility Thurmont) è una delle residenze del presidente degli Stati Uniti d'America. Si trova in un'area montuosa nel Maryland settentrionale.

Camp David
Naval Support Facility Thurmont
Residenza di campagna del
Presidente degli Stati Uniti d'America
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
RegioneCatoctin Mountain Park, Contea di Frederick
Coordinate39°38′54″N 77°27′49″W
Informazioni generali
TipoBase militare
Costruzione1935-1938
Proprietario attualeGoverno USA
Visitabileno
Sito webwww.whitehouse.gov/about-the-white-house/camp-david/
Informazioni militari
UtilizzatorePresidente degli Stati Uniti
First Lady
PresidioUnited States Navy e Central Intelligence Agency
EventiAccordi di Camp David
Vertice di Camp David
38° G8
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Costruita inizialmente fra il 1935 e il 1938 come campo per funzionari federali e le loro famiglie (con il nome di Hi-Catoctin), in un'area utilizzata anche per le esercitazioni del OSS, la struttura fu convertita nel 1942 in residenza presidenziale dal Presidente Franklin Delano Roosevelt con il nome di "Shangri-La" (nome dell'immaginario paradiso sull'Himalaya raccontato nel romanzo Orizzonte perduto di James Hilton), e sotto il suo successore Harry Truman divenne residenza ufficiale. Nel 1953 Dwight D. Eisenhower la rinominò Camp David, in ricordo del padre e in onore del nipote, entrambi David.

Il nome ufficiale Naval Support Facility Thurmont ricorda che la residenza è tecnicamente un'installazione militare, il cui personale è fornito dalla Marina degli Stati Uniti e dal Corpo dei Marines. La posizione della base non è riportata sulle mappe del parco di Catoctin, ma è tuttavia visibile tramite le immagini satellitari di popolari servizi commerciali.

 
Bush, Sarkozy e Barroso a Camp David

È stata la sede di numerose conferenze e negoziati internazionali condotti sotto gli auspici della Casa Bianca.

Trattato israelo-egiziano del 1978

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Accordi di Camp David.

Il suo nome è spesso collegato ai trattati di pace siglati nel 1978 tra Egitto e Israele. Grazie alla determinazione del presidente statunitense Jimmy Carter nel 1978 si incontrarono a Camp David il presidente egiziano Sadat ed il premier israeliano Menachem Begin: ne derivò la stipula di un trattato di pace tra l'Egitto ed Israele, che poneva fine a trent'anni di ostilità (l'ultimo episodio bellico era stata la guerra del Kippur, avvenuta nel 1973). In base a questi accordi Israele si impegnava a restituire la penisola del Sinai all'Egitto, mentre quest'ultimo si sarebbe dovuto discostare dalle posizioni estremistiche dell'OLP, il movimento per la liberazione della Palestina.

I frutti della pace non furono però duraturi: due anni dopo il trattato, il presidente egiziano Sadat venne assassinato da estremisti islamici contrari alla pace e l'Egitto, pur mantenendo le relazioni diplomatiche con Israele, scelse un basso profilo rispetto alle aspettative di Camp David. Quanto a Carter, si è sostenuto[1] che l'elettorato ebraico-statunitense non si sia avvicinato alle sue posizioni dopo l'accordo, ma anzi nelle elezioni del 1980 votò per Carter meno che nel 1976.

Summit di Camp David del 2000

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Vertice di Camp David.

Tra l'11 e il 24 luglio 2000, sotto la presidenza di Bill Clinton, il primo ministro israeliano Ehud Barak e il presidente palestinese Yasser Arafat si sono incontrati a Camp David nel tentativo di raggiungere un accordo permanente per porre termine al conflitto israelo-palestinese. Nonostante i buoni auspici iniziali, gli incontri non sono riusciti a colmare le differenze di posizione iniziali e a consentire di raggiungere un accordo.

38º Incontro G8

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  Lo stesso argomento in dettaglio: G8 del 2012.

Il 18 e il 19 maggio 2012, sotto la presidenza di Barack Obama si è tenuto a Camp David il 38º Incontro del G8.

  1. ^ Cullen, Bob, "TWO WEEKS AT CAMP DAVID", in Smithsonian, 34, no. 6 (September 2003): 56-64.

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