Il Campionato Italiano Velocità Montagna 2020 si è svolto tra il 9 agosto e il 25 ottobre 2020 su sei tappe[1] (esattamente la metà rispetto alla stagione precedente) disputate in altrettante regioni diverse.
L'inizio del campionato era programmato il 3 maggio al Trofeo Lodovico Scarfiotti a Sarnano, tuttavia il calendario previsto è stato pesantemente condizionato dalla pandemia di COVID-19 che ha costretto al rinvio o all'annullamento molti eventi.
Simone Faggioli sulla Norma M20FC si è riconfermato campione italiano conquistando il suo quattordicesimo titolo tricolore, il secondo consecutivo; il pilota toscano dopo quattro anni è tornato a vincere anche il campionato di gruppo E2-SC. Al secondo posto si è piazzato il trentino Christian Merli sulla Osella FA30 Evo-Zytek, primo di gruppo E2-SS, davanti al corregionale Diego De Gasperi su vettura gemella.
Una prima bozza del calendario, senza date, è stata presentata da ACI Sport l'8 novembre 2019[2]. Vengono previste 12 gare in nove regioni, con il ritorno dopo tre anni della Malegno-Borno (Trofeo Vallecamonica) in sostituzione dell'Alpe del Nevegal.[3] Il 30 novembre 2019 la Federazione ha comunicato il calendario definitivo[4]: rispetto alla stagione precedente, la Luzzi-Sambucina viene posticipata al 17 maggio, diventando così la seconda prova dopo il Trofeo Ludovico Scarfiotti che torna così ad aprire il campionato a distanza di tre anni. Il Trofeo Vallecamonica viene programmato il 2 agosto, prima della pausa estiva.
Il 10 dicembre 2019 la Coppa Bruno Carotti inverte la propria data con quella della Malegno-Borno per la concomitanza con i Campionati Europei di atletica leggera Under 18 in programma a Rieti,[5] successivamente il 19 febbraio 2020 la corsa reatina viene ulteriormente positicipata al 9 agosto.[6]
Il 13 marzo il Gruppo Sportivo Automobile Club Macerata decide di rinviare a data da destinarsi il Trofeo Scarfiotti, a causa della pandemia di COVID-19.[7] Stessa sorte il 16 marzo per la Luzzi-Sambucina[8], il 7 aprile per la Verzegnis-Sella Chianzutan[9], il 27 aprile per la Morano-Campotenese[10] e il 9 maggio per la Coppa Paolino Teodori valevole per il Campionato Europeo della Montagna.[11]
Il 23 maggio l'ACI Rieti comunica l'annullamento della Coppa Carotti[12], cancellazione che avviene nei giorni successivi anche per le gare precedentemente posticipate di Verzegnis[13], Coppa Teodori[14], Malegno-Borno[15] e Sarnano-Sassotetto[16]. Dopo essere stata posticipata di una settimana al 12 luglio, il 17 giugno anche la Trento-Bondone viene rinviata a data da destinarsi a causa della mancata autorizzazione da parte del Commissario del Governo a far disputare la gara a porte chiuse[17], mentre la Coppa Nissena[18], la Morano-Campotenese e la Pedavena-Croce D'Aune[19] vengono cancellate.
Il 1 luglio la Federazione annuncia il nuovo calendario, composto da 9 gare.[20] La Trento-Bondone, in precedenza rinviata, diventa la prova d'apertura il 26 luglio. Dalla serie cadetta TIVM vengono ripescate l'Alpe del Nevegal in programma il 9 agosto, le Svolte di Popoli il 30 agosto (che così tornano nel tricolore dopo una pausa di quattro anni), l'Alghero-Scala Piccada il 13 settembre (assente nel CIVM dal 2010), la Cividale-Castelmonte il 4 ottobre (rientrante dopo 22 anni), e la Salita dei Monti Iblei (inizialmente prevista il 2 agosto) il 18 ottobre. Per quanto riguarda le gare già facenti parte del calendario precedente, il Trofeo Luigi Fagioli conserva la data del 23 agosto mentre la Monte Erice viene spostata di un mese al 25 ottobre; la Luzzi-Sambucina, inizialmente posticipata, viene collocata al 15 novembre come appuntamento conclusivo. Anche nel 2018 la cronoscalata cosentina era stata il round finale del campionato. Per quanto riguarda il gruppo Le Bicilindriche, il calendario non include Trento, Nevegal, Alghero e Cividale, ma prevede una prova in pista l'11 ottobre all'Autodromo del Levante a Binetto (poi spostata al Circuito Internazionale Napoli a Sarno) che attribuisce punteggi maggiorati con coefficiente 1,5, per un totale di cinque appuntamenti. Tuttavia il 3 luglio la Trento-Bondone viene annullata definitivamente[21], mentre dieci giorni dopo è il turno della Salita dei Monti Iblei[22]; il CIVM viene così ridotto a sette gare, con la Monte Erice e la Luzzi-Sambucina aventi coefficiente 1,5 per l'assegnazione del punteggio (Bicilindriche escluse). Per la prima volta, tutte le manifestazioni si disputano in due manches.
Il 6 novembre, a causa delle ulteriori restrizioni introdotte dal DPCM del 3 dello stesso mese, la Luzzi-Sambucina viene inizialmente rinviata al 13 dicembre[23], poi il 2 dicembre un'ordinanza del comune di Luzzi impone l'annullamento definitivo della gara.[24]
Rispetto alla precedente stagione, per il 2020 sono state deliberate diverse modifiche al regolamento sportivo.[38] Di seguito le principali:
per poter candidare una gara al Campionato europeo della montagna, essa deve aver avuto titolazione per il FIA International Hill Climb Cup almeno in un'edizione passata (in precedenza era necessario avere tale validità nei due anni precedenti);
il numero massimo di iscritti ad un evento può essere aumentato a 310 per le gare a manche unica e a 280 per le gare che si disputano in due manches, purché vi siano i pareri favorevoli del Direttore di Gara e dell'Ispettore alla sicurezza;
nel titolo assoluto i migliori risultati (dove per risultato si intende una singola manche di gara) da prendere in considerazione nei primi nove appuntamenti sarebbero passati da 12 a 14.
In seguito alla riduzione del numero degli eventi, viene rivisto ulteriormente il sistema degli scarti: nelle prime cinque gare sono presi in considerazione i migliori 8 risultati, mentre nelle ultime due a coefficiente maggiorato 1,5 si devono conteggiare tutti i risultati.[39] Nelle Bicilindriche si applica invece uno schema diverso che prevede la somma dei migliori 10 risultati nell'intero arco del campionato.[40]
^Dopo l'annullamento della Luzzi-Sambucina, i titoli sono stati assegnati in base alle classifiche dopo il penultimo appuntamento, la Monte Erice, cfr. Si chiude il Tricolore Montagna, su acisport.it. URL consultato il 7 dicembre 2020.