Canadair CL-28 Argus

Aerei di pattugliamento marittimo canadese dal 1957

Il CL-28 Argus, designazione assegnata dalla RCAF CP-107 Argus[2], è un aereo da pattugliamento marittimo progettato e costruito dall'azienda aeronautica canadese Canadair nei tardi anni cinquanta.

Canadair CL-28 Argus
Profilo di un CL-28 Argus con la vecchia livrea delle Canadian Forces Air Command.
Descrizione
Tipoaereo da pattugliamento marittimo
Equipaggio15
ProgettistaTom Harvie (Canadair)
CostruttoreCanada (bandiera) Canadair
Data primo volo28 marzo 1957
Data entrata in serviziomaggio 1957
Data ritiro dal servizio1982
Altri utilizzatoriCanada (bandiera)Canada (bandiera) RCAF
Canada (bandiera) AIRCOM
Esemplari33 (dal 1957 al 1960)
Sviluppato dalBristol Britannia
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza39,26 m (128 ft 9.5 in)
Apertura alare43,37 m (142 ft 3.5 in)
Altezza11,79 m (38 ft 8 in)
Superficie alare192,77 (2 075 ft²)
Peso a vuoto36 741 kg (81 000 lb)
Peso max al decollo71 214 kg (157 000 lb)
Propulsione
Motore4 radiali Wright R-3350 TC18EA1
Potenza3 700 shp (2 535 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max507 km/h (315 mph, 274 kt
Velocità di crociera333 km/h (207 mph, 180 kt)
Autonomia9 495 km (5 900 mi, 5 127nm)
Tangenza7 620 m (25 000 ft)

i dati sono estratti da The Encyclopedia of World Aircraft[1]

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La sua architettura è la stessa del quadrimotore civile Bristol Britannia, la cui cellula fu appositamente modificata per sviluppare un nuovo pattugliatore marittimo dalla Royal Canadian Air Force (diventata successivamente Canadian Forces Air Command destinato a sostituire i vetusti Avro Lancaster e Lockheed P-2 Neptune.

Storia del progetto

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Il CL-28 Argus nacque in seguito ad una specifica emessa nei primi anni cinquanta dall'allora Royal Canadian Air Force, in quel periodo alla ricerca di un nuovo pattugliatore marittimo a lungo raggio, destinato a sostituire i vetusti Avro Lancaster e Lockheed P-2 Neptune tra le proprie file.

Il programma fu assegnato alla Canadair, la quale iniziò lo sviluppo del nuovo progetto nell'aprile del 1954, basandosi sulla collaudata architettura dell'aereo da trasporto civile quadrimotore ad elica Bristol Britannia.

Il disegno del nuovo velivolo canadese utilizzava l'ala, gli impennaggi e il carrello d'atterraggio del Britannia, uniti ad una nuova fusoliera non pressurizzata e a 4 motori a pistoni Wright R-3350 TC18EA1 turbo-compound.

A quell'epoca l'Argus era l'aereo più grande realizzato in Canada, oltre ad essere l'aereo antisommergibili più moderno del mondo.

Il prototipo effettuò il suo primo volo il 28 marzo 1957 e le consegne alla forza aerea iniziarono nel mese di maggio dello stesso anno.

Il pattugliatore della Canadair era equipaggiato con un moderno armamento antisommergibile e con le apparecchiature elettroniche di missione più avanzate di quel periodo, il tutto gestito da un equipaggio costituito da 6 uomini.

Ai primi 13 esemplari di serie (designati Argus Mk.1) seguirono altre 20 macchine, designate Argus Mk.2, dotate di apparecchiature ulteriormente migliorate.

Impiego operativo

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Il CL-28 Argus ha effettuato la sua ultima missione il 24 luglio 1981 ed è stato ritirato definitivamente dal servizio nel 1982, rimpiazzato dagli attuali CP-140 Aurora.[3]

Versioni

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  • Argus Mk.1: Variante costruita in 13 esemplari per il pattugliamento marittimo a lungo raggio. Era dotato di un radar statunitense APS-20 montato sotto il muso.
  • Argus Mk.2: Versione realizzata in 20 unità per il pattugliamento marittimo a lungo raggio. Era equipaggiato con un radar britannico ASV-21.

Utilizzatori

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Un CL-28 Argus durante una missione in coppia con un Lockheed P-2 Neptune dell'United States Navy.
  Canada
  Canada

Esemplari attualmente esistenti

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Un Argus fa bella mostra di sé al Canadian Air Force Museum

Velivoli comparabili

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  1. ^ Donald 1997, p. 118.
  2. ^ (EN) Andreas Parsch, Canadian Military Aircraft Designations, su Designation-Systems.net, http://www.designation-systems.net, 2 luglio 2008. URL consultato l'8 ago 2010.
  3. ^ Aerei di tutto il mondo - civili e militari - De Agostini, Novara 2001.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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