Il cantu a cuncordu è un genere di canto corale, diffuso in Sardegna. È una forma di canto simile al cantu a tenore, da cui si discosta principalmente per una serie di differenze tecniche e, soprattutto, per i repertori. Il cuncordu è di norma composto da quattro o cinque voci maschili (bassu, contra, mesuvoche, voche), ciascuna delle quali viene eseguita da un solo cantore che, secondo tradizione, è membro di una confraternita laica.

Mappa delle polivocalità tradizionali in Italia

La principale espressione del canto a cuncordu si manifesta principalmente durante lo solgimento dei riti paraliturgici della Settimana Santa[1]. Il repertorio del concordu è costituito principalmente dai gosos, brani di musica sacra in lingua sarda, nati intorno al 1600 con la diffusione delle diverse confraternite[2].

Bibliografia

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  • Ignazio Macchiarella, Cantare a cuncordu. Uno studio a più voci., Editore Nota, 15 ottobre 2009, ISBN 9788861630444
  • Pietro Sassu, La Settimana santa a Castelsardo, in Atti del Convegno "Rappresentazioni arcaiche della tradizione popolare", Viterbo 1981
  • Pietro Sassu e Gian Paolo Mele (a cura di), Liturgia e paraliturgia nella tradizione orale, Cagliari, 1993

Voci correlate

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