Carl Ebert

attore e regista tedesco (1887-1980)

Carl Ebert, nome completo Carl Anton Charles Ebert (Berlino, 20 febbraio 1887Santa Monica, 14 maggio 1980), è stato un attore, regista e direttore teatrale tedesco.

Biografia

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Max Reinhardt, il maestro di Ebert

Ebert si formò alla scuola di Max Reinhardt,[1] lavorò al Deutsches Schauspielhaus di Berlino (1909-1914), al teatro di Francoforte sul Meno (1915-1922), dove fondò e diresse una importante scuola di recitazione, poi passò a Darmstadt e quindi a dirigere l'Opera di Berlino (1931-1932), dove si specializzò nella regia operistica, messa al servizio non tanto del libretto quanto della musica.[2]

Si mise in evidenza anche nei Festival di Salisburgo e di Glyndebourne, al Maggio Musicale Fiorentino, e in molti dei maggiori teatri lirici d'Europa e d'America.[1]

Durante il regime nazista si trasferì in Svizzera e poi in Turchia (ad Ankara fondò e diresse il teatro nazionale d'opera e di prosa).[2]

Dal 1954 al 1962 è stato sovrintendente dell'Opera di stato di Berlino.[1]

Oltre che di Richard Wagner e di Wolfang Amedeus Mozart, fu un grande regista di Giuseppe Verdi, del quale diede riesumazioni fondamentali a Berlino, a Milano, a New York di opere quasi dimenticate (ad esempio Macbeth).[2]

Filmografia

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  1. ^ a b c Carl Ebert, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 30 maggio 2021.
  2. ^ a b c Ebert, Carl, in le muse, IV, Novara, De Agostini, 1965, p. 296.

Bibliografia

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  • (DE) Gerhard Beier, Arbeiterbewegung in Hessen. Zur Geschichte der hessischen Arbeiterbewegung durch einhundertfünfzig Jahre (1834–1984), Francoforte sul Meno, Insel, 1984, p. 404.
  • (DE) Thomas Blubacher, Carl Ebert, in Theaterlexikon der Schweiz, Zurigo, Chronos, 2005, p. 510.
  • (DE) Yorck A. Haase, Ebert, Carl, in Stadtlexikon Darmstadt, Stoccarda, 2006, p. 190.
  • (DE) Sabine Hillebrecht, Haymatloz. Exil in der Türkei 1933–1945, Berlino, Verein Aktives Museum, 2000, pp. 60-61.
  • (DE) Reiner Möckelmann, Wartesaal Ankara. Ernst Reuter – Exil und Rückkehr nach Berlin, Berlino, Berliner Wissenschafts-Verlag, 2013, pp. 94-102.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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