Carl von Braitenberg

politico italiano (1892-1984)
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Carl[1] von Braitenberg (Merano, 6 febbraio 1892Bolzano, 19 gennaio 1984) è stato un politico italiano.

Carl von Braitenberg

Senatore della Repubblica Italiana
LegislaturaI, II
Gruppo
parlamentare
Misto, Democratico Cristiano
CircoscrizioneTrentino Alto Adige
CollegioBolzano
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoSüdtiroler Volkspartei
Titolo di studiolaurea in giurisprudenza
ProfessioneConsulente legale e dirigente di banca

Altoatesino di lingua tedesca, ha militato nelle file della Südtiroler Volkspartei nel secondo dopoguerra.

Biografia

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L'epitaffio familiare a Soprabolzano

Figlio di un medico, studiò giurisprudenza alle università di Vienna e Innsbruck, dove si laureò nel 1918. Dopo l'annessione del Tirolo meridionale all'Italia, fu assunto alla locale camera di commercio, da cui fu però allontanato in seguito alla politica di italianizzazione avanzata dal regime fascista.[2] Fu dunque assunto come consulente legale dalla Cassa di Risparmio di Bolzano nel 1928, e dell'istituto bancario fu poi presidente dal 1945 al 1953.

Durante le Opzioni scelse di non partire per la Germania. Nel 1945 fu - per un breve periodo - vicesindaco di Bolzano. Nel 1948 fu eletto al Senato, dove fu confermato poi anche alle successive elezioni del 1953, in entrambi i casi con la Südtiroler Volkspartei.[3] Dal 1958 al 1959 fu membro dell'Assemblea parlamentare europea di Strasburgo, istituita dai trattati di Roma.[4]

Nel 1958 fu presidente dell'azienda di soggiorno e turismo di Bolzano.[4]

È il padre dello scienziato Valentin von Braitenberg.

Onorificenze

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«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri[5]»

Pubblicazioni

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  • (DE) Zenoburg, die Meraner Akropolis. Ein Abriß ihrer Geschichte. In Der Schlern, 15, 1934, pp. 15–34 (digitalizzato dalla Biblioteca Dr. Friedrich Teßmann).
  • (DE) 300 Jahre Schießstand in der Oberbozner „Sommerfrisch“, Amonn, Bolzano, 1968.
  • (DE) Unter schwarzbrauner Diktatur - Erinnerungen eines Familienvaters (Arunda, 27), Bolzano, Arunda, 1990.
  • (DE) Tiroler Schützen-Scheiben. Der Oberbozner Schießstand, Athesia, Bolzano, 1979.
  1. ^ Ufficialmente Carlo dall'italianizzazione forzata dei nomi durante il fascismo e fino al 1972, quando fu concesso di cambiare il proprio nome col corrispondente nome tedesco dalla Legge 11 marzo 1972, n. 118 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  2. ^ Cfr. a proposito le memorie di Carl von Braitenberg, Unter schwarzbrauner Diktatur - Erinnerungen eines Familienvaters (Arunda, 27), Bolzano, Arunda, 1990.
  3. ^ Rappresentanti dell’Alto Adige a Roma e in Europa (PDF), in Manuale dell'Alto Adige, 21ª edizione, Bolzano, Giunta Provinciale di Bolzano, 2009, pp. 143-146. URL consultato il 19 aprile 2010.
  4. ^ a b (EN) Franco Piodi, the european parliament 50 years ago (PDF), su europarl.europa.eu, CARDOC - Parlamento europeo, marzo 2008, p. 59. URL consultato il 19 aprile 2010.
  5. ^ Sito della Presidenza della Repubblica, 02/06/1961

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN69914750 · ISNI (EN0000 0000 1489 5897 · SBN SBLV062373 · LCCN (ENn94106368 · GND (DE11900903X · J9U (ENHE987007356992805171