Carlo Cignetti
Carlo Cignetti (Ivrea, 1927 – 1992) è stato un poeta e traduttore italiano.
Biografia
modificaCome lettore d'italiano nell'Università, è vissuto ad Algeri dal 1954 al 1961. Nel 1952-1953 ha incontrato e frequentato a Parigi René Char e la cerchia dei suoi giovani amici. La stessa folgorazione ha ricevuto vent'anni dopo, a Ivrea nel 1973, ascolando parlare Andrea Zanzotto. Ha tradotto dal francese opere narrative (Beckett, Robbe-Grillet), teatrali (Robert Pinget) e saggistiche (Fanon, Lucien Lévy-Bruhl, Barthes, Yourcenar). Dagli anni sessanta è vissuto a Torino.
Ha scritto tre libri di poesie: Un gioco di carte (1974), Rorangiavercelindaviò (1979) e in forma di HAIKU (1990).
Nella presentazione di Un gioco di carte, Guido Davico Bonino ha scritto "Questa raccolta - cha ha polemicamente un titolo neutro, oggettuale - è carica invece di una straordinaria potenzialità espressiva ed esistenziale. Io distinguo i due aggettivi: ma per Cignetti sono la stessa cosa, l'espressione cominciando e finendo con l'esistenza".[1]
Tra gli scritti inediti al dormitore, haiku dedicato ad Aldo Brizzi e In morte di Giacinto Scelsi. Ha inoltre collaborato con il compositore Giulio Castagnoli, che si è ispirato alla sua poesia in numerosi lavori.
Note
modifica- ^ Carlo Cignetti, Un gioco di carte, Ivrea, ant.ed, 1974.«presentazione di Davico Bonino»
Bibliografia
modifica- Un gioco di carte, ant.ed, Ivrea 1974
- Rorangiavercelindaviò, Scheiwiller - All'insegna del pesce d'oro, Milano 1979
- in forma di HAIKU, Empirìa, Roma 1990
- "Sull'ascolto della musica indiana", in Proposte musicali, AAVV, Edizioni del Centro Musicale Fiorentino, Firenze 1980
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