Carne di coniglio
La carne di coniglio è un tipo di carne ottenuto principalmente dall'allevamento e macellazione del coniglio domestico. In misura minore può essere ottenuta dalla caccia al coniglio selvatico.
Produzione e consumo
modificaLa produzione di carne di coniglio è presente in molti Paesi, ma si tratta di una produzione minore rispetto a quelle di carne suina, carne di pollo e carne bovina. I maggiori produttori di carne di coniglio sono nell’ordine l'Unione europea e la Cina; seguono il Venezuela, la Corea del Nord, l’Egitto e la Russia. Nell'ambito dell'Unione Europea, i maggiori produttori sono l'Italia, la Spagna e la Francia. Questo tipo di carne è maggiormente consumata nei Paesi del Mediterraneo e in alcuni Paesi asiatici. I maggiori consumi per persona si registrano in Cina, Italia, Spagna, Francia, Malta, Cipro, Corea del Nord ed Egitto. Nei paesi anglosassoni il coniglio è considerato un animale di affezione e il consumo della sua carne, pur non essendo vietato, è poco popolare.[1]
Come in altri Paesi, anche in Italia si registra una diminuzione del consumo di carne di coniglio. Tra le cause della minore richiesta da parte del consumatore vi sono: i maggiori prezzi unitari di vendita rispetto a quelli della carne bovina e suina, fenomeno dovuto alla minore efficienza della filiera cunicola italiana, e la preparazione culinaria più difficoltosa della carne di coniglio rispetto ad altre carni.[2][3]
Divieti religiosi
modificaIl consumo di carne di coniglio è vietato dalla religione ebraica.[4]
Caratteristiche
modificaLa carne di coniglio è una carne bianca e molto digeribile.
Valori nutrizionali
modificaUna porzione di 100 grammi di carne di coniglio fornisce circa 130 Kcal e contiene il 20% di proteine e il 5,5% di grassi; i carboidrati sono assenti. Per quanto riguarda i minerali, contiene una buona quantità di potassio, fosforo e magnesio, mentre il contenuto di sodio e ferro è ridotto.[5]
Tagli della carne
modificaIl coniglio può essere venduto intero o diviso in due carcasse. La carcassa anteriore comprende il collo, le spalle e il petto o carrè; la testa non viene utilizzata. La carcassa posteriore (che contiene una maggiore quantità di carne) comprende la sella (parte centrale della schiena), la pancia e le cosce. Vi sono poi le frattaglie, che comprendono il fegato, il rognone, il cuore e i polmoni; ad eccezione del fegato, le frattaglie sono molto piccole e quindi poco utilizzate.[6] Per venire incontro alle esigenze del consumatore moderno, oltre alle carcasse intere e alle mezze carcasse oggi si cominciano a vendere anche altri tagli (ad es. le cosce) e prodotti trasformati come gli hamburger, in modo da rendere più semplice la preparazione culinaria.[7]
Cucina
modificaLa carne di coniglio può essere cucinata arrosto, al forno o in umido. Fra le ricette tradizionali italiane vi sono il coniglio in porchetta (Romagna)[8], il coniglio alla sanremese e il coniglio all'ischitana.
Note
modifica- ^ Rabbit meat, su rabbitadvocacynetwork.org. URL consultato il 15 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2019).
- ^ Consiglio nazionale FNOVI, Dossier per il settore cunicolo, Firenze, 27 e 28 novembre 2010
- ^ Bollettino Conoglio, Veneto Agricoltura, Dicembre 2009
- ^ Religione a alimentazione: la cucina kosher
- ^ Carne di coniglio: calorie e valori nutrizionali
- ^ I tagli del coniglio, su piattoforte.it. URL consultato il 15 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2019).
- ^ Carne di coniglio: come variano le richieste del consumatore e la qualità del prodotto, su lamignola.com. URL consultato il 15 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2020).
- ^ Coniglio in porchetta, su romagnaatavola.it.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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