Carpignano Sesia
Carpignano Sesia (Carpignan in piemontese standard, Carpigneun in dialetto novarese) è un comune italiano di 2 464 abitanti della provincia di Novara in Piemonte.
Carpignano Sesia comune | |
---|---|
La piazza del paese con il municipio | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Novara |
Amministrazione | |
Sindaco | Christian Massara (lista civica Carpignano insieme) dal 10-6-2024[1] |
Territorio | |
Coordinate | 45°32′N 8°26′E |
Altitudine | 190 m s.l.m. |
Superficie | 14,66 km² |
Abitanti | 2 464[2] (31-3-2024) |
Densità | 168,08 ab./km² |
Comuni confinanti | Briona, Fara Novarese, Ghemme, Ghislarengo (VC), Lenta (VC), Sillavengo, Sizzano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 28064 |
Prefisso | 0321 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 003036 |
Cod. catastale | B823 |
Targa | NO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 570 GG[4] |
Nome abitanti | carpignanesi |
Cartografia | |
Posizione di Carpignano Sesia nel territorio della provincia di Novara | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaCarpignano è situata sulla riva sinistra del fiume Sesia; nel territorio comunale scorrono numerosi corsi d'acqua artificiali, tra i quali si possono menzionare la roggia Biraga e la roggia Busca. Ai confini, invece, scorre la roggia Mora.
Storia
modificaSimboli
modificaLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 15 ottobre 1936.[5]
«D’argento, al mastio di rosso, merlato e torricellato di un pezzo, accostato dalle lettere romane C. e S. di nero, una per parte. Circondato da due rami di quercia e d’alloro annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaIl castello-ricetto di Carpignano
modificaCarpignano Sesia conserva al suo interno il nucleo antico di fortificazioni e di case che formavano il castello-ricetto medievale. Costruito nell'XI secolo dai conti di Pombia, poi di Biandrate, posto in posizione strategica lungo la strada che da Biandrate saliva lungo la Valsesia, il castello-ricetto ebbe il suo periodo di massimo splendore nel XII secolo con Guido III il Grande, conte di Biandrate[6].
Nonostante il degrado subito nel tempo, il castello-ricetto, con le sue mura e le sue case costruite con mattoni e con ciottoli di fiume disposti a spina di pesce, mantiene la suggestione del borgo medievale. Accanto alla porta d'ingresso, dov'era il ponte levatoio sul fossato che scorreva tutt'attorno al ricetto-castello, si conserva il rivellino edificato nel XV secolo; più avanti si trovano i resti di una casa torre. Alcune abitazioni hanno conservato finestre con decorazioni in cotto[6].
In una costruzione del castello-ricetto, poco distante dalla porta di ingresso, si trova un imponente torchio in legno costruito nel 1575, il più antico in Piemonte, a lungo utilizzato per la spremitura delle uve, delle noci e del ravizzone.
L'antica chiesa di San Pietro
modificaLa chiesa di San Pietro, all'interno del ricetto, esisteva già nell'XI secolo. Fu ceduta dai conti di Biandrate ai monaci benedettini cluniacensi, divenendo così una dipendenza del Priorato di San Pietro di Castelletto.
Dell'antica costruzione, in stile romanico, si sono conservate le mura dell'abside e dalle absidiole laterali, sobriamente decorate con lesene ed archetti pensili in cotto.
L'interno della chiesa (da molto tempo sconsacrata ed oggi di proprietà comunale) si presenta a tre navate, con arcate e robusti pilastri di sostegno. Custodisce importanti affreschi romanici del XII secolo riportati alla luce in tempi recenti. Il catino dell'abside è interamente occupato dalla figura del Cristo Pantocratore, affiancato dalla Madonna e da San Giovanni Battista (la cosiddetta Deesis). Nel registro inferiore è raffigurata la consueta teoria degli Apostoli (che oggi appare mutilata dall'apertura di due finestrelle nel muro dell'abside).
Altri affreschi gotici recuperati all'interno della chiesa risalgono al XV secolo; si tratta di una Annunciazione dipinta al di sopra di un arco della navata centrale, e di figure di santi posti sui pilastri: l'anonimo autore della Santa Caterina da Siena mostra una apprezzabile maestria nella raffigurazione naturalistica del viso della santa e del copricapo che lo cinge.
La chiesa parrocchiale
modificaLa chiesa parrocchiale di Carpignano venne costruita nel XVIII secolo su disegno di Carlo Zaninetti e consacrata il 20 giugno 1784. Al suo interno conserva numerose opere di pregio, tra le quali spiccano una tela dipinta da Lorenzo Peracino e una pala eseguita da Francesco Bianchi.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[7]
Economia
modificaArtigianato
modificaMolto rinomata è la produzione di mosaici alla veneziana e di vetrate.[8]
Amministrazione
modificaDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
25 maggio 1985 | 26 maggio 1990 | Giuseppe Antonio Riboldazzi | Democrazia Cristiana | Sindaco | [9] |
26 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Giuseppe Antonio Riboldazzi | Democrazia Cristiana | Sindaco | [9] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Giuseppe Antonio Riboldazzi | - | Sindaco | [9] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giuseppe Antonio Riboldazzi | Partito Popolare Italiano | Sindaco | [9] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Giacomo Bonenti | lista civica | Sindaco | [9] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Giacomo Bonenti | lista civica | Sindaco | [9] |
26 maggio 2014 | in carica | Giuseppe Maio | lista civica: Carpignano insieme | Sindaco | [9] |
Gemellaggi
modificaInfrastrutture e trasporti
modificaLa fermata di Carpignano Sesia, posta lungo la ferrovia Biella-Novara, è servita da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Piemonte.
Nelle adiacenze della stessa sorgeva, fra il 1884 e il 1933, un analogo impianto a servizio della tranvia Vercelli-Biandrate-Fara.
Galleria d'immagini
modifica-
Uno degli accessi al castello-ricetto
-
Scorcio del castello-ricetto
-
Piazzetta all'interno del Ricetto
-
Antico torchio (1575) in una delle antiche cantine del ricetto
Note
modifica- ^ Elezioni 2024 Carpignano Sesia
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2024 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Carpignano Sesia, su Archivio Centrale dello Stato, 11 ottobre 2024.
- ^ a b Andenna, 1982.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 6.
- ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
Bibliografia
modifica- Giancarlo Andenna, Castelli di Carpignano e di Sillavengo, in Da Novara tutto intorno, Andar per castelli, Novara, Milvia, 1982, pp. 545-553. URL consultato il 17 maggio 2024. Ospitato su Calameo.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carpignano Sesia
Collegamenti esterni
modifica- Articolo di Ezio Albrile sulla Chiesa di San Pietro, su simmetria.org.
- La chiesa di San Pietro, su turismonovara.it.
- Le terre d'acqua del Novarese e vercellese [collegamento interrotto], su terresdeau.eu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157283490 · LCCN (EN) n98022469 · GND (DE) 4506906-2 · J9U (EN, HE) 987007535755305171 |
---|