Cartaco di Lismore

Cartaco (555 circa – Lismore, 14 maggio 638) è ritenuto il fondatore e primo vescovo della sede di Lismore. Il suo culto come santo è stato confermato da papa Leone XIII nel 1902.

San Cartaco di Lismore

Vescovo

 
Nascita555 circa
MorteLismore, 14 maggio 638
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazione1902 da papa Leone XIII

Biografia

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Nacque attorno al 555 da Fingen, della tribù dei Ciarregi della contea di Kerry. Cambiò il suo nome, Mochuda, in Cartaco e nel 580 divenne sacerdote.[1]

Condusse vita eremitica con alcuni compagni a Kiltallagh, poi entrò nel monastero di Bangor e nel 595 fondò il monastero di Rahan, di cui fu abate: espulso da Rahan con tutta la sua comunità, si ritirò nei pressi del fiume Blackwater dove fondò l'abbazia di Lismore, attorno a cui si sviluppò presto una città di cui Cartaco fu il primo vescovo.[2]

Il culto

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La sua tomba fu riscoperta nel 1891[dove e da chi?].[2]

Papa Leone XIII, con decreto del 19 giugno 1902, ne confermò il culto con il titolo di santo.[3]

Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 14 maggio.[4]

  1. ^ Faustino Mostardi, BSS, vol. III (1963), col. 885.
  2. ^ a b Faustino Mostardi, BSS, vol. III (1963), col. 886.
  3. ^ Index ac status causarum (1999), pp. 404 e 597.
  4. ^ Martirologio romano (2004), p. 398.

Bibliografia

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  • Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
  • Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
  • Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.

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