Casalduni

comune italiano

Casalduni è un comune italiano di 1 223 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania.

Casalduni
comune
Casalduni – Stemma
Casalduni – Bandiera
Casalduni – Veduta
Casalduni – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Benevento
Amministrazione
SindacoPasquale Iacovella (lista civica Rinnovamento per Casalduni) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate41°16′N 14°42′E
Altitudine300 m s.l.m.
Superficie23,34 km²
Abitanti1 223[1] (31-3-2022)
Densità52,4 ab./km²
FrazioniAcquaro, Brendice, Capitorto, Casale, Cerconi, Collemarino, Collemastarzo, Crocella, Cuolli, Ferrarisi, Gentile, Lanzate, Macella, Pescomandarino, Pezzalonga, Piana, Prato, San Fortunato, Santa Maria, Tacceto, Vado della Lota, Vaglie, Zingolella
Comuni confinantiCampolattaro, Fragneto Monforte, Ponte, Pontelandolfo, San Lupo
Altre informazioni
Cod. postale82030
Prefisso0824
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT062015
Cod. catastaleB873
TargaBN
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona D, 1 616 GG[3]
Nome abitanticasaldunesi
PatronoSant'Antonio di Padova
Giorno festivo13 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casalduni
Casalduni
Casalduni – Mappa
Casalduni – Mappa
Posizione del comune di Casalduni nella provincia di Benevento
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Sorge sul pendio del monte Cicco (400 m) e sulla destra del fiume Tammaro.

Ha un'escursione altimetrica pari a 549 m s.l.m. con una minima di 127 m s.l.m. ed una massima di 676 m s.l.m.

Regione Agraria n. 4 - Colline del Calore, Irpinia inferiore.

Con le sue 23 contrade, è uno dei paesi della provincia con la più vasta estensione rurale. Nei pressi della località chiamata "Terravecchia", in mezzo ad una zona boschiva, scorre il torrente Alenta. In un punto, caratterizzato dal suolo irregolare, l'Alenta forma delle cascate che costituiscono un'attrattiva turistica.

La sua superficie agricola utilizzata è di 1320,88 ettari (ha) aggiornata all'anno 2000, dati e cifre Camera di Commercio di Benevento, maggio 2007.

Il territorio comunale di Casalduni è stato abitato sin dall'età romana come testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici.

La prima menzione che si fa di Casalduni è del 1335 nella Bolla di Papa Clemente VI, nella quale si determinavano i confini del territorio di Benevento (Castrum Casaldonis). L'etimologia del nome rivela la sua natura di Casale, terra abitata, senza troppa autonomia, appartenente a Chiese o Monasteri. Nel Casale il numero degli abitanti crebbe rapidamente e quando gli Angioini conquistarono il Sud Italia, gli diedero il nome di Casalduni, ovvero "Casal-di-uni" (Casale-di-uno).

Casalduni ha conosciuto il più alto indice di popolazione tra il 1850 e il 1930 quando contava oltre 3 000 abitanti ed era un centro di grande importanza commerciale e fieristica

Da un punto di vista amministrativo Casalduni ha fatto parte per secoli della provincia di Principato Ultra, e nel quadriennio 1743-46 il suo territorio fu soggetto alla competenza territoriale del regio consolato di commercio di Ariano.[4] Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento.

Diverse calamità distrussero il paese; a tal proposito si ricordano i terremoti del giugno 1688, dell'agosto 1962 e del novembre 1980.

Massacro di Casalduni del 1861

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Fatti di Pontelandolfo e Casalduni.

Casalduni fu teatro, l'11 agosto 1861, di un sanguinoso agguato che provocò la morte di 45 soldati del neo costituito Regio Esercito italiano in azione durante la lotta al brigantaggio postunitario italiano. Quel giorno il luogotenente Cesare Augusto Bracci, incaricato di effettuare una ricognizione nella vicina Pontelandolfo alla guida di quaranta militari e quattro carabinieri, vi si accampò con i suoi soldati: vistisi minacciati da un gruppo di briganti e contadini armati, i militari cercarono di spostarsi verso San Lupo, dove era situato il quartier generale; poiché la strada era sbarrata, arretrarono quindi verso Casalduni, dove furono accerchiati, catturati e, successivamente, uccisi per ordine del brigante Angelo Pica. In tutto furono trucidati 45 militari. Il fatto provocò nei giorni successivi una violenta rappresaglia militare che portò all'incendio dell'abitato di Casalduni e all'uccisione di diversi civili a Pontelandolfo anch'esso dato alle fiamme.

Simboli

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«D'argento, alla fascia d'azzurro, attraversata dall'olivo sradicato al naturale; al capo bandato d'oro e di rosso.»

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di rosso.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Cultura

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  • Palio "Castrum Casaldonis", nel mese di luglio.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1988 2001 Raimondo Mazzarelli DC-PPI-DL Sindaco
2001 2006 Giovanni Racchi Democratici di Sinistra Sindaco
2006 2014 Raimondo Mazzarelli L'Unione-PD Sindaco
2014 2019 Pasquale IACOVELLA Lista Civica Sindaco
2019 in carica Pasquale IACOVELLA Lista Civica Sindaco

Altre informazioni amministrative

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Fa parte della Comunità montana zona Alto Tammaro.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Tommaso Vitale, Storia della Regia città di Ariano e sua Diocesi, Roma, Salomoni, 1794, p. 174.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia

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  • AA.VV., Brigantaggio Meridionale e Circondario Cerretese 1799-1888, Il Giornale di Caserta.
  • Gigi Di Fiore 1861. Pontelandolfo e Casalduni un massacro dimenticato, Grimaldi & C. editori, 1998
  • Christopher Duggan, The Force of Destiny: A History of Italy Since 1796, Penguin Books, 2007.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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