Kazlje

frazione del comune sloveno di Sesana
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Kazlje (in italiano tra le due guerre Casigliano di Sesana,[1][2], nel XIX secolo Casle[3][4][5]) è un insediamento (naselje) del comune sloveno di Sesana, nella regione statistica del Litorale-Carso.

Kazlje
insediamento
Kazlje – Veduta
Kazlje – Veduta
Il paesino
Localizzazione
StatoSlovenia (bandiera) Slovenia
Regione statisticaLitorale-Carso
ComuneSesana
Territorio
Coordinate45°45′50.09″N 13°54′30.12″E
Altitudine340 m s.l.m.
Superficie7,25 km²
Abitanti168 (1-1-2020)
Densità23,17 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6221
Fuso orarioUTC+1
PatronoSan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Provincia storicaLitorale
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Kazlje
Kazlje

La località, che si trova a 340 metri s.l.m., a 9 kilometri a nord-ovest del capoluogo comunale ed a 12,4 kilometri dal confine italiano, è situata sul Carso a poca distanza dalla sponda sinistra del torrente Rassa. L'insediamento comprende inoltre anche l'agglomerato di Jeriše. Costituisce inoltre una delle 13 comunità locali in cui si suddivide il comune.[6]

La chiesa locale, costruita nel 1634 è situata all'esterno dell'abitato ed è dedicata a San Lorenzo. Essa appartiene alla parrocchia di Tomadio. Nel 1873 ospitò la scuola del villaggio.

Dopo la caduta dell'Impero romano, e la parentesi del Regno ostrogoto, a seguito della Guerra gotica (553) promossa dall'imperatore Giustiniano I il suo territorio entrò a far parte dei domini bizantini.
Dopo la calata, nel 568, attraverso la Valle del Vipacco nell'Italia settentrionale dei Longobardi, seguiti poi da popolazioni slave, rimase sotto dominio bizantino (il confine tra l'Istria bizantina e il Regno longobardo era fissato su una linea poco più a nord che da Sistiana[7] passava per Sella di Bivio[8]).
Dopo una parentesi di dominazione longobarda dal 751 ad opera del loro re Astolfo, l'Istria tornò in mano bizantine dal 774.

Annientati i Longobardi, Carlo Magno, re dei Franchi, nel 788 occupò anche l'Istria bizantina inglobandola nel Regnum Italiae affidato da Carlo al figlio Pipino; nell'803 venne istituita la Marchia Austriae et Italiae che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria. Alla morte di Pipino nell'810, il territorio passò in mano al figlio Bernardo[9].
Con la morte di Carlo Magno nell'814, la carica imperiale passò a Ludovico I che affidò il Regno d'Italia al suo primogenito Lotario, il quale già nell'828 (dopo aver deposto Baldrico per non aver saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del Regno, ossia la Marca Orientale (o del Friuli), in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della Carniola interna). Da allora le contee del Friuli e dell'Istria vennero conglobate nella nuova “marca d'Aquileia”, come parte del Regno d'Italia.

In seguito al Trattato di Verdun, nell'843, il suo territorio entrò a far parte della Lotaringia[10] in mano a Lotario I e più specificatamente dall'846 della Marca del Friuli, in mano al marchese Eberardo a cui succedettero prima il figlio Urnico e poi l'altro figlio Berengario.

Cessato il dominio franco con la deposizione di Carlo il Grosso, Berengario, divenuto re d'Italia, passò il marchesato aquileiese al suo vassallo Vilfredo che venne poi nell'895 da lui nominato marchese del Friuli e dell'Istria.

Nel 952 l'imperatore Ottone I obbligò il re d'Italia Berengario II a rinunciare alle contee “Friuli et Istria”, unendole all'Impero romano-germanico e subordinandole al ducato di Baviera tenuto dal suo fratellastro Enrico I a cui successe il figlio Enrico II. Nel 976 l'Istria passò al Ducato di Carinzia[11] appena costituito dall'imperatore Ottone II.

Nel 1040[11], dopo la morte l'anno prima di Corrado II, Enrico III di Franconia fece dell'Istria una marca a sé, per dare a questa provincia un'organizzazione più adatta alla difesa e per indebolire i duchi di Carinzia, ai quali l'Istria era sottomessa. La nuova marca istriana divenne così “provincia immediata e feudo diretto dell'Impero”. L'autorità marchionale della nuova Marchia et Comitatus Histriae venne pertanto conferita dall'imperatore al conte Volrico od Urlico I della casa Weimar – Orlamünde.

Morto il marchese Urlico I, nel 1070 l'imperatore Enrico IV cedette il marchesato d'Istria a Marquardo III di Eppenstein; Marquardo III, aveva sposato Edvige o Haldemud, figlia di Wilpurga e Variento, duca del Friuli e signore di Gorizia[12], dal quale ereditò le signorie isontine.

Nel 1077 l'imperatore Enrico IV costituì il Principato ecclesiastico di Aquileia che ebbe influenza, mediante apposito diploma emesso lo stesso anno, anche sulla marca di Carniola e sulla contea dell'Istria.
I Conti di Gorizia, in quanto advocati del patriarca, acquisirono gradualmente una larga parte dei territori aquileiesi, frazionati in feudi minori fra i loro ministeriali, i veri e propri strumenti di governo comitale sul Carso[13] e la vicina Istria[14].

Dalla fine del '300 Kazlje fu ininterrottamente possedimento goriziano nella Signoria di Schwarzenegg, come risulta dagli urbari dell'epoca[15].

Nel 1500 passò alla Casa d’Asburgo; dal 1512 la Contea di Gorizia entrò nel quindi nel Circolo austriaco del Sacro Romano Impero, per poi far parte, dal 1754, della Contea di Gorizia e Gradisca[3][16].

Con il trattato di Schönbrunn (1809) entrò a far parte delle Province Illiriche.

Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca, venendo inquadrato nella Contea di Gorizia e Gradisca, inserita nel Regno d'Illiria e dal 1849 nel Litorale austriaco. In questo periodo Casle (Kazlje o Kazle) costituì inizialmente un comune catastale autonomo,[5] venendo successivamente aggregata al comune di Sesana (Sežana). Negli ultimi decenni del XIX secolo passò al neocostituito comune di Storie (Štorje).[17][18][19][20]

In seguito alla prima guerra mondiale e al Trattato di Rapallo, nel 1920 la località venne annessa al Regno d’Italia. Il paese continuò a far parte del comune di Storie (Storje), che venne dapprima congiunto alla Provincia di Gorizia e nel 1923, dopo lo scioglimento della provincia goriziana, passò alla Provincia di Trieste.[1] Nel 1927 il comune di Storie venne disciolto e il suo territorio venne aggregato a quello di Sesana.[21] In questo periodo il nome del paese venne modificato dapprima in Caslie e poi in Casigliano o Casigliano di Sesana.[22][23][24]

Fu soggetto alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il settembre 1943 e il maggio 1945 e tra il giugno 1945 e il 1947, trovandosi a ovest della Linea Morgan, fece parte della Zona A della Venezia Giulia sotto il controllo Britannico-Americano del Governo Militare Alleato (AMG), ma al confine con la zona B; passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia.

Alture principali

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  • Sv. Mihael, 450 m; Vahta, 399 m
  1. ^ a b Regio Decreto 29 marzo 1923, G.U. 27 aprile 1923, n.99
  2. ^ Casigliano e Gerisse in: Carta geologica delle Tre Venezie – Gorizia, Foglio 40a della Carta d'Italia al 100.000 dell'Istituto Geografico Militare – Firenze 1951 Archiviato il 26 aprile 2014 in Internet Archive.
  3. ^ a b Casle a sud-ovest del confine tra Contea di Gorizia e Carniola in: Carta delle Contee di Gorizia, di Gradisca, Distretto di Trieste e del Friuli veneto, dedicata all'Imperiale Regia Società d'Agricoltura delle medesime Contee nuovamente misurata e disegnata dal cesareo regio provincial Ingegnere Giannantonio Cappellaris, in Venezia per P. Santini, 1780 Archiviato il 18 luglio 2012 in Archive.is. - Carta 1.2
  4. ^ Casle in: Der Gœrzer Kreis und der Triester Kreis, Entworfen und Gezeichnet von J. K. Kindermann, gestochen zu Wien von Ch. Juncher – Verlegt bey Franz Xaver Miller – Buchhændlern zu Grætz, 1797
  5. ^ a b Casle in: Katastral Plan der Gemeinde CASLE im Küstenlande-Görzer Kreis, Bezirk Schwarzenegg (Sessana), 1818 Archiviato il 12 novembre 2014 in Internet Archive., foglio 3 di 9 – Archivio di Stato di Trieste
  6. ^ (SL) Krajevna skupnost Kazlje, su sezana.si.
  7. ^ Annali Storici: Dario Alberi, Istria, storia, arte, cultura, edizioni Lint Trieste
  8. ^ Selo na Vipavskem – www.slovenia.info
  9. ^ Mappa dell'Impero carolingio all'ascesa di Ludovico I (814)
  10. ^ la Lotaringia (con l'Italia) (in verde) nell'impero carolingio con le tre principali suddivisioni dell'anno 843
  11. ^ a b la zona di Casigliano ne: La Marca d'Istria nella mappa dell'Europa centrale tra il 919 e il 1125
  12. ^ citato come Conte di Gorizia in “Notizie delle Cose del Friuli, scritte secondo i tempi, da Gian-Giuseppe Liruti, Signor di Villafredda ec., Accademico della Società Colombaria di Firenze, e dell'Accademia Udinese, Tomo Terzo, in Udine MDCCLXXVII
  13. ^ S. Rutar, Završniška gospoščina na Krasu, in Izvestjia Muzejska društva za Kranisko, letnik V (1895), pp. 127 : si attesta la donazione da parte dell'imperatore Corrado II al patriarca di Aquileia Poppone di tutto il territorio carsico (totam Carsiam) per aver respinto nel 1028 gli ungheresi che erano penetrati nella Carniola
  14. ^ P. Štih., op. cit., pp. 23-24; 78; P. Štih. Il posto dei ministeriali nell'organizzazione e nell'amministrazione dei conti di Gorizia in La contea di Gorizia nel Medioevo, a cura di S. Tavano, Gorizia 2002, p. 95.
  15. ^ tra la fine del '300 fino alla prima metà del '600 Casigliano compare come Kasslach, Kasliach, Caslan o Kaslan in: "3 - Il territorio del feudo di Schwarzenegg", parte de "La signoria di Schwarzenegg, Un feudo goriziano sul Carso alle porte di Trieste", Ugo Cova, Del Bianco Editore
  16. ^ rielaborazione G.I.S. con i confini attuali e quelli del Josephinische Landesaufnahme (1763-1787), in Isonzo-Soča n.79/80 – Ottobre/Novembre 2008, pg. 18-22, “La Contea di Gorizia tra vecchi e nuovi confini”, Michele Di Bartolomeo
  17. ^ Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1910, su austriahungary.info. URL consultato il 3 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2014).
  18. ^ (DE) Allgemeines Verzeichnis der Ortsgemeinden und Ortschaften Österreichs nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. Dezember 1910, Wien, 1915, p. 157.
  19. ^ (DE) Vollständiges Ortschaften-Verzeichnis der im Reichsrathe vertretenen Königreiche und Länder nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. December 1880 (1880), Alfred Hölder k. k. Hof- und Universitäts-Buchhändler, 1882, p. 155.
  20. ^ I.R. Commissione centrale di Statistica, Repertorio speciale dei luoghi nel Litorale Austro-Illirico (PDF), collana Specialortsreperorien der im österreichischen Reichsräte vertretenen Königreiche und Länder, Alfred Hölder k. k. Hof- und Universitäts-Buchhändler, 1894, p. 59.
  21. ^ Variazioni amministrative del comune di Storie, su elesh.it.
  22. ^ Censimento della popolazione del Regno d'Italia (1 dicembre 1921) (PDF), 3 "Venezia Giulia", 1926, p. 49.
  23. ^ 2.34: Provincia di Trieste (PDF), in 8. Censimento generale della popolazione : 21 aprile 1936, 2: Province., 1937, p. 10.
  24. ^ (SL) Registro dei beni culturali sloveni, su geohub.gov.si.

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