Castello Scammacca
Il castello Scammacca, più noto come Castello Pennisi di Floristella, si trova in piazza Agostino Pennisi, ad Acireale.
Castello Scammacca | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Acireale |
Indirizzo | Piazza Agostino Pennisi, 11, 95024 Acireale CT |
Coordinate | 37°36′10″N 15°09′51″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1882 |
Stile | Neogotico |
Uso | Privato |
Piani | 3 |
Area calpestabile | 4000 m² |
Realizzazione | |
Architetto | Giuseppe Patricolo |
Proprietario | Famiglia Pennisi dei Baroni di Floristella |
Committente | Agostino Pennisi di Floristella |
L'edificio prende il nome dai vecchi proprietari terrieri dell'appezzamento viticolo su cui ancora oggi sorge: i baroni Scammacca.[1]
È illeggiadrito da merlature guelfe ed archi ogivali cari allo stile neogotico e all'ecletticismo siciliano del tempo. Al suo interno, oltre alle terrazze che permettono una vista dell'Etna, vi è un'elegante cappella con affreschi di Giuseppe Sciuti; all'esterno l'edificio è preceduto da un vasto giardino, oggi meno curato rispetto a com'era un tempo rigoglioso e pieno di alberi e fiori.[2]
Storia
modificaIl castello venne fatto edificare intorno alla fine del XIX secolo per volere del barone Agostino Pennisi di Floristella, su progetto dell'architetto palermitano Giuseppe Patricolo, come dimora di villeggiatura.[3]
La cappella, che occupa l'ultima ala del castello, venne ultimata alla fine del 1893 ma priva di affreschi;[4] successivamente dal 1905 al 1907 il pittore etneo Sciuti si occupò della loro realizzazione, rappresentando otto santi basandosi sui nomi della famiglia.
Divenne residenza tedesca intorno al 1939 (probabilmente in affitto, ma possibilmente senza retribuzione), venne usata come alloggio e a scopo di rappresentanza. Nei suoi ambienti vennero ospitati diversi personaggi noti dell’esercito tedesco, tra cui i generali Rommel e von Ribbentrop[5], oltre che numerosi spettacoli e concerti. In generale, i rapporti con la cittadinanza locale potevano dirsi buoni. La struttura fu curata in maniera efficiente e non ospitò macchinari né veicoli bellici fino all'effettivo scoppio della guerra.
Nel 1941, con l’arrivo della Luftwaffe sul territorio, la proprietà divenne sede del comando tedesco, una base di controllo radiofonico aereo e un’officina bellica (un magazzino vinicolo nelle campagne della proprietà fu adibito alla manutenzione e riparazione di aerei tedeschi). Probabilmente per questo motivo la zona fu più volte obiettivo di bombardamenti inglesi dal cielo e dal mare, che però lasciarono indenni il castello e lo stabilimento poiché la posizione del capannone (obbiettivo dei bombardamenti) era ignota e ben mimetizzata.
Il Castello Scammacca venne sgomberato poco prima dell’arrivo delle truppe inglesi, l’officina venne data alle fiamme insieme ad un deposito sotterraneo (un sottopasso che collegava la proprietà ai vecchi possedimenti degli Scammacca oltre i binari della Messina-Catania), ma il castello, fortunatamente, rimase intatto. Alcuni cittadini, tuttavia, fecero irruzione nell'edificio dopo lo sgombero, saccheggiando il rimanente e vandalizzando in parte la struttura, che comunque fino ad oggi si mantiene in buono stato anche dopo la morte di alcuni discendenti.[6]
Usi
modificaIl barone Agostino Pennisi Statella si propose di farne un centro culturale ove dar luogo a mostre ed eventi[7] che potessero anche mettere in risalto la sua collezione numismatica (oggi conservata a Siracusa).[8]
Al castello sono state girate alcune scene dei film Un bellissimo novembre, Il padrino (parte III) e Malizia.[9]
Galleria d'immagini
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L'ingresso del castello (portico a tre arcate) e parte del giardino antistante
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Vista dell'ingresso della tenuta da Piazza Agostino Pennisi
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Un dettaglio del tetto del Castello
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Il Castello Pennisi visto dall'esterno del giardino
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Vista da Via S. Girolamo, si notano le finestre bifore del primo piano
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Facciata vista lateralmente dal cortile interno; sullo sfondo la parte di diversa edificazione (con stile e materiali differenti)
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Facciata vista dal viale d'ingresso, si notano gli archi del portico
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la torre sud del castello lievemente coperta da alcuni rami
Note
modifica- ^ Maria Concetta Gravagno e Aldo Scaccianoce, Imago urbis. Acireale tra architettura e scenografia, Acireale, Galatea Editrice, 2004 [2004], SBN CFI0645443.
- ^ Maria Concetta Di Natale, Marco Rosario Nobile e Giovanni Travagliato, Pierfrancesco Palazzotto (PDF), in CHIAROMONTE Lusso, politica, guerra e devozione nella Sicilia del Trecento Un restauro verso il futuro, collana Artes, Consulenza storica: Patrizia Sardina, Palermo, Palermo University Press, 25 ottobre 2019, p. 154, ISBN 978-88-5509-108-4. URL consultato il 5 dicembre 2022 (archiviato il 5 dicembre 2022).
- ^ Castello Scammacca a Acireale, su virtualsicily.it. URL consultato il 18 novembre 2024 (archiviato il 5 dicembre 2022).
- ^ CAPPELLA CASTELLO SCAMMACCA - Affreschi Giuseppe Sciuti, su giuseppesciutipittore.wordpress.com. URL consultato il 18 novembre 2024 (archiviato il 21 dicembre 2022).
- ^ I tedeschi ad Acireale - intervista, su michelangelosicilia.webnode.com.
- ^ Scomparsa Lina Pennisi di Floristella, su vdj.it. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato il 25 dicembre 2019).
- ^ Esclusivo castello di fine '800 con parco privato, su Sotheby's International Realty. URL consultato il 21 dicembre 2022.
- ^ Pennisi di Floristella / Storia di una nobile famiglia di Acireale, su vdj.it.
- ^ Scene girate al Castello Scammacca, su cineprospettive.it. URL consultato il 18 novembre 2019 (archiviato il 14 agosto 2020).
Bibliografia
modifica- Maria Concetta Gravagno e Aldo Scaccianoce, Imago urbis: Acireale tra architettura e scenografia, Acireale, Galatea Editrice, 2004, SBN CFI0645443.
- E. Mauceri, S. Agati e Associazione siciliana pel Bene Economico, Il "Cicerone" per la Sicilia: Guida per la visita dei monumenti e dei luoghi pittoreschi della Sicilia, Palermo, Alberto Reber, 1907, p. 297. URL consultato l'8 aprile 2024.
- Giuseppe Contarino, Aldo Scaccianoce e Maria Concetta Gravagno, Carmelo e Salvatore Sciuto-Patti: archivi di architettura tra '800 e '900, a cura di Fulvia Caffo, Acireale, Assessorato dei beni culturali e dell'identità siciliana, Dipartimento dei beni culturali e dell'identità siciliana, 2015 [2014], ISBN 978-88-6164-318-5, SBN PAL0286047.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castello Scammacca
Collegamenti esterni
modifica- Castello Scammacca - Acireale, su vivasicilia.com.
- Castello Scammacca - Acireale, su visititaly.it.
- Castello Scammacca - Acireale, su pinterest.it.