Castello di Tattershall

Il castello di Tattershall è un castello ubicato a Tattershall, Lincolnshire, Inghilterra. Dal 1925 è sotto la tutela del National Trust.

La Great Tower del Castello di Tattershall con i tre ingressi separati

Il castello di Tattershall ha le sue origini in un castello in pietra o in un maniero fortificato costruito da Robert de Tattershall nel 1231.[1] Questo fu in gran parte ricostruito in mattoni e notevolmente ampliato da Ralph Cromwell, III barone Cromwell, tesoriere d'Inghilterra, tra il 1430 e il 1450.[1]

I castelli in mattoni sono meno comuni in Inghilterra rispetto alle costruzioni in pietra o terra e legno; quando il mattone veniva scelto come materiale da costruzione, spesso era per il suo fascino estetico o perché era di moda. La tendenza all'uso dei mattoni è stata introdotta dai tessitori fiamminghi. C'era molta pietra disponibile nei dintorni, ma Cromwell scelse di usare i mattoni.[2] Circa 700.000 mattoni furono usati per costruire il castello, che è stato descritto come "il miglior esempio di costruzione medievale in mattoni in Inghilterra".[2]

Del castello di Lord Cromwell rimangono la Great Tower alta 40 metri[3] e il fossato. Si ritiene che un tempo le tre sale di rappresentanza del castello fossero splendidamente allestite e riscaldate da immensi camini gotici con comignoli decorati e arazzi. Il castello è descritto come una delle prime residenze di campagna mascherate da fortezza.[2] Cromwell morì nel 1456 e il castello fu inizialmente ereditato da sua nipote, Joan Bouchier, ma venne confiscato dalla Corona dopo la morte del di lei marito e rimase di proprietà reale dal regno di Edoardo IV al regno di Enrico VIII.[3] Il castello di Tattershall fu recuperato nel 1560 da Sir Henry Sidney, che lo vendette a Lord Clinton, in seguito conte di Lincoln, e rimase ai conti di Lincoln fino al 1693,[1] Passò quindi ai Fortesques,[1] ma poi cadde in abbandono.

Fu messo in vendita nel 1910. Il suo tesoro più grande, gli enormi camini medievali, era ancora intatto. Quando un americano li comprò, furono smontati e imballati per la spedizione. Lord Curzon di Kedleston intervenne all'ultimo momento per acquistare il castello con la determinazione di riavere i caminetti. Dopo una caccia a livello nazionale, furono ritrovati a Londra e restituiti.[4] Lord Curzon intraprese i restauri del castello tra il 1911 e il 1914.[1][2] Fu donato al National Trust alla sua morte, nel 1925,[1] e rimane oggi uno dei tre più importanti castelli in mattoni quattrocenteschi nel Regno Unito.[3]

L'esperienza di Tattershall portò Lord Curzon a spingere per una legge sulla protezione del patrimonio in Gran Bretagna; questo provvedimento fu emanato come Legge sul consolidamento e l'emendamento dei monumenti antichi nel 1913.

Progetto

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La pianta del castello è grosso modo rettangolare; è delimitato da un fossato interno circondato da un fossato esterno.[1] Il recinto interno, o Ward, era quello del castello originale del XIII secolo e l'ingresso originale era sul lato nord verso l'estremità ovest.[1]

Il cortile esterno, compreso tra il fossato esterno e quello interno, ospitava le stalle.[1] Il cortile intermedio, a cui originariamente si accedeva tramite un ponte dal quartiere esterno, ospitava un corpo di guardia. Oggi l'accesso al castello avviene tramite questo cortile intermedio.[1] Il fossato Interno racchiude il cortile Interno, dove erano situate la Great Tower e le cucine (ora demolite).[1]

La Great Tower

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Interno del castello di Tattershall

La torre è alta circa 20 metri. Ci sono ingressi separati al seminterrato, al piano terra (salone) e alla scala a chiocciola che porta ai piani superiori della torre. Ciò suggerisce che il seminterrato e il piano terra fossero destinati ad alloggi comuni, mentre le tre grandi stanze superiori fossero una suite privata indipendente. Il progetto era estremamente semplice, con quattro piani, leggermente più ampi a ogni livello mediante riduzione dello spessore delle pareti.[1] I camini indicano che le stanze non erano destinate ad essere suddivise, ma erano mantenute come un'unica grande stanza a ogni livello. Una delle quattro torrette angolari contiene la scala, ma le altre tre fornivano stanze di alloggio aggiuntive ad ogni livello.[1]

Il seminterrato veniva utilizzato per conservare spezie e altri oggetti da cucina. Si ritiene che durante la guerra civile inglese fu utilizzato come prigione.[1]

Il piano terra era il salone ed era qui che gli inquilini locali venivano a pagare l'affitto.[3] Oggi il salone è autorizzato a celebrare matrimoni civili per un massimo di 90 invitati.[5]

Il primo piano della suite privata era la sala, che sarebbe stata utilizzata per intrattenere gli ospiti.[3]

Il secondo piano era la sala delle udienze, e qui sarebbero stati ammessi solo gli ospiti più importanti. Un corridoio con volta in mattoni conduceva a una piccola sala d'attesa, prima della grande Sala delle udienze, che oggi ospita gli arazzi fiamminghi acquistati da Lord Curzon.[3]

Il terzo piano sarebbe stato la Camera Privata, dove il Signore si sarebbe ritirato per la notte.[1]

Sopra questi ci sono la galleria del tetto e le merlature, che offrono una bella vista sul paesaggio del Lincolnshire, fino a Boston a sud e Lincoln a nord.[1] Non è oggi possibile accedere alle torrette.[1]

Le fondamenta in mattoni a sud della grande torre, sporgenti nel fossato, segnano il sito delle cucine quattrocentesche.[1]

Oggi, il vecchio corpo di guardia (circa 100 metri a nord-est della torre) ospita il negozio di articoli da regalo, e i giardini ospitano numerosi pavoni.[5]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r M. W. Thompson, Tattershall Castle Guide, The National Trust, 1974.
  2. ^ a b c d Adrian Pettifer, English Castles: A Guide by Counties, Boydell & Brewer, 2002, pp. 145–7.
  3. ^ a b c d e f A brief history, su nationaltrust.org.uk. URL consultato il 22 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2011).
  4. ^ (EN) The man who demolished Shakespeare's house, su bbc.com.
  5. ^ a b (EN) Tattershall Castle - Licensed venues for civil ceremonies, su lincolnshire.gov.uk. URL consultato il 22 maggio 2011.

Bibliografia

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  • Philip Dixon e Beryl Lott, The courtyard and the tower: contexts and symbols in the development of late medieval great houses, in Liddiard (a cura di), Late Medieval Castles, Woodbridge, The Boydell Press, 2016, pp. 61–78, ISBN 978-1-78327-033-0.
  • Stephen Friar, The Sutton Companion to Castles, Stroud, Sutton Publishing, 2003, ISBN 978-0-7509-3994-2.

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