Catone Sacco
Catone Sacco, detto anche Catone da Pavia, latinizzato come Cato Saccus o Sachus (Pavia, 1394/1397 – Pavia, aprile 1463), è stato un giurista italiano del XV secolo.[1]
Biografia
modificaNacque tra il 1394 e il 1397 a Pavia, da una importante famiglia che era coinvolta nel governo della città.[1]
Studiò diritto presso la locale università, conseguendo il dottorato in civilistica ed entrando nel collegio dei dottori giuristi nel 1418. Dal 1417-18 insegnò stabilmente presso la sua università fino all'anno della morte,[1] interrompendo l'attività accademica tra il 1422 e il 1424 quando fu vicario del podestà di Verona.
Morì nel 1463 e fu sepolto a Pavia in una cappella della chiesa di Santa Maria del Carmine;[1] dopo il 1786 la sua lapide fu spostata nei portici della sede dell'Università[2]. In base alle sue volontà testamentarie, la sua dimora (Casa Sacco) fu trasmormata in un collegio per i poveri studenti oltramontani che frequentavano l'università.
Opere
modifica- (LA) Artificialis memoriae ars, Milano, Simone Magnago, 1480.
Manoscritti
modifica- Tractatus de praescriptionibus, XV secolo, Kalocsa, Főszékesegyházi Könyvtár, Kézirat, ms. 407.
- Lectura Digesti novi, XV secolo, Saint-Omer, Bibliothèque de l'agglomération de Saint-Omer, Fonds manuscrits, Ms. 482.
- Lectura Codicis, pars I, XV secolo, Stuttgart, Württembergische Landesbibliothek Stuttgart, Hofbibliothek, HB.VI.127.
- Tractatus de ultimis voluntatibus, pars I et II, Francisco Sfortia dicatus, XV secolo, Paris, Bibliothèque Nationale de France, Fonds latin, Lat. 4589.
Note
modificaBibliografia
modifica- Paolo Rosso, SACCO, Catone, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 89, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017.
- Paolo Rosso, Catone Sacco e l'Umanesimo lombardo. Notizie e documenti, in Bollettino della Società Pavese di Storia Patria, n. 52, 2000, ISSN 2239-2254 .
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Catone Sacco
Collegamenti esterni
modifica- (DE) Catone Sacco, su ALCUIN, Università di Ratisbona.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17614929 · ISNI (EN) 0000 0000 3761 8198 · BAV 495/368343 · CERL cnp00287195 · LCCN (EN) n2002045504 · GND (DE) 102426058 |
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