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Il catrame vegetale è un liquido viscoso di colore bruno nerastro, con un odore pungente, ottenuto per distillazione a secco del legno di alberi come betulla, faggio e pino. Il catrame di Norvegia, derivato dalla distillazione dei pini norvegesi, è considerato il più pregiato. A differenza del catrame di carbon fossile, che contiene prevalentemente idrocarburi aromatici, il catrame vegetale è povero di questi, ma ricco di composti fenolici come cresoli e guaiacolo. La composizione varia in base al tipo di legno, con ogni varietà che presenta una prevalenza di specifici composti chimici.[1]

Utilizzo

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Farmaci

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Il catrame vegetale per uso farmaceutico si ottiene dalla distillazione secca del legno di alberi, producendo un liquido viscoso di colore bruno dal forte odore. In dermatologia, i farmaci a base di catrame vegetale, spesso combinati con acido salicilico, sono utilizzati per le loro proprietà cheratoplastiche, antibatteriche e disinfettanti.[2][3]

Dermatologia

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Il catrame vegetale è ampiamente utilizzato in dermatologia per le sue proprietà disinfettanti, antimicrobiche e cheratoplastiche. Durante la distillazione secca, i composti a basso peso molecolare, come i fenoli, vengono ridotti, ma l'alta concentrazione di composti guaiacolofenolici in alcune varianti, come conifere, betulle e faggio, può rendere necessario un'ulteriore distillazione per evitare effetti aggressivi sulle strutture biologiche.[4]

Proprietà

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Il catrame è un prodotto con diverse proprietà terapeutiche, tra cui cheratoplastiche, che favoriscono il rinnovo e la regolarizzazione del ricambio cellulare epidermico, riducendo la desquamazione. Ha anche un’azione antipruriginosa, che aiuta ad alleviare il prurito, e antisettica, grazie alla presenza di composti fenolici che combattono batteri e microrganismi. Inoltre, è anti-irritativo, utile per lenire infiammazioni della pelle, ed è efficace nel trattamento di patologie cutanee come dermatite seborroica, psoriasi e altre condizioni croniche.[5]

Produzione

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Il catrame vegetale è un prodotto ottenuto dalla distillazione a secco della corteccia di alcune conifere, in particolare Pinus silvestris (pino silvestre) e Larix siberica (larice siberiano). Il processo di distillazione a secco, noto anche come pirolisi, comporta il riscaldamento della corteccia in assenza di ossigeno, il che fa evaporare i componenti volatili che, raffreddandosi, si condensano in un liquido viscoso di colore bruno-nerastro.[6] Questo liquido, ricco di composti fenolici e terpenici, è il catrame vegetale.[7]

Voci correlate

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  1. ^ catrame su Enciclopedia, su sapere.it.
  2. ^ Dr Marco Ternelli, Farmaci con Catrame Vegetale e Catrame Minerale, su Farmagalenica, 27 aprile 2015. URL consultato il 21 novembre 2024.
  3. ^ Dr Marco Ternelli, Farmaci con Catrame Vegetale e Catrame Minerale, su Farmagalenica, 27 aprile 2015. URL consultato il 21 novembre 2024.
  4. ^ Come si usa il catrame vegetale?, su areasosta.com. URL consultato il 21 novembre 2024.
  5. ^ Catrame - Catrame vegetale e Catrame Minerale, su www.my-personaltrainer.it. URL consultato il 21 novembre 2024.
  6. ^ Che differenza c'è tra catrame e bitume?, su www.tellaroitaly.com. URL consultato il 21 novembre 2024.
  7. ^ Dai boschi di pini il catrame vegetale per trattare la psoriasi | Farmacista33, su www.farmacista33.it. URL consultato il 21 novembre 2024.