Cedella Booker
Cedella Booker (Rhoden Hall, 23 luglio 1926 – Miami, 8 aprile 2008) è stata una cantautrice e scrittrice giamaicana, nota anche per essere stata la madre di Bob Marley.
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Biografia
modificaInfanzia e formazione
modificaNacque con il nome di Cedella Malcolm, detta da tutti "Ciddy" e successivamente "Mama Marley",[1] nella parrocchia di Saint Ann da Omeriah Malcolm, un magistrato di primo piano e proprietario terriero, e da Alberta Whilby. Suo nonno paterno era Robert "Uncle Day" Malcolm, discendente degli Akan, primi schiavi neri della storia, che tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo vennero deportati dagli spagnoli dal Ghana al Sudamerica per lavorare nelle piantagioni.[2]
Cedella crebbe perciò in una famiglia benestante, fatto molto raro all'epoca in Giamaica, specialmente per i neri. Grazie all'agiatezza della sua famiglia, Cedella poté ricevere un'ottima istruzione per l'epoca, e durante l'adolescenza sviluppò una grande passione per la scrittura e soprattutto per la musica. Fu in questo stesso periodo che Cedella si convertì al neonato rastafarianesimo, che avrebbe poi trasmesso ai suoi figli.
Primo matrimonio e nascita di Bob
modificaNel 1945, all'età di 18 anni, sposò Norval Sinclair Marley, un giamaicano bianco di discendenza inglese, e più vecchio di lei di 43 anni. Tra l'altro il matrimonio, essendo interraziale, venne fin da subito contestato dalla famiglia di lui, che arrivò a diseredare per sempre il figlio.[3]
Quando Cedella rimase incinta di Bob, suo marito decise di lasciarla per motivi famigliari e lavorativi. Se all'inizio Norval manteneva economicamente la moglie e il figlio inviando soldi senza però venirli mai a trovare, nel 1944 abbandonò definitivamente Cedella per recarsi a Kingston. Così Cedella si ritrovò a crescere suo figlio completamente da sola. Il piccolo Bob aveva dieci anni quando suo padre morì per un attacco di cuore nel 1955, all'età di 70 anni.[4]
Dopo la morte del marito, Cedella e Bob si trasferirono a Trenchtown, il quartiere più povero e pericoloso di Kingston.[5] Questo era l'unico posto in cui la donna poteva permettersi di vivere in quel momento.[6]
Gli anni successivi
modificaMentre viveva a Trenchtown, Cedella Booker intrecciò una relazione con Taddeus Livingston, padre di Bunny Wailer, che nel 1963 avrebbe formato il trio storico dei Wailers con Bob Marley e Peter Tosh. Dalla relazione di Cedella e Taddeus nacque una figlia, Claudette Pearl.[7]
Tre anni dopo, Cedella conobbe e si sposò con Edward Booker, un funzionario statale americano, e con lui risiedette nel Delaware, dove diede alla luce altri due figli, Richard e Anthony. Intanto Bob Marley diede alla sua ultima figlia il nome di sua madre, Cedella appunto. Cedella visse felicemente con il marito fino alla morte di lui, avvenuta nel 1976. A quel punto, Cedella si trasferì nuovamente in Florida, a Miami, dove nel 1981 ci fu il funerale del suo amato figlio Bob Marley, morto a 36 anni di tumore al cervello.[8]
Nel 1990 Cedella vide morire anche un altro suo figlio, Anthony, appena 19enne, ucciso dopo essere stato pestato dalla polizia.[9]
Cedella visse a Miami per tutto il resto della sua vita.
Carriera musicale e letteraria
modificaNegli anni della vecchiaia, Cedella si dedicò alla scrittura, sua grande passione, scrivendo due autobiografie sulle vicende sue e della sua famiglia, in particolare del figlio Bob. In particolare ne scrisse due: Bob Marley: An Intimate Portrait by His Mother, pubblicata nel 1997, e Bob Marley, My Son, nel 2003.[10]
Cedella nella sua vita coltivò un'altra sua grande passione: la musica, attraverso la quale ella voleva mostrare l'amore per la sua Giamaica. Infatti, negli eventi pubblici era solita cantare canzoni folk e spiritual tradizionali giamaicani.
In merito al suo inizio tardivo di una carriera musicale, dichiarò:[11]
«Non pensavo nemmeno di cantare per un grande pubblico, ma quando Bob mi ha detto "Mamma, tu hai molto talento e voglio che lo mostri al mondo: voglio che tu faccia un album gospel" mi sono finalmente convinta. Abbiamo iniziato a lavorarci prima che se ne andasse. Poi, dopo che Bob è morto, i Wailers mi hanno sostenuta e ho lasciato che il sogno diventasse realtà perché volevo davvero, davvero farlo per lui: sarebbe stato un po' come coronare il sogno di entrambi.»
Lo stesso Bob Marley disse che, nonostante fosse stato lui a consigliare alla madre di mostrare il proprio talento incidendo un suo disco, fu l'influenza culturale e musicale che sua madre ebbe su di lui a spingerlo a cantare e a diffondere nel mondo la cultura giamaicana.[12]
Nel 1993, Cedella ideò il 9 Mile Music Festival, evento musicale reggae, R&B e soul di grande successo che si tiene ogni anno a Miami, e che mira a mantenere vivo il messaggio di pace, amore e unità di Bob Marleyː[13] non per niente lo slogan del festival è "one love". La tradizione del festival vuole che i partecipanti portino cibo in scatola che viene raccolto e successivamente donato per aiutare i bisognosi nell'area di Miami tramite varie associazioni di beneficenza locali.[14][15]
Morte e sepoltura
modificaCedella Booker morì nel sonno l'8 aprile 2008, all'età di 81 anni,[16] e venne successivamente sepolta a Nine Miles, in un mausoleo rastafariano eretto accanto a quello di suo figlio Bob e alla casa di famiglia.[17]
Opere
modifica- Bob Marley: An Intimate Portrait by His Mother, pubblicato nel 1997 da Penguin Books Ltd (UK), ISBN 978-0-14-025814-1
- Bob Marley, My Son, pubblicato nel 2003 da Taylor Trade Publishing, ISBN 978-0-87833-298-4
Discografia
modifica- Awake Zion
- Smilin' Island of Song.
Note
modifica- ^ Mama Marley: Bob un figlio speciale - DolceVita, su dolcevitaonline.it, 15 maggio 2013. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ PressReader.com - Giornali da tutto il mondo, su www.pressreader.com. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ Giacomo Aricò, Bob Marley, il bambino senza padre diventato profeta: dalla scelta Rasta alla musica reggae come arma per la pace, su Vogue Italia, 23 febbraio 2024. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ Kathleen Johnston, 18 cose che devi sapere su Bob Marley per poterne apprezzare appieno la musica e l'eredità, su GQ Italia, 11 maggio 2021. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ *, Bob Marley, dal reggae alla leggenda, su FormulaPassion.it, 6 febbraio 2020. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ Bob Marley: story: Bob Marley, su web.archive.org, 20 aprile 2009. URL consultato il 30 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2009).
- ^ (EN) Fred Zindi, In the Groove: The trials and tribulations of Bob Marley's mother, su Southern Eye. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ (EN) How Did Bob Marley Die? The Details Behind His Final Years and 1981 Death, su People.com. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ (EN) L. A. Times Archives, Bob Marley's Brother Dies in Shoot-Out with Police, su Los Angeles Times, 20 febbraio 1990. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ Cedella Marley The Archive of Contemporary Music e Anthony C. Winkler, Bob Marley, my son, Lanham, Md. : Taylor Trade Pub., 2003, ISBN 978-0-87833-298-4. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ (EN) All About Bob Marley's Parents, Cedella Booker and Norval Marley, su People.com. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ (EN) Discovering The Life And Legacy Of Cedella Booker, su Adapting Change, 23 dicembre 2024. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ (EN) reggaeville, 9Mile Music Festival 2012 - reggaeville.com, su www.reggaeville.com. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ (EN) 9 Mile Music Festival – Historic Virginia Key Beach Park, su virginiakeybeachpark.net. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ (EN) Elvis Anderson, 9 Mile Music Festival Would Have Made Bob Marley Proud, su Miami New Times. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ (EN) HOWARD CAMPBELL, Bob Marley's mother, Cedella Booker, dies in Miami at 81, su New Bedford Standard-Times. URL consultato il 30 dicembre 2024.
- ^ (EN) 9 Mile Reggae Land - Bob Marley Mausoleum in Jamaica, su 9 Mile - Reggae Land - Bob Marley. URL consultato il 30 dicembre 2024.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cedella Booker
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Cedella Booker, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Cedella Booker, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Cedella Booker, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Cedella Booker, su AllMovie, All Media Network.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 36127336 · ISNI (EN) 0000 0001 1620 2123 · Europeana agent/base/82002 · LCCN (EN) n93056312 · BNE (ES) XX4675894 (data) · BNF (FR) cb16982701z (data) · J9U (EN, HE) 987007327308805171 |
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