Cenacolo di Fuligno
Il Cenacolo di Fuligno è un museo di Firenze, dedicato alla grande Ultima cena di Pietro Perugino, nel refettorio dell'ex-monastero di Sant'Onofrio, detto anche delle monache di Foligno.
Cenacolo di Fuligno | |
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L'ingresso | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Firenze |
Indirizzo | Via Faenza 42 |
Coordinate | 43°46′38.18″N 11°15′04.77″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte |
Istituzione | 1855 |
Gestione | Ministero per i beni e le attività culturali - Direzione regionale Musei della Toscana |
Direttore | Angelo Tartuferi |
Visitatori | 14 586 (2015)[1] |
Sito web | |
Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Storia
modificaEra chiamato di Fuligno dal nome delle monache francescane provenienti dall'Umbria che lo occuparono a partire dal 1419, mentre in precedenza (1316) aveva accolto un gruppo di monache agostiniane. Ristrutturato e abbellito nel Quattrocento con alcuni affreschi di Bicci di Lorenzo (1429), con le nobili religiose suor Onofria de' Conti d'Abruzzo e suor Giovanna di Onofrio degli Onofri che diedero grande slancio al monastero, nel quale entrarono anche molte nobildonne fiorentine. Qualche decennio dopo, sovvenzionarono il complesso claustrale Lorenzo de' Medici e la famiglia Lapaccini: risale a quel periodo, in particolare verso il 1480-1485 circa, la presenza della scuola del Perugino per decorare gli ambienti delle religiose.
Fu soppresso nel 1800 e adibito ad educatorio femminile.
Il museo del Cenacolo
modificaIl Museo del cenacolo di Fuligno è composto essenzialmente da tre ambienti: un atrio di ingresso, il vasto refettorio e una sala ad esso attigua alla fine del percorso.
Nel refettorio è l'Ultima cena, affrescata nell'ultimo decennio del Quattrocento da Pietro Perugino e bottega, scoperta solo al momento della soppressione. Nell'entusiasmo generale, il grande affresco era stato inizialmente attribuito a Raffaello.
Sempre nel refettorio, è stata allestita tra 2008 e 2009 una piccola raccolta di dipinti e sculture di fine XV-inizio XVI secolo, tra cui un altro dipinto del Perugino (Crocifissione e santi, dall'altare della chiesa di Sant'Onofrio) e altre opere della sua scuola. Tra le opere più interessanti un nucleo di opere di Lorenzo di Credi, del Franciabigio, una Madonna col Bambino fra i santi Francesco e Maddalena di Ridolfo del Ghirlandaio recante la data 1503 e proveniente dalla Compagnia del Santissimo Sacramento e della Santissima Annunziata annessa alla chiesa di Sant'Andrea a Mosciano, un San Sebastiano frammentario riferibile a Silvestro dell'Aquila, un Crocifisso attribuito a Benedetto da Maiano[2].
Nell'ultima sala, assieme ad alcuni affreschi staccati provenienti da tabernacoli viari e legati alla scuola del Perugino, si trovano alcuni reperti etruschi ed egizi, in deposito dal Museo archeologico nazionale che proprio qui ebbe la sua prima sede.
La chiesa di Sant'Onofrio
modificaLa chiesa annessa dedicata a Sant'Onofrio, destinata ad eventi, è ad aula unica e presenta una volta affrescata da Filippo Maria Galletti e due altari laterali: uno conserva una tela di Giovanni Nigetti con La Vergine porge il Bambino a San Francesco.[3]
L'Educatorio
modificaL'educandato ottocentesco, attualmente sede del Centro servizi e formazione di Montedomini, si presenta all'esterno con una semplice facciata sulla quale è stato collocato il tabernacolo di Giovanni da San Giovanni raffigurante la Madonna col Bambino e santi, già sul muro del soppresso convento di Sant'Antonio di via Cennini. L'istituto comprende una chiesa dedicata alla Santissima Concezione, al cui altare è una tavola con Cristo Crocifisso tra la Madonna e San Giovanni Evangelista, opera giovanile di Alessandro Allori, del 1550 - 1555 circa.[4]
Altre immagini
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Il chiostro
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Sala affrescata
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L'interno della chiesa di Sant'Onofrio
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Filippo Maria Galletti, L'Eterno benedicente
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Filippo Maria Galletti, La Madonna coi Ss. Francesco, Onofrio, Antonio da Padova e le Sante monache
Note
modifica- ^ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Visitatori e introiti dei musei
- ^ Annamaria Bernacchioni, Madonna col Bambino fra i Santi francesco e Maddalena, in Ghirlandaio. Una famiglia di pittori del Rinascimento tra Firenze e Scandicci, catalogo della mostra, Firenze, 2010, p. 104.
- ^ Alessandro Nesi, Pippo Sciamerone: pittore, attore, affiliato alla corte medicea e padre di Francesco Furini, in "Medicea", n. 12, dicembre 2012, pag. 30.
- ^ Alessandro Cherubini, Alessandro Allori, Cristo crocifisso tra la Madonna e San Giovanni Evangelista, in Bronzino pittore e poeta alla corte dei Medici, catalogo di mostra a cura di C. Falciani, A. Natali, Firenze, 2010, pp. 330 - 331.
Bibliografia
modifica- Luisa Vertova, I cenacoli fiorentini, Torino, ERI, 1965.
- C. Acidini Luchinat e R. C. Proto Pisani (a cura di), La tradizione fiorentina dei Cenacoli, Calenzano (Fi), Scala, 1997, pp. 152 - 156.
- R. C. Proto Pisani, Perugino a Firenze. Qualità e fortuna di uno stile, catalogo della mostra, Firenze, Cenacolo di Fuligno, 8 settembre 2005 - 8 gennaio 2006, Firenze, Pagliai Polistampa, 2005.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cenacolo di Fuligno
Collegamenti esterni
modifica- Fonte: I Luoghi della Fede a cura della Regione Toscana, su web.rete.toscana.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 148754874 · ISNI (EN) 0000 0001 2227 0253 · LCCN (EN) no2005110934 · GND (DE) 10130118-2 |
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