Centelles (famiglia)

famiglia nobile spagnola

I Centelles, Centeglies, Centellas, Cantalles[2], Cintillis[2] o Centelly[1] sono una famiglia nobile catalana di stirpe ducale[1][3][4][5] che ebbe diramazioni, oggi quasi estinte, in Sicilia. I Centelles (divenuti poi Centelli, Centella, o Santiglia in lingua sicula) giunsero in Sicilia successivamente ai moti dei famosi Vespri Siciliani, assieme ad altre due iniziali casate i Carafa ed i Sorianos (divenuti poi in Sicilia Suriano), tutte imparentate con la casa reale d'Aragona. Fu infatti Pietro III d'Aragona a conferire a ciascuna casata il "penzones", ossia il Drappo Reale raffigurante l'Arma di battaglia del sovrano e nel capo destro dello stendardo l'Arma accollata della Casata inviata in Sicilia in soccorso della popolazione e per difendere le pretese del re d'Aragona sul trono di Trinacria.

Centelles
Fusato d’oro e di rosso[1].
TitoliConte di Collesano
Conte di Gagliano

I Centelles hanno come capostipite Cataldo di Craon[1][3][4][5][6], uno dei nove cavalieri franchi che accompagnò Carlo Magno nella liberazione dal dominio arabo della Catalogna[2]; apparteneva inoltre al casato dei duchi di Borgogna[1][3][4][5]. Fu signore di Centelles, dal quale feudo trasse il cognome[3][5].

Un Bernardo Centeglies fu cortigiano di Martino I di Sicilia; un Gilberto Centelles fu viceré di Sicilia e di Valencia per Alfonso V d'Aragona, per il matrimonio con Costanza Ventimiglia Moncada, figlia di Antonio, ebbe il titolo di conte di Collesano; un Giuliano fu strategoto di Messina; un Almerico fu pretore di Palermo; un Giuseppe Centelles fu viceré di Sicilia per Ferdinando II di Aragona; molto importante storicamente fu Antonio Centelles, conte di Collesano, marchese di Cotrone e conte di Catanzaro e Belcastro, protagonista tra il 1437 e il 1465 della vita politica del Regno di Napoli.

Complessivamente la famiglia possedette tre marchesati, un ducato, sette contee e trentanove baronie[1]; contrasse parentele, tra le altre, con i Del Balzo, i Cardona, i Moncada, i Ruffo, i Ventimiglia e gli Zuniga[4]; fu aggregata al seggio di Nilo dei sedili di Napoli.

  1. ^ a b c d e f Giovanni Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti volume I pagina 276, Arnaldo Forni, ristampa anastatica, 2011.
    «Centelly o Centeglies di Sicilia: Originaria di Spagna, ebbe a capostipite Cataldo di Craon signore di Centelly nel 792, discendente dai duchi di Borgogna»
  2. ^ a b c E. Putzulu, Bernardo de Centelles (Centellas, Cintillis), Dizionario biografico degli italiani, su treccani.it, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani. URL consultato il 2 novembre 2011.
    «[...] nacque verosimilmente a Valenza intorno al 1380, da famiglia valenzana di antichissima ascendenza catalana, le cui origini si facevano miticamente risalire a uno dei nove cavalieri franchi che, dopo aver preso parte alla guerra di liberazione della Catalogna dagli Arabi, si erano stabiliti, alla fine del sec. VIII in quella regione»
  3. ^ a b c d Vincenzo Palizzolo Gravina, Il blasone in Sicilia: ossia, Raccolta araldica pagina 143 (TXT), Visconti & Huber, 1875.
    «Inveges e Mugnos ritengono esser questa un'illustre ed antica famiglia spagnuola, proveniente da un certo Cataldo di Craon de' duchi di Borgogna ai servigi di Carlomagno nell'acquisto di Catalogna; per lochè in compenso la villa di Centeglies si ebbe, e di là il cognome»
  4. ^ a b c d Berardo Candida-Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia volume I pagina 200, Arnaldo Forni, ristampa anastatica, 1995.
    «Questa famiglia fu originaria nella Spagna da Cataldo di Craon, signore di Centelles nell'anno 792. Era Cataldo della casa dei duchi di Borgogna»
  5. '^ a b c d Filadefo Mugnos, Teatro genologico delle famiglie del regno di Sicilia volume I pagine 265-266, Arnaldo Forni, ristampa anastatica, 2007.
    «[...] fu ivi il suo progenitore don Cataldo di Craon dei chiarissimi duchi di Borgogna e venne ai servigi dell'imperatore Carlo Magno nell'acquisto di Catalogna, ed ivi per il suo valore acquistò la villa di Centeglies, donde egli con i suoi posteri prese il cognome, chiarisce ciò un privilegio conservato originariamente in Barcellona riferito dal maestro Battitta Agnes nellApologia dei cavalieri del regno di Valenza che recita [...]»
  6. ^ V.v.A.a., Communicaciones Y Conclusiones Del Iii Congreso Internacional de Genealogia Y Heraldica pagina 521, Ediciones Hidalguia, 1955.
    «I Centelles discendenti da Cataldo di Craon»

Bibliografia

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  • Mango di Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia, A. Reber Editore, 1912
  • Vincenzo Palizzolo Gravina, Il blasone in Sicilia: ossia, Raccolta araldica, Visconti & Huber Editore, 1875
  • Filadelfo Mugnos, Teatro genologico delle famiglie del regno di Sicilia volume I pagine 265-267, Arnaldo Forni Editore, ristampa anastatica, 2007
  • Francesco Maria Emanuele e Gaetani di Villabianca, Della Sicilia nobile, 1754
  • Giovanni Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti volume I pagina 276, Arnaldo Forni Editore, ristampa anastatica, 2011
  • Berardo Candida-Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia volume I pagine 200-201, Arnaldo Forni Editore, ristampa anastatica, 1995
  • Carlo De Lellis, Discorso delle Famiglie Nobili del Regno di Napoli, Terza Parte pagina 5., 1671

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