Cephalerpeton ventriarmatum
Cephalerpeton ventriarmatum Moodie, 1912 è un rettile estinto, appartenente ai protorotirididi. Visse nel Carbonifero superiore (Pennsylvaniano, circa 305 - 307 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica (Illinois).
Cephalerpeton ventriarmatum | |
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Ricostruzione dello scheletro di Cephalerpeton ventriarmatum | |
Stato di conservazione | |
Fossile Periodo di fossilizzazione: Carbonifero | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Reptilia |
(clade) | Eureptilia |
(clade) | Romeriida |
Ordine | Incertae sedis |
Famiglia | Protorothyrididae |
Genere | Cephalerpeton Moodie, 1912 |
Specie | C. ventriarmatum |
Nomenclatura binomiale | |
Cephalerpeton ventriarmatum Moodie, 1912 |
Descrizione
modificaQuesto animale è noto grazie a uno scheletro parziale, sufficiente tuttavia a permettere una ricostruzione. Doveva essere un animale simile a una lucertola, dalla lunghezza di circa 20 - 30 centimetri. Il cranio era dotato di grandi orbite e lunghi e robusti denti mascellari. L'incisura otica era molto ridotta, e l'osso squamoso possedeva un margine posteriore quasi verticale. La mandibola era concava dorsalmente, per permettere agli enormi denti mascellari di affiancare la mandibola quando la bocca era chiusa. Vi era una singola fila di denti sullo pterigoide.
Le vertebre cervicali erano allungate ed erano due in più rispetto a quelle dei rettiliomorfi primitivi come Gephyrostegus. Scapola e coracoide non erano fusi, ed erano alti quanto le spine neurali. Le zampe anteriori erano allungate, con un omero a forma di clessidra.
Classificazione
modificaCephalerpeton ventriarmatum è stato descritto per la prima volta nel 1912 da R.L. Moodie, sulla base di un esemplare incompleto proveniente dalla località di Mazon Creek, nella formazione Carbondale.
Inizialmente venne attribuito agli anfibi anfibamidi, e successivamente venne ascritto agli anfibi microsauri (Gregory, 1948). Solo nel 1972 vennero riscontrate affinità rettiliane (Carroll e Baird, 1972) e venne considerato un rappresentante dei protorotirididi, un gruppo di rettili tipici del Carbonifero affini ai diapsidi. Attualmente Cephalerpeton è considerato strettamente imparentato con Protorothyris e Anthracodromeus, altri due protorotirididi evoluti.
Bibliografia
modifica- R. L. Moodie. 1912. The Pennsylvanic Amphibia of the Mazon Creek, Illinois, Shales. Kansas University Science Bulletin 6(2):232-259
- R. L. Moodie. 1916. The Coal Measures Amphibia of North America. Carnegie Institution of Washington Publication 238:1-222
- J. T. Gregory. 1948. The structure of Cephalerpeton and affinities of the Microsauria. American Journal of Science, 246:550-568 doi:10.2475/ajs.246.9.550
- R. L. Carroll and D. Baird. 1972. Carboniferous Stem-Reptiles of the Family Romeriidae. Bulletin of the Museum of Comparative Zoology 143(5):321-363
- Müller, J.; and Reisz, R. R. (2006). "The phylogeny of early eureptiles: comparing parsimony and Bayesian approaches in the investigation of a basal fossil clade". Systematic Biology 55 (3): 503–511.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Cephalerpeton ventriarmatum, su Fossilworks.org.