Ceratostigma
Ceratostigma Bunge, 1833 è un genere di piante appartenente alla famiglia Plumbaginaceae, native delle regioni temperate e tropicali di Asia e Africa.[1]
Descrizione
modificaIl genere comprende specie erbacee, suffruticose o arbustive.[2]
Foglie
modificaLe foglie hanno una disposizione spirale, sono semplici e lunghe fino a 9 cm. I margini generalmente sono pelosi. Alcune specie sono sempreverdi, altre sono decidue.
Fiori
modificaI fiori sono portati da infiorescenze compatte ed ognuno di essi ha una corolla pentalobata. Il colore varia dal blu-scuro al rosso-porpora.
Frutti
modificaI frutti sono costituiti da una piccola capsula che porta un solo seme.
Distribuzione e habitat
modificaIl genere è presente nell'Africa orientale (Eritrea, Etiopia, Somalia, Kenya e Sudan) e nell'Asia orientale (Nepal, Tibet Himalaya, Birmania, Cina e Thailandia).[1]
Tassonomia
modificaAl genere Ceratostigma appartengono 7 specie:[1]
- Ceratostigma abyssinicum (Hochst.) Asch.
- Ceratostigma asperrimum Stapf ex Prain
- Ceratostigma griffithii C.B.Clarke
- Ceratostigma minus Stapf ex Prain
- Ceratostigma plumbaginoides Bunge
- Ceratostigma ulicinum Prain
- Ceratostigma willmottianum Stapf
Usi
modificaCeratostigma plumbaginoides è coltivata come pianta ornamentale nei giardini per i suoi fiori blu e per le foglie autunnali rosso brillante.
Note
modifica- ^ a b c (EN) Ceratostigma, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 6 luglio 2023.
- ^ (EN) Ceratostigma (PDF), in Flora of China, vol. 15, 1996, pp. 192-193.
Bibliografia
modifica- (EN) Huxley, A. (a cura di), New RHS Dictionary of Gardening, Macmillan, 1992.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ceratostigma
- Wikispecies contiene informazioni su Ceratostigma
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Ceratostigma, su IPNI Database. URL consultato l'8 maggio 2008.
- (EN) USDA, ARS, National Genetic Resources Program, Ceratostigma, su Germplasm Resources Information Network - (GRIN) [Online Database]. URL consultato l'8 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2009).