Cesarino Fava
Cesarino Fava (Malé, 12 giugno 1920 – Malé, 22 aprile 2008) è stato un alpinista e scrittore italiano.
Biografia
modificaNacque nel 1920 a Malé, in Val di Sole, secondo di dieci figli.[1]
A diciotto anni lavorò al passo del Brennero per una compagnia di trasporti e nel 1940, con l'inizio della seconda guerra mondiale, fu chiamato a prestare il servizio militare in Valle d'Aosta.[2]
Rientrato dopo cinque anni dal servizio militare decise, costretto dalla crisi, di imbarcarsi come macchinista su una nave da trasporto e raggiunse Buenos Aires: da qui iniziò la sua lunga permanenza in Argentina. A Buenos Aires cambiò vari lavori (lavapiatti, gestore di un chiosco di bibite, allevatore di polli[2]). Affascinato dalla Patagonia, frequentò gli appassionati di montagna, fondò il primo club alpino argentino e iniziò una lunga serie di imprese alpinistiche, una su tutte la scalata del Cerro Torre (1959) insieme a Cesare Maestri e Toni Egger, vicenda ancora oggi molto discussa.
Nel 1953, a causa del congelamento subito durante la salita dell'Aconcagua, subì l'amputazione di tutte le dita di entrambi i piedi: da quel momento fu costretto ad indossare delle calzature rialzate e corte, tanto da essere soprannominato patacorta (zampacorta).[3] Nonostante l'invalidità, Cesarino continuò ad arrampicare fino ad età avanzata: nel 2001, ad 81 anni, partecipò all'apertura di una nuova via (chiamata poi via Patacorta) sulla parete sud della Cima d'Ambiez. [4]
Visse i suoi ultimi anni in Italia, a Malé, dove morì all'età di 87 anni.
Attività alpinistica
modificaCesarino partecipò ad una serie di imprese che lo portarono a lasciare il segno nel mondo dell'alpinismo internazionale; tra le più importanti, si possono elencare:
- 1952 - Prima salita dell'Aconcagua
- 1953 - Seconda salita dell'Aconcagua
- 1959 - Scalata del Cerro Torre con Cesare Maestri e Toni Egger
- 1970 - Ritorno al Cerro Torre con Maestri
- 1978 - Salita al Fitz Roy
- 1999 - Scalata del Campanile Basso
- 2001 - Apertura della "Via Patacorta" sulla parete sud della Cima d'Ambiez[4]
Attività letteraria
modifica- Diario - Bollettino SAT marzo-aprile 1959
- Patagonia. Terra di sogni infranti - (a cura di Vescovi Tenderini), CDA & VIVALDA, 1999
Note
modifica- ^ Remembering Cesarino Fava - Alpinist.com, su alpinist.com. URL consultato il 6 maggio 2018.
- ^ a b Eco delle Dolomiti 5 Cesarino Fava il piccolo grande uomo di Vittorino Mason, su ecodelledolomiti.net. URL consultato il 6 maggio 2018.
- ^ Ciao Cesarino!! - Al borde, su alborde.com.ar. URL consultato il 6 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
- ^ a b Super User, Scuola Graffer - Via Patacorta, su scuolagraffer.it. URL consultato il 6 maggio 2018.